Certo che il blitz degli ispettori del Fisco a Cortina è stato un'azione mediatica. Ma che importa? Non può restare un caso isolato, ovvio. La lotta all'evasione o la si estende su tutto il territorio nazionale o è fuffa. Che sia stata un'azione mirata ad accendere i riflettori è apparso evidente subito dopo che l'Agenzia delle entrate diffondeva quell'ironico e compiaciuto comunicato stampa. Il punto è che tutto è stato reso mediaticamente rilevante negli anni della comunicazione di massa. Cose brutte e belle, senza esclusioni. E si prosegue su questa strada, non è che ci siamo mai placati. A forza di rendere mediaticamente rilevante ogni cosa abbiamo permesso a un tipo come Scilipoiti di diventare il peones più famoso d'Italia e andiamo alla scoperta delle fidanzate di Berlusconi (e non si attribuisca la colpa solo a Dagospia per questo) manco fosse lo sport nazionale. A forza di rendere mediaticamente rilevante ogni cosa abbiamo sdoganato la paura quasi da esserne invece attratti (e anche qui non è che sia piena responsabilità di Vespa e dei suoi plastici). Ben vengano, dunque, le azioni mediatiche dell'Agenzia delle entrate. Purché il fine sia quello enunciato dal direttore Attilio Befera e a patto che non ci si fermi a Cortina o ad Abano Terme. Altrimenti sarebbe un po' come sparare sulla croce rossa.
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