« ogni vita è una vita »
« il torto richiede una riparazione »
« aiutatevi reciprocamente »
« veglia sulla patria »
« combatti la servitù e la fame »
« che cessino i tormenti della guerra »
« chiunque è libero di dire, di fare e di vedere »
Quando leggo « aiutatevi reciprocamente » oppure « combatti la servitù e la fame » e anche « che cessino i tormenti della guerra » stupisco non poco. Dal 1222 che cosa siamo stati in grado di fare in termini di diritti umani se non nella compilazione di carte e di buone e belle parole e di organizzazioni mondiali del quasi inutile, se poi tutto questo parlare dimostra all’atto pratico che c’è gente che muore di fame, di stenti, della inesistente solidarietà dei popoli più ricchi, oltre che per guerre continue, per la soppressione di quei diritti fondamentali e umani che avremmo voluto vedere nelle carte e nelle azioni degli stati e invece nulla? Diritti umani disattesi da una umanità disumana, a mio parere. Mi ha fatto arrabbiare non poco l’intervista che l’altro ieri ha concesso il primo ministro libico, Ali Zeidan, durante la quale asseriva che il governo libico ha necessità degli aiuti economici dell’Europa per arginare il fenomeno dei migranti, delle fughe di massa dalle coste libiche – e non ci interessa sapere minimamente che lo stesso prende ordini dalle milizie locali che controllano il traffico di armi e quello degli esseri umani? Mi chiedo dove finiscano i proventi della vendita del petrolio alla stessa Europa dalla quale si pretende aiuti. Lo stesso continuava dicendo che il problema dei rifugiati non riguarda il suo governo, poiché nella ” carta costituzionale ” voluta da Gheddafi non erano previste norme a riguardo, e aiutarli significa cambiare la costituzione – come dire, questi transitano in Libia, si imbarcano di qui verso l’Italia in condizioni che dire disumane è dire poco, vengono ricattati e se non pagano vengono ammazzati e tutto questo non ci interessa. Ma i diritti umani di queste persone da quale umanità devono essere tutelati?