Blackmagic Pocket Cinema Camera: la mia recensione finale

Da Gianguidozurli @gianguidozurli

La scatola della Blackmagic Pocket Cinema Camera

Sono passati ormai cinque mesi da quando ho preso in mano per la prima volta la Blackmagic Pocket Cinema Camera. I primi test che ho eseguito mi hanno immediatamente confermato la qualità del prodotto, ma dopo mesi di uso sul campo (per lavoro e per ricerca personale), posso dire di conoscerla bene e di comprendere i limiti e le prodezze di questa meravigliosa cinepresa digitale.

Il corpo

Il corpo della Pocket Cinema Camera è incredibilmente piccolo, la lunghezza è pressapoco quella di un iPhone 5/5S, con la profondità di una normale fotocamera compatta digitale. Esteticamente assomiglia ad una Sony della serie NEX, ma contrariamente alle aspettative di molti, la Pocket Cinema Camera (da ora in avanti l’abbrevierò in BMPCC) non produce fotografie, ma solo filmati. Giustamente è una Cinema Camera, non una fotocamera. La videocamera è letteralmente tascabile. Mi sono trovato spesso in condizione di dover spiegare ai miei clienti che la BMPCC è una videocamera professionale e che è in grado di registrare filmati migliori rispetto a qualsiasi reflex digitale. Altri restano stupiti dalle dimensioni degli obiettivi rispetto al corpo macchina.  A differenza delle sorelle maggiori, Blackmagic Cinema Camera 2.5K e Blackmagic Production Camera 4K, la BMPCC non dispone di un monitor touch screen. Personalmente trovo sia un’ottima cosa, perché, a meno che non utilizziate un monitor esterno, è facile riempire di ditate e sporcizia il display che viene utilizzato anche per inquadrare e mettere a fuoco. Tuttavia, come con tutte le videocamere Blackmagic, è possibile aggiungere dei comodi tag per ogni ripresa o ciak, ad esempio se si tratta di un primo piano ecc. Si tratta di uno strumento professionale molto comodo per individuare la clip giusta in post produzione. Sulle sorelle maggiori è possibile inserire queste informazioni con le dita sul display, mentre con la BMPCC bisogna scorrere con i tasti di direzione su una tastiera  monitor. Provate una sola volta a farlo e vi passerà la voglia di farlo per il ciak successivo. Meglio dotarsi di un ciak tradizionale e, all’occorrenza, inserire i tag manualmente in Final Cut Pro X. Il display della BMPCC non è eccezionale, ma è sufficiente per un uso corretto. Per ottenere risultati migliori è meglio affidarsi ad un monitor esterno da collegare attraverso l’attacco HDMI.

La scelta delle ottiche

Lente Panasonic Lumix 14mm f/2.5, anello adattatore C-Mount/MFT e lente CCTV.

E’ possibile dotare la BMPCC di un’ottica pancake come la Panasonic 14mm f/2.5, metterla in tasca ed andare a spasso. Scordatevi però la possibilità di ottenere dei filmati decenti con questo tipo di combinazione. La BMPCC non possiede alcun tipo di stabilizzazione in camera, per poter ottenere filmati decenti dovete dotarvi di cavalletto o di un’ottica stabilizzata. Le sole ottiche stabilizzate compatibili con questa videocamera sono le Panasonic con sistema O.I.S. attivabile attraverso un pulsante posto sull’obiettivo. Le lenti stabilizzate Panasonic di ultima concezione vengono attivate dal menu delle fotocamere Panasonic e questa opzione non è disponibile con la BMPCC. Non possedendo lenti stabilizzate Panasonic Micro 4/3 (MFT), mi sono fatto un’idea delle riprese ottenibili a mano libera con questo tipo di lente grazie ai video postati da alcuni utenti di Vimeo. Il risultato sembra ottimo ed in linea con l’uso di una lente stabilizzata su una fotocamera reflex. Personalmente non amo girare video a mano libera e quando è necessario posso utilizzare la solita Canon EOS 5D Mark II con 24-105 stabilizzato e oculare Zacuto.

Adattatore da Canon EOS a MFT con diaframmi decliccati.

Blackmagic Pocket Cinema Camera con ottica Canon EOS

Potete adattare qualsiasi tipo di lente grazie ad appositi adattatori terze parti. Personalmente ho acquistato un adattatore da Canon EOS a MFT con diaframmi decliccati. Questo consente di poter utilizzare ottiche Canon fotografiche con la BMPCC. La presenza di una ghiera con un diaframma decliccato ha due vantaggi:

1) è possibile regolare il diaframma su ottiche moderne che generalmente impostano questo valore per via elettronica. La BMPCC non può regolare il diaframma via software a lenti che non siano MFT.

2) I diaframmi declicccati sono fluidi ed ideali per riprese video.

Blackmagic Pocket Cinema Camera con ottica Samyang “cine” 14mm T3.1

Ho deciso di utilizzare ottiche Samyang “cine” come il 14mm T3.1. Si tratta di un’ottica di ottima qualità in rapporto qualità prezzo e realisticamente l’unica marca che produce lenti “cinema” ad un prezzo accessibile. Grazie al sensore Super 16mm è possibile anche utilizzare ottiche C-Mount “vintage” (sempre con un adattatore), magari recuperate da una vecchia Bolex o Mitchell Super 16mm. In circolazione ci sono tantissime lenti vintage molto interessanti e a prezzi accessibili.

Il sensore Super 16mm della Blackmagic Pocket Cinema Camera.

E’ possibile mettere a fuoco premendo a lungo il tasto Focus sul retro della camera. Naturalmente l’autofocus funziona soltanto sulle lenti MFT. E’ anche possibile regolare il diaframma automaticamente, secondo la sensibilità suggerita dall’esposimetro interno della macchina; basterà premere il tasto Iris una volta montata una lente MFT. Premendo invece due volte il tasto Focus entrerete in modalità “Focus Peaking”: i contorni di un soggetto a fuoco saranno di colore verde. Questa funzione (che ho scoperto con qualche mese di ritardo) aiuta notevolmente nella messa a fuoco di un soggetto, dato che il display della BMPCC non è poi così leggibile in condizioni di forte luminosità.

La Pocket Cinema Camera soffre di un fattore crop di circa 3x, il questo significa che se montate un’ottica 14mm, questa diventerà quindi un 40mm. L’unico modo per avere un grandangolo con la BMPCC è affidarsi a ottiche fisheye. Le ottiche fisheye su un sensore di questo tipo producono meno distorsione rispetto ai formati più grandi. Un’altro sistema per “guadagnare un po’ di grandangolo” è quello di affidarsi ad adattatori detti Speedbooster. Non ho avuto modo di provarli.

Personalmente non trovo la mancanza di grandangolo spinto come elemento invalidante per questo tipo di camera.

Batterie

Ho provato tre marche diverse di batterie: l’originale Blackmagic, Cellonic e Patona. Personalmente non ho notato grandi differenze, la batteria dura sempre troppo poco, circa mezz’ora. La Blackmagic sembra essere quella meno duratura e infatti non è una batteria ad alte prestazioni. La Cellonic, acquistata assieme alla BMPCC su consiglio del rivenditore e pagata 20 euro, dura esattamente tanto quanto le Patona, acquistabili online tra gli 8 e i 10 euro l’una. Entrambe le batterie sono vendute come ad “alte prestazioni” ed in effetti durano circa 5/10 minuti in più rispetto all’originale.

Investite in una buona scorta di batterie.

In tutti questi mesi, non ho capito come funziona il sistema di caricamento interno della batteria della BMPCC, la carica non è mai completa. Attacco il cavetto di alimentazione fornito con la videocamera alla presa di corrente e lascio in carica per due o tre ore. Risultato? La batteria secondo il display della BMPCC si carica al 97%, 98% o 99%. Mi sarà capitato di vedere solo un paio di volte il 100% di ricarica. Questo difetto l’ho riscontrato con tutti i tipi di batterie, anche se non influisce più di tanto sulla durata.

Il caricabatterie Patona compatibile con le EN-EL20

Ho acquistato successivamente il caricabatterie esterno della Patona su Amazon, con incluse altre due batterie (che non fanno mai male). Il caricabatterie è piccolo ed estremamente portatile. Potete collegarlo naturalmente alla rete elettrica, ma anche alla porta USB di un computer o alla presa accendisigari dell’automobile (gli adattatori sono inclusi). Mentre la batteria è in carica vedrete una spia luminosa rossa accesa, non appena la carica sarà terminata diventerà verde. Ho notato che la carica completa si ottiene con un po’ più di tempo rispetto rispetto che con la fotocamera, tuttavia stavolta le batterie vengono ricaricate completamente al 100%.

Esiste anche la possibilità di collegare delle batterie esterne più potenti, attraverso una adattatore da collegare sotto la macchina o un pacco batterie da legare ad un binario del Rig. Si tratta di sistemi non a buon mercato, per questo motivo preferisco fare una grande scorta di batterie a 8/10 euro l’una.

Schede di memoria

La Blackmagic Pocket Cinema Camera necessita di schede SDXC molto veloci… soprattutto per i video RAW.

La BMPCC registra su scheda SDHC (fino a 32GB) e SDXC (oltre i 32GB). Non pensate di poter installare una scheda SD qualunque su questa videocamera ed iniziare a registrare. Se provate ad inserire delle schede diverse rispetto a quelle consigliate da Blackmagic Design otterrete l’errore “NO SD” sul display. La BMPCC pretende schede di marca e costose. Per registrare in formato ProRes 422 può bastare una scheda Sandisk 32GB Extreme 80 MB/sec SDHC UHS-I reperibile su Amazon per poco meno di 80 euro. Tuttavia se vorrete registrare in formato RAW dovrete dotarvi di schede molto più costose e performanti, come ad esempio le SanDisk Extreme Pro SDHC 32 GB 95 MB/s Classe 10, sempre reperibili su AmazonSi tratta, generalmente, di schede più costose, ma in grado di registrare il formato CinemaDNG (il RAW) sulla Pocket Cinema Camera. Il prezzo è in continuo calo. Rispetto a quando le ho acquistate io, sono calate del 20/30%. Consiglio di dotarsi subito di un paio di schede, una da 32GB e una da 64GB. Attenzione: in formato RAW, potete registrare solo 10 minuti su 32GB, mentre in formato ProRes quasi il doppio. Si tratta di file molto grandi, quindi se avete bisogno di utilizzarla per un mediometraggio, lungometraggio o per matrimoni, sarà necessario investire qualche centinaio di euro in schede SD veloci. Se avete a disposizione un computer portatile e avete la possibilità di utilizzarlo, questo vi salverà dall’esaurimento delle schede. Le schede SD costano tendenzialmente meno rispetto al formato Compact Flash, dato che ne vengono prodotte molte di più e i costi di produzione vengono quindi abbattuti. Le sorelle maggiori, Cinema Camera e Production Camera 4K utilizzano invece i dischi SSD. Il prezzo di queste memorie sta calando, ma si tratta ancora di prodotti costosi da abbinare alla videocamera. La Blackmagic URSA, la videocamera ammiraglia introdotta al NAB 2014, utilizza invece schede Compact Flash ultra veloci, anche questo molto costose.

Altri accessori

Blackmagic Pocket Cinema Camera montata su cage Tilta.

Trattandosi di una Cinema Camera, la BMPCC deve essere accessorista di strumenti adatti alle riprese. Molti storcono il naso il naso all’idea di equipaggiare una videocamera da 900 euro con accessori che ammontano più o meno alla metà o a due terzi del suo costo. Non voglio entrare in merito alla discussione se certi accessori per il video valgono davvero i soldi che le case di produzione pretendono. Tuttavia dobbiamo capire un concetto fondamentale, la videocamera, soprattutto una Cinema Camera, non è un prodotto finito, dobbiamo per forza aggiungere componenti. La BMPCC sostituisce la pellicola cinematografica (un notevole risparmio) e la macchina da presa. E’ naturale considerare nel proprio budget anche delle lenti, più o meno costose. Se opterete per lenti “cine”, quindi con diaframmi decliccati e fuoco manuale, dovrete anche prendere in considerazione un follow focus, che non è altro che un meccanismo ad ingranaggi per seguire il fuoco con la videocamera in modo agevole. Essendo una Cinema Camera e non una Tele Camera, l’autofocus non è da prendere in considerazione. La ricerca del fuoco attraverso il tasto Focus, montando lenti MFT (Micro 4/3), è lento come sulle reflex digitali (5D Mark II ecc.). Provate a guardare qualche documentario sulla realizzazione di un film e prestate attenzione alle macchine da presa utilizzate (sia a pellicola che digitali), sono tutte equipaggiate di Follow Focus perché nel cinema il fuoco lo si regola manualmente. Perché? Perché c’è tutto il tempo per studiare le inquadrature, prendere appunti e decidere gli spostamenti di camera e della messa a fuoco. Se state cercando una videocamera per fare solo matrimoni, la BMPCC potrebbe non essere il vostro prodotto. La BMPCC è ideale per produzioni indipendenti, video industriale, spot e interviste. Tuttavia con un po’ di pratica riuscirete ad utilizzarla velocemente in qualsiasi situazione, come se si trattasse di una fotocamera reflex, che infatti vengono usate spessissimo anche nei matrimoni.

Blackmagic Pocket Cinema Camera montata su Cage Tilta ed equipaggiata di Follow Focus Gini.

Che tipo di Follow Focus scegliere? Ce ne sono molti e per tutte le tasche. Se avete ambizioni professionali, non prendete in considerazioni prodotti al di sotto dei 120 euro (salvo sconti da parte del rivenditore), rischiereste di ritrovarvi con un prodotto inadeguato. Potete cercare anche dei Follow Focus usati su eBay, il mio, dal valore di circa 200 euro, l’ho acquistato su eBay per 90 euro incluse spese di spedizione e lavora meravigliosamente combinato con le lenti Samyang “cine”. Il Follow Focus tuttavia necessita di un altro accessorio: un Rig. Che cos’è un Rig? Si tratta di una struttura con un paio di binari standard da 15mm di spessore, dove è possibile agganciare la camera e il Follow Focus. Sarebbe necessario anche un Cage, ovvero una gabbia dove chiudere la BMPCC per poter connettere tutta una serie di altri accessori.

Tra le varie soluzioni trovate su Internet ho optato per la Tilta Cage for BMPC, un kit costituito dal Rig, un Cage traforato per poter fissare moltissimi accessori, una slitta con sgancio rapido, un cavo mini HDMI->HDMI con blocco e una maniglia per potere impugnare la camera dall’alto. Questa soluzione vi consente di attaccare qualsiasi tipo di Follow Focus standard, un registratore audio esterno, un display esterno HDMI ed una infinità di altri accessori.

La confezione del Rig Tilta per la BMPCC

Questo accessorio costa quasi in terzo della BMPCC, ma ne vale la pena. Continuerete ad avere accesso diretto allo slot contenente la scheda di memoria e la batteria, proteggerete la BMPCC dagli urti e montata sopra un buon treppiede lavorerete in modo molto più agevole. Quindi, la BMPCC, il Rig, il Follow Focus e il display esterno, vanno considerati come un unico investimento per ottenere un unico prodotto: una macchina da presa completa.

Audio

La note più dolente di questa videocamera è l’audio! Sarebbe ridicolo poter pensare di registrare un audio di qualità eccellente con il microfono integrato. Tuttavia la BMPCC è dotata di un normale ingresso audio Line In. E’ possible quindi collegare un Rode VideoMic, ma con questo registreremo un audio migliore? Purtroppo no, l’audio risulterà veramente basso, anche regolando la sensibilità del microfono al massimo. Acquistano un Rode VideoMic Pro otterrete +20dB di guadagno, che vi faranno ottenere un volume accettabile. Esistono anche degli amplificatori da collegare alla BMPCC, ma non credo sia la soluzione più comoda. Gli ingegneri di Blackmagic Design sono a conoscenza da tempo di questo problema e stanno lavorando ad una soluzione per migliore il volume attraverso un aggiornamento del Firmware.

Per quanto mi riguarda, non credo che il compito di una macchina da presa sia quello di restituire l’audio perfetto. Per registrare l’audio, seriamente, è necessario dotarsi di un registratore esterno e dei microfoni. Per poter avere un audio di riferimento da utilizzare per la sincronizzazione audio/video in post-produzione con Final Cut Pro X, Premiere, DaVinci Resolve o PluralEyes, sarà più che sufficiente l’audio integrato della BMPCC, che potrà poi essere escluso e sostituito in post-produzione.

Uso della Pocket Cinema Camera sul campo

La Pocket Cinema Camera sul campo

La BMPCC sul campo si comporta egregiamente, a patto di conoscere i suoi limiti. Dovrete sempre avere pronte le schede e le batterie sostitutive, per il resto si tratta di un prodotto estremamente maneggevole e pratico. La mia Canon EOS 5D Mark II è diventata la camera di “seconda scelta”, quasi tutte le riprese che organizzo sono pensate per essere realizzate con la BMPCC. Non possedendo una lente stabilizzata adatta per la Pocket, tengo la 5DMK2 per le riprese a mano libera, ma tutto ciò che può essere ripreso con classe e con tutta la calma possibile sarà fatto con la BMPCC. Consiglio di dotarsi di un monitor esterno HDMI compatibile, dato che in presenza di forte illuminazione è difficile regolarsi con il display integrato della BMPCC. E’ anche molto importante rendersi conto sull’impostazione in gradi dell’otturatore, per esempio 180 gradi = a 1/48 sec. a 24fps. Con il display integrato può facilmente sfuggire un leggero sfarfallio dovuto all’illuminazione sulla scena con lampadine a LED.

Niente slow motion con la BMPCC, proviamo a montarci sopra una GoPro.

Purtroppo non c’è possibilità di effettuare slow motion, la BMPCC riprende al massimo fino a 30fps, non abbastanza per poter ottenere una buona ripresa rallentata. Una mia soluzione “creativa” è stata quella di montare sopra alla BMPCC una videocamera GoPro, impostata a 1080p, 50fps e ritaglio “Narrow”, in modo da poter ottenere più o meno la stessa inquadratura della Pocket e poter decidere successivamente se utilizzare un’eventuale ripresa in slow motion. Purtroppo, anche se l’inquadratura è simile, la qualità del file non è la stessa.

Postproduzione

Ho comprato la BMPCC per poter registrare dei file migliori rispetto a quelli proposti dalle reflex attualmente in produzione. Il formato ProRes 422 mi consente di girare delle immagini di ottima qualità per i miei clienti e di poterle postprodurre in modo più efficace rispetto agli H.264 ultracompressi delle reflex. Il formato RAW lo considero ancora sperimentale e per uso personale, per due motivi: il primo riguarda la dimensione dei file, mentre il secondo motivo è la non compatibilità con i programmi editing più diffusi come Final Cut Pro X o Premiere Pro. Premiere Pro è compatibile con alcuni file Cinema DNG, ma non quelli della di Blackmagic Design. E’ possibile, grazie a DaVinci Resolve Lite, importare le clip in formato RAW, convertirle in ProRes Proxy, inviare i file Proxy a FCPX o Premiere Pro, effettuare l’editing, ritornare in DaVinci Resolve per fare il color grading e tornare infine sul programma di montaggio per chiudere tutto, ma è un lavoro molto più lungo rispetto alla semplice post-produzione partendo da clip in formato ProRes e che non richiedono nemmeno nessun tipo di conversione.

Tuttavia il formato RAW è davvero fantastico, è possibile recuperare dettagli da aree sovraesposte con la stessa semplicità delle fotografie in formato RAW. L’unico programma in grado di effettuare montaggio su clip in formato RAW, senza conversione, è proprio DaVinci Resolve, la cui nuova versione 11 è attesa per giugno e promette di dare battaglia a FCPX e Premiere Pro. Le caratteristiche che promette sono davvero interessanti e andranno valutate con la massima attenzione. Ad un primo sguardo verrebbe da pensare: “ecco come sarebbe dovuto essere Final Cut Pro X”.

Purtroppo sembra che Resolve 11 non avrà ancora il supporto Multicam, per cui è ancora presto per poter pensare di abbandonare completamente Final Cut Pro X o Premiere Pro.

Pregi

  • 13 stop di gamma dinamica
  • Corpo macchina di dimensioni tascabili;
  • Ottima costruzione e qualità del materiale;
  • Adattabile con moltissimi tipi di ottica (incluse le Super 16mm vintage);
  • Sensibilità nativa 800 ASA;
  • Files in formato ProRes 422 di ottima qualità;
  • Files in formato RAW di qualità eccezionale;
  • Focus Peaking;
  • Zebra Pattern;
  • Funziona con schede SD;
  • Le batteria di scorta costano pochissimo;
  • Molti difetti saranno sistemati da Blackmagic con degli aggiornamenti software.

Difetti

  • Pessima qualità audio;
  • Difficile interpretazione della messa a fuoco senza Focus Peaking o display esterno;
  • Decisamente poco pratico il modo di inserire dati e tag per ogni ciak;
  • Concepita per essere abbinata ad accessori di terze parti;
  • Sensibilità massima 1600 ASA;
  • Scarsa durata della batteria;
  • La carica massima della batteria non viene mai raggiunta con il caricabatterie in dotazione;
  • Mancanza di un sistema di pulizia automatica del sensore;
  • 30fps massimo = no slow motion;
  • Mancanza di ottiche grandangolari spinte.

Ma quanto costa alla fine la Pocket Cinema Camera?

Il prezzo più basso in rete della BMPCC è di 865 euro. In realtà dovete considerare, se già non li possedete, una serie di accessori immancabili:

  • Tilta Cage, 270 euro circa (miglior prezzo su eBay);
  • Un follow focus decente, almeno 120 euro;
  • Monitor Lilliput LCD da 7″, 230 euro;
  • Zoom H4N, 232 euro;
  • Adattatore per ottiche non Micro 4/3, tra i 30 e i 60 euro a seconda dei modelli.


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