A quattro anni di distanza dalla pubblicazione in Oriente, NCSOFT decide di portare anche da noi l'MMO basato sulle discipline marziali tipiche del Wuxia. Sarà valsa la pena aspettare così tanto?
Versione analizzata: PC
Carlo "NeoSquall" Cicalese respira, mangia e sogna mondi videoludici dal 1995, aspira a diventare uno dei migliori comunicatori italiani del settore e migliorare la percezione del medium videoludico nel grande pubblico. É un fanboy di Warhammer 40.000, quindi lanciategli un "For the Emperor!" su Facebook e Twitter per farvelo amico.
Nonostante sia giunto sui nostri hard disk solo lo scorso 19 Gennaio, Blade & Soul è un titolo in circolazione da quasi un lustro. Svelato la prima volta in sordina nel remoto 2011, epoca in cui lo sviluppatore e publisher NCSOFT era indaffarato nella promozione mondiale di Guild Wars 2 e nella lotta legale contro BlueHole per bloccare la pubblicazione in Corea del Sud del loro MMO, TERA (già The Exiled Realm of Arborea), Blade & Soul catturò subito l'attenzione del pubblico sia per l'innovativo sistema di combattimento, basato su una fusione fra controlli mutuati dai titoli action e un sistema di combo ispirato ai fighting games, sia per la definizione grafica dei personaggi (e per l'abbigliamento lascivo dei modelli femminili). Dopo esser stato pubblicato nell'Asia Orientale fra il 2012 e il 2014, il titolo del Team Bloodlust è finalmente approdato sulle coste occidentali, portando con sé un'esperienza essenzialmente inalterata rispetto alla pubblicazione originale.
Wuxia in salsa massiva
Nelle tre settimane in cui abbiamo provato il gioco abbiamo esplorato diverse zone che definiremmo "iniziali", scalando i primi venti dei quarantacinque livelli che compongono l'esperienza di leveling di Blade & Soul, scoprendo nel contempo i primi dettagli sulla storia che dovrebbe reggere il tutto.
Discepolo di una tranquilla scuola di arti marziali, guidata dall'apparentemente fragile Maestro Hong, il nostro personaggio viene presto coinvolto in una storia di tradimento e vendetta, che lo riduce senza una casa e in fin di vita, sul fondo del mare.
Da questa improvvisa caduta in disgrazia, avvenuta per ragioni a noi ancora parzialmente ignote, inizia un percorso di crescita e perfezionamento delle abilità marziali del nostro protagonista, che lo porterà a viaggiare fra il mondo fisico e quello spirituale, incontrando le diverse fazioni (cui i giocatori possono aderire indossandone le relative casacche) coinvolte nella battaglia fra le forze della Luce e quelle dell'Oscurità, queste ultime intenzionate a diffondere il Chi Oscuro nel mondo e corrompere tutto.
Questa, in sostanza, è la trama principale di Blade & Soul le cui quest, secondo gli sviluppatori, sono sufficienti per poter elevare un personaggio al livello massimo finora raggiungibile, ovvero il 45. Essendo chi vi scrive un puntiglioso completista, il livellamento del nostro avatar è passato per il completamento di tutte le missioni secondarie, nonché molteplici ripetizioni di quelle giornaliere, risultando in definitiva molto più veloce del previsto e portandolo al livello 20 ben prima di lasciare la regione iniziale, Viridian Coast. Questa esperienza ci ha permesso di appurare la natura semplicistica del sistema di questing secondario, che finora non si discosta dalle solite fetch e kill quest.
Ad aggiungere ulteriore scoramento al monotono processo di livello troviamo la scarsa caratterizzazione degli NPC con cui ci si trova a interagire negli impieghi secondari, verso cui si finisce per perdere qualsiasi interesse, anche a causa dei nomi troppo difficili da memorizzare per noi occidentali.
Potremmo considerarla una svista in sede di localizzazione, se non fosse che sono passati oltre sei mesi dall'annuncio della versione occidentale di Blade & Soul; tempo impiegato, secondo alcune fonti interne, non solo nella localizzazione dei testi e nel doppiaggio dei dialoghi parlati, ma anche nella riscrittura di interi segmenti di gioco "inadatti" al pubblico non asiatico. Parliamo di alterazioni di contenuti, come azioni compiute dal personaggio e intere questline, ritenute "moralmente discutibili" e pertanto modificate e "neutralizzate", con la conseguente polarizzazione della storia, che vedrebbe il nostro personaggio come un eroe senza macchia, opposto a nemici indubbiamente cattivi.
Per quanto visto finora non possiamo confermare o smentire questa tesi, ma faremo indubbiamente più attenzione allo svolgimento della trama principale e delle quest secondarie, allo scopo di verificare l'effettiva presenza delle quest alterate e di dialoghi che, apparentemente, cozzeranno con le scene mostrate.
Sette modi per menare le mani
Come già accennato, Blade & Soul si distingue dalla maggioranza degli MMO per via del suo sistema di controllo del personaggio ispirato ai titoli action, nonché per una serie di classi basate sulle discipline marziali e spirituali tipiche della letteratura cinese "wuxia", rese famose, negli ultimi decenni, da film, serie tv e videogiochi. Pur non vantando la fluidità del sistema Free-Flow dei Batman Arkham, la routine di combattimento dei personaggi prevede l'uso di attacchi base, inferti con il tasto sinistro del mouse, combinati con abilità aggiuntive, attivabili premendo altri tasti come il destro del mouse, la barra spaziatrice, il tabulatore, i numerici superiori e le lettere circostanti la combinazione WASD, delegata al movimento. A queste mosse di base si aggiungono ulteriori abilità situazionali, ovvero che possono essere attivate solo in determinate occasioni, come il cambio di stance, l'atterramento o l'afferramento dell'avversario.
Nello specifico le classi attualmente disponibili in Blade & Soul sono sette, ovvero Assassin, Blade Dancer, Blade Master, Destroyer, Force Master, Kung Fu Master e Summoner, selezionabili a seconda della razza prescelta tra i potenti Gon, gli ambiziosi Jin, i piccoli e dispettosi Lyn e le bellissime Yun.
La classe degli Assassini è caratterizzata da un'estrema agilità e mobilità: in grado di entrare e uscire dalle ombre, è una classe riservata ai Jin che basa il suo gameplay su due stance: Decoy e Stealth. Mentre la prima rappresenta la posizione "standard", in cui si può sfuggire agli attacchi nemici lasciando che sia un pratico ciocco di legno a beccarsi i danni al proprio posto, lo stealth permette all'Assassino di mascherare la propria presenza al nemico e, contemporaneamente, piazzare trappole attorno a sé, utili per allestire una battaglia che volga facilmente a proprio favore.
Quella dei Blade Dancer è una classe ibrida, che prende a vantaggio le abilità del Blade Master e del Force Master. E' una specialità dei Lyn che, nonostante la statura molto ridotta, possono scatenare raffiche di colpi fisici e magici contro gli avversari. Pur avendo meno salute e difese e non disponendo di un'abilità di parata, i Blade Dancer hanno statistiche di Evasione e Colpi Critici più alte, che ben si sposano con la velocità degli attacchi e abilità come la Phantom Grip, una presa che immobilizza i nemici a mezz'aria, inermi.
Blade Master è disponibile per Jin e Yun, ed è la classica classe "guerriera" armata di spada, dalle capacità di attacco e difesa normalmente bilanciate, che può però parare e rispondere agilmente agli attacchi nemici, nonché esibirsi in pesanti attacchi passando ad una stance offensiva che ricorda lo "iaijutsu" giapponese. Con il progredire dei livelli le spade si moltiplicheranno, così come la quantità di danni elargita e le possibilità d'attacco a disposizione.
Destroyer è una classe prediletta per gli amanti della potenza pura: i Distruttori sono disponibili esclusivamente per i Gon, unici in grado di imbracciare le possenti asce che ne caratterizzano il mestiere. Come se non bastasse saper brandire e roteare un'arma più grande della maggioranza degli abitanti del mondo di gioco, i Distruttori Gon esibiscono la propria forza afferrando i nemici e sbattendoli a destra e a manca, come fossero bambole rotte.
In arrivo con il prossimo aggiornamento del 2 Marzo, la lista delle classe selezionabili di Blade & Soul si arricchirà di un ottavo elemento: il Warlock.
Questa classe, disponibile solo per le razze Jin e Lyn, si distingue dalle altre per la varietà di attacchi a disposizione, che includono colpi a distanza attraverso l'uso di amuleti magici, incantesimi d'attacco ed evocazioni. La sua specialità, infatti, consiste nel bloccare il nemico in trappole che infliggono danni prolungati nel tempo (DoT), evocare un mostro dal regno spirituale e lasciare che quest'ultimo tolga di mezzo il malcapitato. Disponibile sui client asiatici da diversi mesi, il Warlock sembra a prima vista una versione più aggressiva del Summoner, ma invece è in grado di polverizzare il nemico anche senza evocare gli spiriti assistenti, nonché di sopravvivere aspirandone letteralmente la salute durante il combattimento.
Sempre in Korea è disponibile una nona classe, denominata Soul Fighter, un ibrido fra il Kung Fu Master e il Force Master che, probabilmente, non vedrà tramontare il sole a Occidente prima dell'Estate, se non proprio a fine anno.
Prettamente basata sull'uso degli attacchi a distanza di natura magica, il Force Master, classe preclusa esclusivamente ai Jin, ha il predominio sugli elementi del Fuoco e del Ghiaccio, che vengono gestiti grazie ad apposite stance. Grazie ai due elementi il Force Master eccelle nel crowd control e nei danni ad area, per via dei numerosi stati alterati applicabili e, ai livelli più alti, delle sfere energetiche che si creeranno con gli attacchi critici, che a loro volta conferiranno ulteriori bonus passivi come danni di risposta in caso si venga colpiti.
Come lascia intendere il nome, il Kung Fu Master è la classe perfetta per chi vuole menare le mani, sferrare calci e dare testate al nemico dopo averlo fatto cadere a terra. Non disponendo di grandi difese, il Kung Fu Master punta tutto sulla velocità d'esecuzione delle combo, sullo schivare lateralmente gli attacchi e sul contrattacco fulmineo, qualora non sia possibile semplicemente atterrare il nemico e fare in modo che ci rimanga. Il segreto è individuare la tattica del nemico e sfruttarla a proprio vantaggio. Prevedibilmente i Lyn sono gli unici a non potersi qualificare come Kung Fu Master.
Se i Lyn non hanno le capacità necessarie per affrontare solo fisicamente l'avversario, è altrettanto vero che sono dotati di capacità spirituali senza pari, dimostrate dai Summoner. Grazie ai loro famigli felini, i Summoner possono gestire il combattimento da una distanza di sicurezza, bersagliando i nemici con incantesimi di crowd control, mentre le creature si occupano del lavoro sporco.
Il Paywall
Avendo scelto di affrontare Blade & Soul nella sua più pura forma Free-to-Play, ovvero senza alcuna agevolazione derivante da preordini o acquisti post-lancio, la nostra esperienza di gioco ha subito diversi contrattempi, legati in parte proprio al conflitto fra contenuti gratuiti e caratteristiche relegate dietro al famigerato "paywall".
Denominato Hongmoon Store, il cash shop interno di Blade & Soul vende sia beni consumabili, come booster e oggetti cosmetici (copricapo e vestiti sia per i personaggi che per i famigli dei Summoner), sia servizi accessori come cambio di nome (anche per i famigli), aggiornamento dell'aspetto e slot aggiuntivi per la creazione di personaggi.
L'acquisto può essere fatto con una delle due valute specifiche per lo store, gli NCoin e gli Hongmoon Coin, ottenibili rispettivamente spendendo soldi reali e ingame. La possibilità di ottenere le monete Hongmoon è però legata esclusivamente alle quest giornaliere, costringendo il giocatore interessato a sbloccare nuovi livelli dell'abbonamento Premium senza spendere un soldo, a collegarsi regolarmente e farmare in maniera costante.
Unico servizio acquistabile esclusivamente con NCoin, l'abbonamento Premium conferisce una serie di bonus ai giocatori membri, come maggiori quantità di Punti Esperienza e Oro, più slot di vendita nella Casa d'Aste interna, sconti alle tariffe della già citata Casa d'Aste e per l'evoluzione e l'applicazione di skin alle armi. Questi bonus aumentano di intensità accumulando punti Hongmoon e vengono conservati quando cessa il periodo di abbonamento.
In definitiva sembra che NCSoft abbia messo in atto un sistema di guadagno abbastanza etico nei confronti del giocatore, se non fosse per una serie di restrizioni pensate per limitare la proliferazione degli account legati al botting e al gold selling che, incidentalmente, impattano anche sull'esperienza di chi, come noi, vorrebbe giocare senza spendere.
Finora questo sistema ci ha impedito di parlare nella chat di fazione prima di raggiungere il livello 10 con il personaggio in uso, di scambiare oggetti con gli altri giocatori prima del livello 16 e di inviare mail interne senza aver prima sbloccato il livello 15 e fatto almeno un acquisto di NCoin dall'Hongmoon Store.
Va da sé che queste misure non sono riuscite ad arginare i gold seller che, semplicemente, si affidano ai bot per far raggiungere il livello d'esperienza necessario e poi spammare la loro proposta di vendita su tutti i canali della chat. La restrizione sulle mail interne, invece, impedisce ai giocatori "free" di poter svolgere un'attività basilare come lo scambio di oggetti fra personaggi appartenenti allo stesso account e presenti sullo stesso server, unico mezzo alternativo vista l'assenza di slot condivisi nella banca personale.
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