Blocco PSN del 2011, Sony non è colpevole, respinta la class action negli Usa

Creato il 23 ottobre 2012 da Edoedo77

Respinta la class action negli Usa contro Sony per l’attacco hacker che colpì il PlayStation Network costringendo il colosso giapponese a chiudere i server sospendendo il servizio per gli utenti PlayStation 3 e PSP, dal 20 aprile al 15 maggio del 2011.
Il giudice distrettuale della California, Anthony Battaglia, ha infatti archiviato il caso. La motivazione: nessuno dei partecipanti all’azione legale di massa aveva sottoscritto alcun abbonamento a pagamento per il servizio PSN.
E c’è un altro dettaglio in favore di Sony: nella stessa formulazione della causa si rende noto che il servizio è stato sospeso da un attacco illegale portato dall’esterno, un’intrusione nel Network di cui Sony non è responsabile.
Ed infine, nell’accordo di utilizzo del PSN sottoscritto dagli utenti viene riportato che tale servizio non è perfetto e che errori e problemi del genere possono emergere. Chi sottoscrive, dunque, l’accordo lo fa a suo rischio e pericolo per quanto riguarda eventuali disservizi. Almeno negli Usa una vittoria sotto tutti i punti di vista per Sony.

Fonte: Courthouse News Service



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