Luna – Francesca Verginella(Blog Tour Luna) Biografia:
Sinossi:
Luna nacque in una notte molto particolare, una notte importante. Importante per tutte le Famiglie, per tutti i Mondi. Non era infatti solo la vigilia del giorno in cui suo padre Ledon, generale dell’esercito di Deos, avrebbe condotto le truppe riunite di tutte le razza libere alla battaglia decisiva contro Cron: le stelle indicavano che quella notte sarebbe nata la prescelta. Di tutto ciò però Narciso non conservava alcun ricordo conscio. La sua vita, la sua famiglia, il suo lavoro non avevano assolutamente nulla al di fuori dall’ordinario. Gli unici momenti fuori dagli schemi erano quelli passati con Ares, un amico che si dilettava a dipingere paesaggi fantastici, ma incredibilmente vicini a quelli che lei spesso vedeva nei suoi sogni. Fu in maniera brusca quanto improvvisa che un uomo, incontrato apparentemente per caso, le disse che l’ora era giunta, che doveva tornare, ricordare, abbandonare tutto, uccidere Narciso e far risorgere Luna. Le parole dell’uomo, lacerandola dentro, riuscirono alla fine a convincerla a tornare a Solamia, il continente su cui era nata in un altro tempo, in un altro mondo. Il ritorno non fu però affatto piacevole: la grande Deos, di cui le aveva parlato l’uomo, era in rovine, così come il resto di quella terra, caduta sotto il giogo di Cron. Cominciò a questo punto per Luna un difficile percorso alla riscoperta di sé stessa, dei suoi poteri e della sua coscienza. Ad aiutarla in questa impresa ci sarà Arat, un giovane guerriero conosciuto tra i sopravvissuti alla guerra, ed un gruppo di “eroi” ed “antieroi” che si unirono a loro strada facendo.
*** Lettera di Sargon (Comandante di guarnigione ed amico di Lòren e Ledon)
Sono Sargon, soldato dell'esercito di Deos. Ho prestato servizio come comandante di guarnigione sotto la guida di Ledon, ma tra noi c'era anche un forte legame di amicizia. Ero accanto a lui quando scoprimmo i primi movimenti dei Mutati sul suolo di Solamia.Tutti gli alti vertici dell'esercito avevano sottovalutato la situazione: ricolmi di fiduciosa miopia si ostinavano a comportarsi con queste mostruose creature come se fossero semplici briganti. E non sto parlando solo dell'esercito di Deos; tutte le grandi Famiglie avevano guardato con superiorità e ignoranza l'avvento dei Mutati di Cron. Tutti tranne Ledon. Lui è stato il primo a capire che le mostruose creature erano state plasmate nel corpo e nella mente dal potere malefico di Cron. Il suo immenso potere era ancora poco conosciuto da noi, tuttavia Ledon intuì che Cron era riuscito a manipolare l'essenza della vita e a dare diversa forma e diverso ruolo alle varie creature: ognuna aveva differenti scopi all'interno del suo raccapricciante esercito.Se all'inizio si potevano incrociare piccoli gruppi di Mutati, dopo poco tempo non si poté più ignorare la loro invasione in ogni angolo della terra solamica. Dalle sponde del Mare di Kesho alle pendici dei vulcani della Barriera di Fuoco, dalla vetta perennemente ghiacciata del Monte Ko all'Altopiano dei Cobritti, dalla maleodorante Palude di Melsh alla Penisola di Savra. Ma erano state soprattutto le quattro Capitali a subire gli attacchi più mirati e devastanti; Cron aveva creato diversi Mutati, specifici per le diverse nature delle quattro città.Deos, la mia Casa, venne minuziosamente osservata dai Leda che poi riferivano ai mastodontici Carmid, micidiali assassini che provvedevano a massacrare qualsiasi forma di vita, senza fermarsi di fronte ad un vecchio o a un bambino, senza fermarsi finchè la vittima non esalava l'ultimo respiro.Atra, la città tra le nuvole, fu invece attaccata dai Ramib: forme alate dotate di becco e artigli precisi e mortali che divennero fatali nemici sia per gli abitanti che per i Colbi, gli uccelli giganteschi e coraggiosi che da sempre si accompagnavano alla Famiglia Atralidi.Und, la città sotterranea, scoprì presto che la dura roccia che la inglobava non era così inviolabile come credevano da millenni. I piccoli ma instancabili Lobrati la scavarono e la frantumarono con le unghie e con i denti, e quando incontrarono gli Underidiani fecero lo stesso con le loro carni.Nim, la città tra cielo e acqua, si ritrovò tagliata fuori dal resto del continente. Il suo mare venne infestato dai Seluvi che sconvolsero la vita della capitale e distrussero la fino ad allora invincibile flotta della Famiglia Nimferidi.Le Famiglie rimasero divise, come erano sempre state, e affrontarono da sole i loro oppressori. Ma la strategia non portò a nulla di buono: le Capitali caddero sopraffatte dal maleficio che Cron lanciò su di esse, i Mutati uccisero molti Immelici e quasi tutti i membri delle Famiglie. Il Male che rimase nell'aria di Solamia ottenebrò le capacità degli uomini e delle donne che sopravvissero.La mia Famiglia subì le perdite maggiori: Cron si accanì con meticolosa cattiveria e i suoi Leda e Carmid compirono un vero genocidio. Solo io, Lòren e pochi altri Deoscuridiani siamo scampati alla morte. E poi c'è Luna. Lei non cadde nelle mani di Cron: venne allontanata, salvata, protetta. Poichè lei è la Feteh che riporterà Deos alla vita, che salverà Solamia e che sconfiggerà Cron e le sue orde di Mutati.E chi non crede si perderà tra le pieghe del nero mantello della Dea Aar.
Sargon