Una cucciolata di Labrador

Blacky Dolce Cuore fu trovata per strada in uno scatolone insieme ai suoi fratelli e alle sue sorelle. Una cucciolata di Labrador tutti neri giust’appena svezzati. Il signore che li trovò fece qualche telefonata e ne piazzò tre ad amici e parenti. Tenne Blacky per sé e per la sua famiglia ma poco dopo decisero di portarla al canile. Lavoravano tutto il giorno e non volevano lasciarla sempre da sola. Sicuramente una cagnolina così dolce avrebbe fatto innamorare il primo che l’avesse vista. E così fu.
Blacky trova la sua famiglia

fratellino, così pensarono di andare a vedere - e solo a vedere - se prendere un cane. Quando arrivarono il canile era ancora chiuso e si era già creata una certa fila per entrare. La famigliola si mise in coda e subito dopo arrivò il signore con Blacky nello scatolone. Giulia guardò nella scatola e non appena i suoi occhi incrociarono quelli di Blacky la bimba aprì le braccia, si rigirò e i genitori se la ritrovarono con un cucciolo in braccio. Chiesero informazioni al signore e mentre raccontava quel che sapeva di Blacky, la mamma e il papà videro la bimba con la sua cucciola abbracciate strette strette. Capirono che non avrebbero potuto separarle. La chiamarono Blacky Dolce Cuore: Blacky – perché era tutta nera - Dolce – perché aveva gli occhi languidi – e Cuore – perché aveva una macchia bianca a forma di cuore sul petto. Morale della favola: il canile era ancora chiuso che loro stavano già tornando verso casa con un cane.
Blacky birbona


Ma la perdonavano sempre perché era tanto affettuosa e aveva imparato molto presto a fare pipì e popò fuori casa.
Blacky sa nuotare


che giocavano a calcetto. Blacky adorava giocare a palla, di solito la rincorreva e poi con un morso la scoppiava. Allora il papà andò verso di loro e disse: “Blacky! Guarda la palla!” Finalmente quell’attrazione la distrasse dalle paperelle, uscì dal laghetto e si diresse verso la palla. Ma in quel gruppo di ragazzi ce n’era uno che aveva paura dei cani. Nel vedersi questa bestia nera correre verso di lui si spaventò e scappò. Blacky lo vide correre e pensò che fosse un gioco perché con Giulia giocavano sempre a rincorrersi. E allora lo inseguì. Il ragazzo correva, dietro di lui Blacky, dietro di lei il papà ed infine Giulia che chiudeva la fila. Sfinito il ragazzo si nascose dietro una coppia di anziani che stavano passeggiando. Blacky felice di tutto quel gioco saltò addosso a questi vecchietti tutta infangata. Finalmente il papà riuscì a metterle il guinzaglio e se ne ritornarono a casa. La mamma li vide arrivare tutti sporchi. “Ma cosa avete combinato?” Le raccontarono la loro piccola avventura e dovettero dare le medicine a Blacky che avendo fatto il bagno a novembre si beccò il mal gola.
Blacky trova il nido

Blacky si arrabbia

La tana segreta di Blacky


Blacky mangiona
Blacky amava tantissimo le coccole, spesso si avvicinava ai suoi padroni e appoggiava il muso sulle gambe per farsi accarezzare. Ma la cosa che amava di più era il cibo. Le piaceva tutto, la carne sicuramente, ma anche la verdura, la frutta, le crocchette e le scatolette per cani. Durante il pranzo e la cena Blacky cercava di capire con l’olfatto che cosa c’era in tavola e se era rimasto qualcosa anche per lei. Faceva le sue facce più dolci per intenerire i commensali a condividere il pasto con lei.

Un giorno Nonna Daria le dette una crosta di parmigiano. Blacky la prese in bocca e uscì in giardino. Andò a sotterrarla nella sua tana segreta. Si teneva da parte pezzi di pizza, ossi e croste di parmigiano in vista di periodi di magra. Tipo quando arrivava qualcuno che diceva: “Blacky è ingrassata!” Allora tutti si contenevano e per qualche giorno evitavano di darle da mangiare cose diverse dai suoi croccantini. Ma tanto Blacky aveva la sua scorta alimentare nascosta.
Blacky al mare

Era estate e la famiglia di Blacky Dolce Cuore si trasferì al mare a casa di Nonna Daria. Blacky adorava nuotare e quando vedeva una qualsiasi pozza d’acqua, che fosse lago, fiume o mare, impazziva e ci si doveva buttare immediatamente. Figuratevi quando vide il mare per la prima volta. La portarono a Baratti nella spiaggia dei cani. Era con Giulia, la mamma e lo zio Carlo, l’unico che riusciva a tenerla al guinzaglio talmente tirava. Appena fu libera si tuffò e quel giorno ne combinò di tutti i colori.Fecero una passeggiata in acqua e arrivarono fino al porticciolo dove i posti barca erano delimitati da boe legate tra loro. Blacky ci giocava come fossero palle. Le mordeva e pur di afferrarle andava anche sott’acqua. Giulia, la mamma e lo zio tornarono indietro e chiamarono Blacky che li seguì a nuoto. Dopo qualche passo però si sentirono chiamare: “Ehi! Il cane!” Si girarono e videro Blacky che aveva in bocca la corda e si stava portando via tutta la fila di boe. Ridacchiando Giulia e lo zio Carlo riuscirono a farle mollare la presa e tornarono al loro ombrellone.Si stesero sugli asciugamani e si addormentarono tutti e tre sotto il sole. Ma quando si svegliarono Blacky era sparita. Si dettero subito da fare a cercarla. Lo zio Carlo tornò verso il porticciolo, mentre Giulia e la mamma andarono dalla parte opposta. Chiamavano “Blacky! Blacky! Dove sei? Torna qui!”

Andarono, infine, a prendere un gelato ma il padrone del bar aveva un cane. Flipper si chiamava ed era un incrocio di mezza taglia bianco e peloso e si innamorò di Blacky appena la vide. Iniziò a girarle intorno ma lei abbaiava e lo allontanava. Lui era insistente e allora lei lo lasciava avvicinare. Flipper le leccava il pelo perché era salato di acqua di mare. Lei si riposava un po’ poi abbaiava e lui si allontanava. E di nuovo lui ricominciava. Era impossibile godersi il gelato con tutta questa cagnara. Così decisero di farle una bella doccia e di riportarla a casa. Blacky si era divertita tanto quel giorno e Giulia, la mamma e lo zio raccontarono a tutti le avventure al mare con Blacky Dolce Cuore.
Blacky e Lollo

Durante l’estate nella casa della Nonna Daria arrivò anche Nonna Marinella con il suo cane Lollo, un volpino champagne. Lollo era vecchietto ma quando vide Blacky se ne innamorò e si iniziò a comportarsi come se fosse un giovincello. Saltava i fossi, correva e voleva stare sempre accanto a Blacky. Solo che dopo un po’ si doveva fermare perché gli veniva il fiatone.Lollo non era ubbidiente come Blacky, era indipendente e un giorno ne combinò una delle sue. La mamma portò entrambi i cani a fare una passeggiata e quando arrivò al parco li lasciò liberi. I due iniziarono ad annusare qua e là. La mamma ricevette una telefonata e si distrasse. Quando finì di parlare si rese conto che Lollo non c’era più. Mise il guinzaglio a Blacky e le disse “Trova Lollo! Dov’è Lollo?” Blacky tirò il guinzaglio e guidò la mamma dietro il parco dove iniziava la strada. Blacky continuò a tirare e poco più in là videro Lollo che attraversava sulle strisce. La mamma lo chiamò: “Lollo! Lollo!” Ma lui faceva finta di non sentire. Blacky tirò ancora di più costringendo la mamma a correre forte. Finalmente lo raggiunsero, Blacky gli abbaiò e Lollo si fermò. La mamma riuscì a mettergli il guinzaglio e li riportò a casa.
A parte questo episodio Blacky e Lollo trascorsero una bellissima estate e diventarono grandi amici.
Blacky va a prendere Giulia a scuola

L’estate era finita e Giulia ricominciò ad andare a scuola. Un giorno la mamma la andò a prendere con Blacky e successero due cose particolari.Arrivarono alla scuola e quando chiamarono la classe di Giulia la mamma legò Blacky ad una panchina e la lasciò lì pochi minuti. Giulia uscì e la mamma le disse: “C’è una sorpresa!”. La portò subito da Blacky. Ma in quel breve tempo due bambini cattivi di un’altra classe le stavano tirando delle pietre e le dicevano “Cattivo lupo!” Blacky credeva che volessero giocare e cercava di prendere le pietre al volo. Giulia corse subito in suo soccorso e cacciò via quei due birboni. Poi chiese alla mamma: “Posso tenerla io al guinzaglio?” La mamma disse di no perché era pericoloso ma Giulia insistette così tanto che alla fine la mamma acconsentì.Si diressero verso casa ma a metà strada Blacky vide un gatto e con uno scatto fortissimo iniziò a corrergli dietro. Giulia colta di sorpresa volò in aria come una piuma attaccata al guinzaglio.La mamma si spaventò tantissimo ma riuscì ad afferrare il guinzaglio e a fermare Blacky salvando così Giulia e anche il gatto.