Blog a rischio?

Creato il 31 luglio 2013 da Giuseino @seriesmag

NdR:Tutte le offerte pubblicitarie presenti in questo articolo sono state scelte tra le migliori disponibili, non perdere l’occasione per saperne di più!!

Rettifica, cattive notizie per i “pirati” della rete, anzi per tutti.

Avevo parlato delle buone notizie del nuovo regolamento dell’ Agcom, che allentava la presa, sul fruitore finale di contenuti coperti da copyright, spostandola solo su chi la metteva a disposizione, lucrandoci sopra. Contrordine. Nuove notizie in rete stanno sviscerando gli articoli del suddetto regolamento, svelando risvolti preoccupanti.

Non perdere l’occasione

Sembra infatti che l’articolo 10 (al comma 2, lettera d) preveda che i titolari dei siti debbano in un giorno cancellare qualsiasi affermazione che incoraggi la violazione del diritto d’autore, ovvero «l’incoraggiamento, anche indiretto, alla fruizione di opere coperte dal diritto d’autore diffuse illegalmente». Dunque anche solo parlare nei propri blog o siti, dei modi in cui questa pratica sia tecnicamente possibile attuarla, o dichiararsi anche solo a favore della cosa, costituirebbe violazione del nuovo regolamento e porterebbe alla relativa punizione.  Leggo da un altro articolo: «Secondo l’esperto legale Fulvio Sarzana, una cosa di questo tipo non si è mai vista in nessuna delle regolamentazioni sul diritto d’autore presente nei paesi occidentali».

E ci credo anche, di questo passo penso diremo addio anche alla libertà d’espressione.

Leggo ancora:  «l’Agcom ha predisposto una normativa molto severa, che punisce severamente blog, forum, sino a penalizzare con la cancellazione immediata anche i forum che incoraggino la fruizione di opere digitali senza il permesso dei titolari dei diritti d’autore».

E: «I blog sono espressamente inclusi nella disciplina di rimozione selettiva e di cancellazione. Qualsiasi inserimento da parte di un utente di un file, in qualsiasi piattaforma,  può far scattare la procedura di rimozione selettiva, l’ obbligo di fornire all’Agcom il nominativo dell’utente, sino alle ipotesi più gravi di blocco del sito per gli utenti italiani. Se poi il blog  realizza anche pochi euro dai banner pubblicitari, oppure ha un programma di banner Exchange (o peggio ancora di link Exchange), la procedura diviene ancora più rigida. I provider avranno un giorno (uno) per ottemperare all’ordine di blocco. ».

Insomma, se non cambia qualcosa, occhi bene aperti ai file che circolano nel proprio blog o sito, ma a quanto sembrerebbe anche alle affermazioni che si fanno negli stessi sulla pratica della condivisione di contenuti protetti da copyright …

Speriamo le cose stiano un po’ diversamente o cambino presto, altrimenti prevedo tempi duri per tutti i fruitori della rete.

Francesco Bianchi

 Le migliori opportunità selezionate per te, non perdere le occasioni;


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :