NOTIZIE. Sembra impossibile, ma anche in questo caso Sepp Blatter ha dimostrato tutto il suo cinismo. A torto o a ragione, il presidentissimo della FIFA ha denotato il suo consueto spirito alla “die hard” e continuato a inviare messaggi senza speranza alle migliaia di persone che in questi giorni si sono riversate fra le strade del Brasile per protestare. In particolare, hanno fatto discutere le contro-accuse di cui Blatter si è fatto interprete, dando alle manifestazioni una valenza più vicina alla strumentalizzazione che al vero disagio: “La gente sta utilizzando il calcio per dar voce alle proprie rivendicazioni, e questo è sbagliato” ha tuonato lo svizzero, il quale contro tutto e tanti (non tutti) sta provando a sovvertire le regole per puntare a un ennesimo mandato in seno alla FIFA. “Il Brasile ha chiesto i Mondiali, non siamo stati noi ad imporli. I brasiliani sapevano che, per organizzare una buona edizione dei Mondiali, dovevano costruire stadi. Ma insieme agli impianti ci sono altre opere: strade, hotel, aeroporti… Fanno parte dell’eredità che i Mondiali lasceranno per il futuro – ha proseguito Blatter, che poi ha concluso – Il calcio è più importante dell’insoddisfazione delle persone”