Ambientato alla fine del vecchio millennio, Black's Game è un film abbastanza cazzuto anche se stilisticamente derivato. Al suo interno vi sono tutta una serie di elementi post-Tarantino che gli conferiscono un aspetto molto anni '90 (roba come freez frames, salti temporali, slow e fast motion, split screen...) e deve inoltre pagare un pesante tributo anche al Pusher di Refn, il quale risulta accreditato come produttore esecutivo della pellicola. Un film che da una parte potrebbe sembrare fuori tempo massimo (di circa 13 anni) mentre dall'altra è stuzzicante, specialmente se si è fan di questo tipo di film e di questo genere di storie.
Buone e credibili le interpretazioni degli attori nonostante le caratterizzazioni dei personaggi risultino un pelo risicate e fino troppo ingabbiate, mentre molto interessante risulta lo scenario completamente ostile e isolato dell'Islanda.
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