Il 20 febbraio 1909 l'eclettico scrittore, giornalista ed artista italiano Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro di Parigi il Manifesto del Futurismo. E' un testo in forma declamatoria, nel quale Marinetti riassume le poetiche del gruppo dei futuristi in una raccolta concisa di pensieri, convinzioni e intenzioni. E' un testo interessantissimo per comprendere la successiva evoluzione culturale e politica dell'Italia. L'esaltazione dell'eccesso e del dinamismo, il rifiuto della letteratura borghese di fine Ottocento, gli accenti nazionalistici, la visione della guerra come un bisogno dello spirito umano, una purificazione che permette e favorisce l'idealismo fanno dei futuristi un'avanguardia, nel senso letterale del termine di molti dei tragici e convulsi avvenimenti del Novecento.
Manifesto del futurismo
"Le Figarò" 20 Febbraio 1909
1-Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.