Black Sails è una di quelle serie che scopri in sordina, che non ha sulla carta il cast (ne le pretese) di lavori più impegnati quali True Detective o Breaking Bad, ma nemmeno il potenziale "mainstream" di un Game of Thrones
Eppure, la "piccola" produzione Starz, grazie ai soldi di quel maledetto Michael Bay che ogni tanto mi diletto ad odiare, ha tirato fuori un prodotto davvero interessante ed avvincente, confermato già per la terza stagione (nonostante la seconda non sia ancora andata in onda)
Ora, lo avrò già detto e ripetuto in altre occasioni ma se c'è una cosa che da bimbo amavo tanto (prima ancora della venuta dei videogiochi) oltre ai film di Sergio Leone (che non cito a caso, vedi sotto *) erano i Pirati:
Nella fattispecie sono da sempre visceralmente innamorato dell'Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson, di cui adoro pressoché qualsiasi trasposizione:
Il film del '90 con Christian Bale pischello e Charlton Heston senza le tavole della legge
quel capolavoro al limite del demenziale dei Muppets con un Tim Curry STRAORDINARIO (tanto che per me Long John Silver sarà sempre identificato con la sua faccia) e l'epica colonna sonora di Hans Zimmer (!)
la ingiustamente sottovalutata versione spaziale della Disney, uno dei classici che ho conosciuto più tardi e forse l'unico in grado di commuovermi tanto (più di Mufasa, più della mamma di Bambi o chi vi pare a voi), unico film Disney in cui ho avuto modo d'identificarmi col protagonista. ma vabbè
Jessica Parker Kennedy (Max) è una bravissima attrice ed una delle GNOCCHE più GNOCCHE che io abbia mai visto in vita mia
Si, lo so, in Gotham mi ero lamentato per certe faccende. Ma qui si parla di "onesto fanservice". Tutt'altro discorso. Si. Insomma. Yohoho!
Tutto questo preambolo dovrebbe essere già MOLTO indicativo su quanto alto fosse il mio Hype alla notizia di Black Sails, una serie prequel degli avvenimenti del più bel romanzo per ragazzi mai scritto prima dell'arrivo del maghetto orbo, in cui il Capitano Flint è chiaramente interpretato da un figlio illegittimo di Clint Eastwood*"Eeastwood. Flint Eastwood"
E, come se non bastasse, la storia mischia alla fantasia di Stevenson eventi e figure storiche realmente esistite quali Charles Vane, Calico Jack e Anne BonneyEcco.
Faccio dei "pro e contro" perché una recensione tradizionale non potrebbe MAI essere obbiettiva.
Pro
- Pirati. Pirati piratosi, VERI, che sanno di GROG anche solo a vederli, non simpatiche macchiette di Johnny Depp e compagnia cantante
- Il cast come detto non avrà nomi altisonanti, ma è di livello eccellente e con un piglio spiccatamente teatrale, sopratutto per quanto riguarda Toby Stephens (Flint)
- A dispetto di quanto possano far pensare i trailer, Black Sails non è solo sesso, alcool e scorrerie...anzi, è sorprendentemente una vicenda molto politica, legata come detto a molte realtà storiche (per quanto romanzate), in questo forse l'influenza di Game of Thrones ha dato i suoi frutti
- Le musiche di Bear McCreary sono qualcosa di ECCEZIONALE. La sola opening basterebbe per darsi al pogo più sfrenato direttamente sul divano di casa
- Il mix tra storia e fantasia è reso in modo superbo, così come i rimandi all'opera originale
- La sceneggiatura risulta solida e sopratutto plausibile, molto più pensata di quanto si potrebbe immaginare per una serie simile
Contro
- Politica e storia, come detto, sono stemperate da belle dosi di sesso, sangue e battaglia. Ecco, ci sarebbe un particolare, forse il più grave...le scene in mare sono decisamente troppo poche. E va bene che parliamo di mari digitali, del fatto che il budget è quello che è, però un arrembaggio come si deve si vede solamente nell'episodio pilota, e questo in una serie sui pirati è abbastanza grave
- Spesso c'è una certa lentezza di fondo che in una serie d'avventura si patisce un po' (per quanto sopperita dalla solida sceneggiatura di cui sopra)
- Forse per via di questa macchinosità, alcuni colpi di scena e risvolti sono lasciati troppo a lungo in sospeso tra una stagione e l'altra
Concludendo
Consigliatissima in tutto e per tutto a chiunque abbia anche solo un vago amore per il mondo dei filibustieri, sopratutto quelli storici e romanzeschi.
Credo possa piacere anche ad un pubblico abbastanza eterogeneo, tenendo ben presente che potrebbe non essere così facilmente fruibile come si potrebbe pensare: e questo, bene inteso, non è un difetto, ma un merito di una storia intrigante e complessa