Blog Tour: After Hello by Lisa Mangum

Creato il 09 ottobre 2013 da Anncleire @anncleire

Sam shrugged lightly. “Then it’s gotta be a quest.”

“What?” I laughed. “We’re not on a quest.”

“Aren’t we? A dashing hero”—Sam pointed at his chest—“and a beautiful girl”—he pointed at me; I blushed —“are looking for the one object that will appease the wicked queen and save us all.”

“After Hello” è finite nelle cose da leggere appena ho visto la copertina…ma dai mi direte voi? Yep sono una “cover slut” o come il titolo del meme mio e di @ilovereading_ una “cover lover” perché insomma, avete visto questa copertina? Una mappa + una coppia che si tiene per mano + delle foto… un occhiata a quello che si leggerà nel libro e la magia di una storia tutta da leggere. Quando ho letto la recensione di Dianne del Blog “Oops! I read a book again”, la meravigliosa organizzatrice di questo Blog Tour, mi sono innamorata e…posso assicurarvi che è un amore consolidato.

Che cosa succede se il primo giorno della tua relazione è anche l’unico giorno che hai?

La diciassettenne Sara è ima cercatrice. È sempre stata sull’attenti per catturare il momento perfetto con la sua sempre presente, punta e scatta, macchina fotografica, specialmente nella sua prima gita a New York. Sam è un trovatore. Ha la capacità di trovare quello che le altre persone non possono – la prima edizione di un libro o gli ultimi due biglietti di uno show di Broadway tutto esaurito. In New York c’è sempre qualcosa di interessante da trovare.

Quando i cammini di Sam e Sara si incontrano, nessuno dei duo è preparato a quello che scopriranno l’uno sull’altro – su loro stessi quando formano un patto improbabile nella ricerca di un’opera d’arte che sembra impossibile da trovare. Hanno un solo giorno per trovare l’impossibile. Il fato ha portato i loro talenti insieme, ma cosa accadrà quando il loro tempo sarà agli sgoccioli? Il loro amore riuscirà a superare il fato? Il nuovo romanzo della premiata autrice Lisa Mangum esplora cosa succede dopo il ciao.

Sono rimasta affascinata da questo libro, in maniera che non avrei mai immaginato, fin dalla prima riga, sono rimasta catturata dalla storia. Io sono una romanticona fin nel profondo del mio cuore e quando mi trovo davanti libri che mi inducono a sentimenti dolci, come un incontro casuale fuori da una libreria che diventa molto di più, sono rovinata, persa nel libro. Avete presente “The Statistical Probability of Love at First Sight” (uscito anche in italiano)? Questo è sulla falsa riga ma invece di avere un viaggio in aereo transoceanico, qui c’è azione, c’è lo zampino del fato, ma c’è anche la necessaria partecipazione dei due protagonisti che continuano ad essere portati insieme in modi che non avevano previsto. Due ragazzi con un background diverso, ma con due spiriti affini, complementari che si sintonizzano sulla stessa lunghezza d’onda e subito, fin dal momento in cui i loro sguardi si sfiorano restano affascinati l’uno dall’altro. Una storia improponibile, eppure sembra così vera che i due si avvicinano e si conoscono nell’arco di un pomeriggio che li trascina in giro per la città.

La narrazione, che segue entrambi i punti di vista, sia quello di Sara che di Sam a capitoli invertiti, è molto ben curata, efficace e ha un passo veloce, pieno di eventi, che non annoia mai il lettore. Una particolarità molto curiosa: mentre Sara racconta in prima persona, Sam viene descritto da una voce impersonale, in terza persona, quasi come la scrittrice si sia resa conto che non poteva entrare nella testa del ragazzo e ne volesse seguire le mosse in maniera indipendente. E funziona, la storia entra immediatamente nel vivo, non aspettiamo niente, vediamo subito i due insieme e con lo iniziamo una ricerca, una missione, un’avventura.

Sara è una ragazza piena di inventiva, che non si lascia scoraggiare, a metà tra il coraggio e la pazzia, che si lancia nelle situazioni più assurde ma non si tira indietro. Prova, sbaglia e aggiusta il tiro. Si fida subito di Sam, anche se non lo conosce, anche se lo vede alto, smilzo, con la felpa del suo gruppo preferito semi sconosciuto ai più e l’immancabile borsa a tracolla da cui ogni volta caccia fuori qualcosa di stupefacente, proprio ciò di cui ha bisogno al momento. Sara è una ragazza che ha dovuto rinunciare a molte cose, con una ferita profonda nel suo cuore ma tutta l’intenzione di non farsi frenare da nulla. Con la sua macchina fotografica che tira fuori nei momenti più impensabili, la sua tranquilla caparbietà è la ragazza che si vorrebbe per amica, quella che ti aiuterebbe in qualunque momento anche se lei è a rimetterci.

Sam è un ragazzo che nasconde sé stesso dietro i sentimenti degli altri, lotta per avere tutto sotto controllo e continua a muoversi, a camminare, ad allontanarsi dal suo passato. Venuto nella city per dimenticare, si ritrova continuamente alla ricerca di qualcosa, qualcosa con cui prendere altro. Sensibile, uno che presta attenzione ed osserva tutto, qualsiasi minuzia e particolare nascosto che sfugge agli occhi dei più. È un ragazzo che passerebbe inosservato, perché riesce a mascherarsi tra la folla, ma che colpisce immediatamente Sara, che ne resta molto interessata. Con un lavoro che lo porta in giro per le strade di New York, non c’è un momento in cui stazioni, anche il pranzo diventa un momento per consegnare un oggetto desiderato, anche in chiesa, sempre, in un modo o nell’altro. ed è impressionante, unico e molto interessante.

E lo sfondo? La mia adorata New York, una delle mie città preferite, la prima che voglio visitare e sono molto contenta perché l’atmosfera che si respira tra le pagine di questa storia non è la solita, quella megalomane da film, ma un’atmosfera quasi intima, fatta di luoghi nascosti, luoghi imprevisti e quel senso di gente che cammina, dimensione sovrumana e senso di grandezza. Una città cosmopolita dove pure i personaggi trovano comunque il loro spazio e la loro dimensione. Ed è molto bello vederli camminare tra le strade e trovarsi, scoprirsi, viversi.  

Il particolare da non dimenticare? Un pacchetto di zucchero…

Pubblicato da Shadow Mountain il 21 agosto questo libro è molto carino, una lettura leggera e imprevedibile, che rimane fisso nel cuore. I protagonisti sono genuini e ci si affeziona subito a loro. E poi volete mettere New York? Un libro sincero, una storia d’amicizia, connessione e scoperta che vi lascerà senza parole.

Buona lettura guys!

 

Ringrazio immensamente Lisa Mangum e Dianne di Oops! I read a book Again per avermi permesso di partecipare a questo Blog Tour e scoprire un libro molto interessante. Grazie!

Dove trovare il libro:

Goodreads  | Amazon | B&N | The Book Depository

 

Volete sapere qualcosa di Lisa Mangum?

Ha sempre amato e lavorato con i libri fin dalle scuole elementari, quando faceva volontariato nella libreria della scuola durante la ricreazione. Il suo primo lavoro pagato era quello di posare i libri negli scaffali alla Sandy Library. Ha lavorato per cinque anni a Waldenbooks mentre frequentava l’Università dello Utah, laureandosi a pieni voto con una laurea in letteratura inglese. Un avida lettrice di tutti i generi, ha lavorato nella pubblicazione a Deseret Book fin dal 1997.

Oltre ai libri ama i film, i tramonti, passare il tempo con la sua famiglia, fare gite a Disneyland e il gelato alla vaniglia con sopra lamponi freschi. Vive a Taylorsville in Utah, con il marito Tracy. È l’autrice di The Hourglass Door (che è stato nominato nel 2009 come lo YA Book of the Year da ForeWord Reviews), The Golden Spiral, The Forgotten Locket e After Hello.

Dove trovarla:

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