Blog tour dedicato al romanzo Reborn!Se siete curiosi di addentrarvi nel mondo di Reborn non dovrete far altro che seguire le varie tappe. Numerosi contenuti extra e approfondimenti vi aspettano, ma le sorprese non finiscono qui.
Il tour è associato a un Giveaway, commentando i vari post potrete partecipare all’estrazione finale (ricordate quindi di lasciare un commento a ogni tappa). In paliouna copia cartacea del romanzo + due ebook.
Le varie tappe.
4 aprile - Presentazione + apertura giveaway su Laboratorio fantasy
10 aprile - Presentazione personaggi+ dreamcast su Gilly in booksland
14 aprile - I luoghi del romanzo su Peccati di Penna
17 aprile - Estratto+ booktrailer su Toccare il cielo con un libro
23 aprile - La playlist del romanzo su Le passioni di Brully
28 aprile - Intervista all’autrice su Romance e non solo
9 maggio - Recensione su Diario di una dipendenza
13 maggio - La tradizione dei funerali in Puglia su I libri di Lo
16 maggio - Dietro le quinte: Sulla genesi del romanzo. Su Atelier di una lettrice compulsiva
23 maggio - Approfondimenti: Le bambole reborn. La reincarnazione su Il Profumo dei libri
28 maggio - Chisura giveaway e proclamazione vincitori su Laboratorio fantasy
Ora, passiamo al cuore di qeusta tappa I luoghi del romanzo.
L’azione si svolge prevalentemente in due luoghi, entrambi con fascino antico e misterioso: il cimitero e il paese vecchio.
Il cimitero
Il temporale era cessato da poco. Iuri inspirò a fondo uscendo dal gabbiotto del custode, a passo lento si incamminò verso la fontana posta oltre l’ingresso del cimitero monumentale. Aveva un mazzo di crisantemi stretto nella mano destra e una lattina vuota nell’altra. La riempì badando bene a non bagnarsi e imboccò la scalinata che conduceva all’area sotterranea. Decessi permettendo, amava cominciare così le sue giornate. Un caffè in compagnia del buon Filippo e poi una passeggiata tra le tombe di persone che probabilmente non aveva mai conosciutoda vive, ma che da un po’ di tempo alleviavano la sua solitudine.
Il paese vecchio
La vecchia casa ristrutturata in cui abitava sorgeva in una viuzza anonima del centro storico. Quando Andrea l’aveva acquistata era poco più che un rudere, ma insieme l’avevano rimessa a nuovo imparando ad amarne ogni centimetro quadro. Adesso che era rimasta sola, l’amava ancora di più perché tutto lì dentro la riportava indietro e l’aiutava a tenere vivi i ricordi. Come d’abitudine aprì il portone evitando di fare troppo rumore. Sebbene i suoi vicini fossero brave persone, la discrezione non rientrava fra le loro virtù, erano sempre lì pronti a scattare dietro i vetri per tenersi aggiornati sulle novità e avere costantemente argomenti freschi di conversazione. Tipico nei quartieri vecchi di un paesino di provincia in cui anche uno starnuto di troppo è sufficiente a far notizia...
Il negozio di Elga
Dal Romanzo.
Trattenne il pianto fino a che non fu al sicuro nel suo negozio. Giunta lì, si chiuse la porta alle spalle, corse al lavandino nella stanza sul retro, aprì il rubinetto e si bagnò la faccia. Solo a quel punto consentì alle lacrime di scorrerle sul viso mescolandosi con l’acqua.
“Sono sola” pensò quasi lo realizzasse davvero unicamente in quell’istante. “Maledettamente sola.”
Piazza Pinto (o Villa)
Dal Romanzo.
Girovagò per un po’ senza meta poi, giunta a piazza Pinto, proseguì fino all’area con le giostrine e si accomodò su una panchina. Il freddo del ferro la raggiunse attraverso i vestiti, insieme a un paio di dejà vu che contribuirono a raggelarla del tutto. Lei che sedeva nello stesso posto, un libro aperto sulle gambe e lo sguardo rivolto alle altalene più in là. Martina che dondolava mentre Andrea ridendo la spingeva sempre più forte. «Vuoi toccare il cielo?» «Oh sì, fammi toccare il cielo papà!» E poi rivolgendosi a lei con un sorriso più radioso del sole. «Guarda mamma, sto volando! Sto volando!»
Elga si voltò di scatto sentendosi toccare un braccio all’improvviso. Rea le sedeva a fianco lasciando oscillare i piedini mentre le dita giocherellavano nervose con i bottoni del giubbotto di jeans. Come sempre non l’aveva sentita arrivare.
...E dopo aver fatto da cicerone, vi saluto e vi auguro buon blog tour.Alla prossima tappa!