Quando Blindspot tornerà Lunedì oltreoceano, Jane otterrà molte risposte sulla sua identità. Ma ancora una domanda resterà in sospeso: che tipo di persona è lei?
Dopo la rivelazione nel finale autunnale che Jane stessa era la mente dietro i suoi tatuaggi, il prossimo mistero che lei ha bisogno di risolvere è per quale motivo a messo a punto un piano per infiltrarsi nell’FBI.
“Ricominciamo con un sacco di domande” anticipa Jaimie Alexander. “Se lei è buona o cattiva, nemmeno io lo so ancora. Penso si ponga sempre il problema della natura contro la cultura. Perché naturalmente io penso che in fondo sia una brava persona. Vuole sempre aiutare. Questo è il suo primo istinto. Ma potenzialmente potrebbe non essere una brava persona”.
Il creatore della serie, Martin Gero aggiunge: “la cosa interessante della seconda metà della stagione è che avremo finalmente un senso, di chi Jane era. E più lei scopre di se stessa, più si sente distante dalla persona che era in passato… La cancellazione della memoria ha permesso a Jane di darsi una prospettiva che la Jane del passato forse non aveva. E quindi, la Jane del passato stava lavorando con le migliori intenzioni e con ciò che riteneva essere la cosa giusta da fare, ma la Jane del presente potrebbe non essere d’accordo”.
La crisi d’identità metterà a dura prova i rapporti che lei ha formato con gli agenti dell’FBI, incluso quello non poi così platonico con Weller. “La lotta interiore che lei improvvisamente ha è circa di chi fidarsi – della bussola morale che sente adesso o della persona che era allora” dice Gero. [Mega Buzz di TV Guide]