Vestito da sidaco, mentre la banda municipale intonava "fin che la barca va", tra gli standssi aggirava alla ricerca del blog fuggito, il fangoso blog "pjàsa ad Burgh", un blog dal cul plè che vantava di innumerevoli reincarnazioni.Nello spazio "Ti Amo Terrone" la fa da padrone Tonino le Rouge, del blog "Tana liberi tutti", un misto di ginestre e tortafritta, gramscianamente parlando. Di fronte primeggia il blog detto “dei cavallini” dove si fotografa e si racconta dell'ultima tribù di mangiatori di trippa in Goorgichistanbenelì o del canto tribale dei nani giganti della foresta in festa.Nell'area riservata a "Salme e Salmoni", come l'anno scorso, segnalata la presenza della coppia Psico e Festival, titolari della performance, già in turnè parigina, dal titolo "La Porta! L'ultimo rinchiuda La Porta”Notato, reparto tartine chiacchiere e balocchi, il solito imbucato Gian dei Bianchi che, dopo le fatiche dell'Asino che Ride, si fa la sua mostra tra Peppone, don Camillo e affini.
Nell'area "pò e ti", in onore del detto "chi va in campagna, perde la scragna", immobili dallo scorso anno, i noti Della Mirandola e Della Martino, tengono banco, tra un banco e l'altro, incantando la folla con prestigitazioni vocabolaristiche non in rima; nella sala adiacente alcuni architetti e delle donne, non bene identificate, giocano a scopa cantando a squarciagola l'ultimo dei Gong.
Sul fronte del blog corsaro, invano il più cliccato in Paraguai, nel confermare il ritorno di miss Giovanna D'Arcò, null'altro di nuovo; come sempre òcciu, parli come badi, il titolare del blog porta rancore; daltronde uno porta quello che ha.Tra le varie ed eventuali, notata, nella folla dei curiosi, la presenza di mi faccio una pipa, cioè l'Ambrogio dei Ponzipon, con aureola nuova di zecca... altri tempi quando, senza aureola frusta alla mano, rincorreva alcuni pinguini segnalati, nottetempo, nel Palazzo Arzaghi.Anche quest'anno la "Mostra comunale dei bloggers", iniziativa, unica nel suo genere, ha avuto il sostegno (morale) degli amministratori fidentini; arrivati in gruppo, preceduti dalle note di "bella ciao" mixata con "tu scendi dalle stelle", il sindaco, dopo poche parole di circostanza, ha presentato il programma di mandato, sintesi: mandare a quel paese le minoranze. Il vice-sindaco ha ribadito, tra lo sconforto generale, che non cambierà parrucchiera mentre, notizia di giornata, il capogruppo dei democratici-pacifisti in Consiglio comunale, non essendo citato, ha presentato una interrogazione per fatto personale.
Che dire? Massì, la satira è satira, tra Scilla e Cariddi si può passare, anche se il passaggio è stretto. (CP&Lucifero Cambronne)http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane