Blog Tour: Be my downfall by Lyla Payne

Creato il 23 settembre 2013 da Anncleire @anncleire

She was hot around me and tasted like desire, like a woman I wanted to know inside and out, one I wanted to make love to and have sex with and fuck like a crazy person on alternating days of the week.

“Be my downfall” è il terzo libro della serie “Withman University” dell’incredibilmente talentuosa Lyla Payne. Mi sono innamorata dello stile della Payne dal volume precedente, “By Referral only” e quando dopo il cover reveal, si è presentata l’opportunità di partecipare al Blog Tour non ho proprio potuto dire di no. E sono molto fortunata a collaborare con InkSlinger PRche riesce sempre a regalarmi fantastiche opportunità. Da book blogger, e soprattutto da italiana, non è molto facile riuscire a partecipare ad iniziative di tale prestigio. Soprattutto se consideriamo il livello di successo raggiunto dalla Payne. E ringrazio per avere l’opportunità di  scoprire autori meravigliosi e storie incredibili, come questa. Perché vi assicuro che è assolutamente meravigliosa.

Toby Wright è sempre stato orgoglioso del fatto di essere uno dei ragazzi più normali alla Whitman University. Ama i suoi genitori, ha un grande lavoro già pronto dopo la laurea e con l’eccezione di aver cercato di attraversare il passo dell’instabile Sebastian Blair durante il suo sophomore year, si è tenuto abbastanza pulito. Ma i ricchi non hanno mai armadi vuoti, e ricordi da lungo tempo dimenticate riemergono quando la famosa ragazza tutta feste Kennedy Gilbert quasi muore nel suo bagno.

Nessuno sa come Kennedy sia riuscita a stare nelle grazie della Whitman – non è mai andata a lezione, non ha mai preteso di interessarsi del suo futuro e per quanto le persone possano dire non è mai sobria. Questo non è il suo primo incontro con una lavanda gastrica, ma è la prima volta che si sveglia sotto gli occhi castani e preoccupati di Toby. Nonostante il fatto che preferisca avere una vita senza amici, lui l’attrae con la sua insistenza nell’essere il suo angelo custode. Nessuno sa meglio di Toby che le persone possono essere salvate solo se lo vogliono, ma la realizzazione che lei non ha nessuno lo attira nell’ombra della vita di Kennedy – e alla fine nel suo letto. Ma lei è venuta a patti tanto tempo fa con la verità che Toby si rifiuta di accettare: lei non vuole essere salvata, lei vuole solo dimenticare. Non volendo abbandonarla, Toby viene trascinato sotto dalla ragazza spezzata e il suo passato oscuro che nessuno alla Whitman avrebbe mai potuto immaginare. Se lotta per risalire in superfice, abbandonerà una persona che ama per la seconda volta nella sua vita. Se non lo fa, non passerà molto che entrambi annegheranno.

Questo libro potrebbe sembrare in apparenza la “solita romance” con un po’ di complicazioni qua e là e problemi più grandi dei protagonisti. Devo però dissuadervi da questa idea. Nella storia la romance è un di più, un’aggiunta ad un viaggio di crescita e trasformazione che investe sia Toby che Kennedy. E se la ragazza naturalmente vive quello più vistoso, quello che si presenta davanti agli occhi del lettore in maniera cristallina, anche Toby lo affronta e in qualche modo ne esce vincente. Perché anche chi rimane, anche chi non vive il terribile vuoto che può investire l’anima in prima persona, di certo anche lui vive dei problemi, vive un disagio emozionale.

Ed è proprio Toby che racconta la sua storia in prima persona e io adoro i pov maschili e sono molto contenta di poter affermare che la Payne ha creato un personaggio maschile verosimile, si legge e si crede davvero di essere nella testa di un uomo. A volte, in casi come questi, dove la storia è controbilanciata solo in parte da un pov femminile, c’è il rischio di essere risucchiati in un racconto falsato, di quelli che creano maschi troppo femminili, a volte infatti si pensa che basta aggiungere parolacce qua e là e continui riferimenti all’inquilino dei piani bassi per avere un personaggio maschile decente. Non è vero, un uomo del resto è di più, anche se il 75% del tempo pensa al sesso. Toby è più di questo. Toby è un ragazzo che ama la propria famiglia, che ha un segreto da proteggere e costo di tutto e l’inclinazione a vivere in maniera solitaria, senza amici veri e soprattutto senza una fidanzata. Perché in fondo c’è tempo e deve concentrarsi sulla sua carriera universitaria e non. Uno studente di cinema, cerca di entrare nel mondo della produzione, il lato economico e più redditizio del mondo Hollywoodiano, salvo poi ritrovarsi a scrivere copioni che specchiano la sua storia emozionale e la perdita che lo segna da anni. Sembra amichevole e aperto con tutti, gira sempre nel solito giro (Quinn e Em del primo libro, Blair, Ryby e Cole del secondo libro e Aubrie, Sebastian e Sam) salvo poi ritrovarsi da solo nella sua stanza nel basamento della confraternita di cui fa parte. Apprezzato dalle ragazze per il suo fisico scolpito e la sua aria da bravo ragazzo non ha mai vissuto più di un flirt e si ritrova a contemplare la possibilità di un qualcosa di più, appena conosce meglio Kennedy. È davvero molto strano come funziona la mente umana e le relazioni, gli scoppi di innamoramento improvvisi, quella sensazione del “I think that I’m falling in love with you” (penso che mi sto innamorando di te) che per gli inglesi, così come è costruita la frase è una sensazione tutta diversa, perché quel sentimento si condivide con l’atra persona, è un unione e non investe solo te, ma il legame che c’è tra due esseri umani. E Toby sembra racchiudere tutto quello che c’è di speciale in questa questione delicata, questa questione che coinvolge la persona a tutti i livelli. Ma soprattutto deve fare i conti con il suo senso di colpa e quello che lui reputa un fallimento, fallimento che si consuma sulla pelle di qualcun altro.

Kennedy, che ci appare solo in forma riflessa ma che in definitiva è un catalizzatore e un focus importante nella storia, è uno di quei personaggi che inizialmente si odiano e poi si finiscono per amare nel loro essere assolutamente stupefacenti. Perché complicata, incredibilmente sexy, una che vive di alcool e parties, salvo poi scoprire le sue carte, il suo passato, i sentimenti sconvolgenti con cui ha  a che fare ogni giorno. Tutte le sue conoscenze inculcate da anni di vita vissuta con la nonna, con un dolore e un lutto che non sono semplici da gestire, con la realizzazione che sono passati sei anni e non è cambiato niente e anzi tutto si è complicato. Conoscere Toby è il trigger giusto per cambiare prospettiva e affrontare al meglio quello che le aspetta. Tra balli formali, gite in Svizzera e partite di tennis sia Toby che Kennedy devono capire se ne vale la pena, a prescindere dalla persona che amano. Lui per superare l’istinto da cavaliere con l’armatura scintillante pronto a salvare la damisell in distress, lei per mettere da parte i comportamenti autodistruttivi. Tutto questo tra lezioni, provini e esami, mentre la vita al Withman College procede rapida e veloce con tutti i protagonisti che abbiamo iniziato a conoscere ed amare.

Il particolare da non dimenticare? Un copione…

Un libro dal ritmo veloce e angosciante, che regala barlumi di speranza in un mondo vessato da problemi di vita vera. Uno scorcio sulla vita vera di ragazzi che sembrano avere tutto e che invece a volte hanno bisogno di ogni altro. In uscita domani, 24 settembre, “Be my downfall” è un libro sconvolgente che vi farà innamorare di Toby alla prima riga, da quando il sole si affaccia su St. Moriz, in una mattina di aprile. Vi aspetto domani per il Book Launch e una incredibile sorpresa…

Aggiungo solo che adoro questa copertina con tutta me stessa…il tizio è tutto Toby *______*

Buona lettura guys!

 

Ringrazio immensamente Lyla Payne, Kelly Simmon e tutto InkSlinger PR per offrimi ogni volta fantastiche opportunità, avermi concesso di partecipare a questo Blog Tour e leggere in ANTEPRIMA questo libro, in cambio della mia opinione spassionata. Grazie.

Volete sapere qualcosa di Lyla Payne?

Ha sempre amato tantissimo le storie. Qualche hanno fa ha deciso di metterle su carta, anche se ha una laurea per occuparsi di film e televisione, i romanzi sono lo sfogo creativo che la fanno sentire a casa. Ha pubblicato YA sotto un nome differente, ma quando ha avuto l’idea per Broken at love (il primo new adult) non ha potuto aspettare di provare qualcosa di diverso e ormai era andata. Nel tempo libero le piace guardare il tennis, giocare a tennis e dedica la maggior parte del suo cervello a sognare il prossimo bad boy che tutti vorremmo incontrare nella vita reale.

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