Secondo i piani a me sarebbe toccata una recensione e l'intervista che troverete qui sotto. Ebbene, visti i tempi limitati durante i quali posso dedicarmi al blog in questi giorni (per via di svariati impegni *coff coff* sessione estiva *coff coff*), non sono riuscita a trovare il tempo per scrivere un parere adeguato. Mi rifarò in futuro, ma per ora spero vi godrete come si conviene uno scambio di battute tra me e il protagonista maschile del romanzo, che mi ha fatto proprio tanto, tanto ridere.
***INTERVISTA A LOGAN GREEWOOD!
Sì! Ho cercato di contattarti in mille modi diversi ma… *sospira* Il tuo invito non mi è arrivato, ma non mi sorprende. Glinda è più gelosa di Juniper. Potrei passare stasera, magari. *sorriso con fossetta* *Santo cielo, la fossetta. E-ehm* Certo che puoi passare! *SPALANCA LA PORTA* *TOSSISCE e recupera la calma* Lettrici, quando vedrete le foto capirete come mi devo sentire. Questo è il tuo primo libro, Logan. Non riesco davvero a capacitarmi del fatto che un tipo come te sia passato inosservato tutto questo tempo! Dobbiamo rimediare. Ora. Descriviti, quindi, in un aggettivo che non sia “perfetto”. E’ quello che ripeto a Glinda da più di un anno. Non capisco perché abbia atteso così tanto prima di raccontare la nostra storia. Io e Juniper spacchiamo, è innegabile. A questo proposito la tua è una pretesa un po’ esagerata . Descrivermi con un solo aggettivo che non sia “perfetto”? Fai sul serio? *Si sfrega la testa* *Fissa storto* Okay, okay, fai sul serio. Juniper dice sempre che sono impossibile, vale come descrizione? Direi che sì, può andare! "Impossibile" ti sta a pennello, se posso aggiungere. Ma tornando al romanzo: la tua prima apparizione lascia il segno. Cosa hai pensato nel momento in cui hai visto Juniper? Ah, Isabella, quando ho alzato lo sguardo e ho visto quella ragazza in bianco che osservava i passanti come se volesse assorbirne i pensieri attraverso il vetro, ho pensato che fosse tanto bella da spezzare il cuore. Sembrava un dipinto con il suo abito da damigella, i capelli biondi e l’espressione imbronciata e triste. Volevo parlarle, farla sorridere, avvicinarmi a lei. Hai presente quella sensazione che si prova davanti a un bicchiere di limonata fredda? Non pensi di avere sete, ma appena te lo ritrovi davanti senti il bisogno viscerale di allungare la mano e bere un sorso. Bene, questo è quello che ho sentito quando ho visto Juniper: non sapevo di desiderare del contatto umano, ma in quel momento l’unica cosa che volevo era allungare la mano e sfiorarle il viso. Lo volevo da morire. Credo che molte delle nostre lettrici abbiano appena sospirato, caro Logan. Un ragazzo che se ne esce con frasi del genere è uno, tu mi capirai, to keep. So poi che sei un musicista *fissa*. Perché proprio la chitarra? Sì, sono un musicista. Suono anche il piano, ma in effetti la chitarra è lo strumento che preferisco. Quando suoni puoi sentire la vibrazione delle corde attraversarti la pelle e vibrarti nei muscoli, l’odore del legno misto a rame inebriarti come una droga, gli acuti delle note stordirti come il canto di una sirena. Sono un tipo molto fisico e il modo in cui posso stringere la chitarra, accarezzarne le corde e produrre suoni sempre nuovi e diversi con il solo movimento delle dita, mi crea una sorta di dipendenza. E poi fa sempre un certo effetto alle ragazze. So che hai un debole per i chitarristi *fa l’occhiolino*. *TOSSISCE* Direi che sai bene: io ADORO i chitarristi, i musicisti. Sarà perché lo sono io stessa? Ci amiamo a vicenda, noi. E rimanendo in tema di musica… Descriviti con una canzone! Pensavi di mettermi in difficoltà con questa domanda, sadica Isabella? Be’, mi spiace, ma è semplice: I’ll be your man dei Black Keys. *Prende la chitarra, si schiarisce la voce e intona* SUONA! *Prende il basso e si unisce* “Need a new love - I'm ready
Want my time - I'm willin' yeah
‘Cause I'm the one who's gonna show when there's nobody
I'll be your man.” È per Juniper, non fatevi strane idee, sapete che ho occhi solo per lei. *Sospira* Sì, purtroppo lo sappiamo *sniff*. Facciamo che non ci penso, però *sniff*. Torniamo alle domande: è vero che sei bravo negli sport? Quali pratichi? Non sono bravo negli sport. Sono il Dio del lacrosse sceso in terra e poi ritornato in spoglie spettrali. Nella mia università ero il migliore. Se il destino non mi avesse giocato brutti scherzi, sarei sicuramente entrato nella Major League. Modestia è il tuo secondo nome, immagino. Sono sicura ti avrebbero preso nella Major League *annuisce convinta*. Ora, toglimi una curiosità! Visto che nel tuo Paese il cibo – è risaputo – fa abbastanza pietà, sono curiosa di sapere quale sia il tuo piatto preferito. Fingerò di non essere stato mortalmente offeso dalla tua insinuazione, Isabella. Di certo non sapevi che negli Stati del Sud il cibo è sacro quanto l’amore per le storie sulla Guerra Civile, perciò perdonerò la tua mancanza di tatto. Amo mangiare ed è inutile che ti dica quanto mi sia sentito sollevato quando Juniper mi ha insegnato a materializzare il cibo. Ho un debole per la colazione per cena ma, a dimostrazione che non mangio solo pietanze da fast-food, mi sciolgo davanti a un piatto di Gumbo, che è una zuppa Cajun fatta con gamberi, riso, frutti di mare e un pizzico di paradiso in polvere. Mmm… Se lo dici tu farò finta di crederti, Logan. In ogni caso… Cosa ti manca dell’essere umano, se posso chiedere? La mia famiglia è l’unica cosa che mi manca. Oh. Scusa la mancanza di tatto, allora, ma the show must go on... Passiamo a ciò che le signore preferiscono. Prima di tutto, quale sarebbe la tua giornata perfetta con Juniper? E’ davvero questo che le signore preferiscono? Pensavo volessero sapere quale sarebbe la mia giornata ideale con loro! *Ammicca* *Isa smiles* Scherzi a parte, ogni giornata è fantastica, se la trascorro con Juniper, ma quella “assolutamente perfetta” sarebbe questa: io e lei che ci svegliamo alle cinque del pomeriggio, dopo aver trascorso la notte assieme; Juniper che mi prepara la colazione per cena, noi che mangiamo ridendo e ascoltando i nostri brani preferiti e, infine, io che dopo mangiato la trascino a letto, di nuovo. Le gentili lettrici ci hanno di nuovo abbandonato per un sospiro ancora più lungo di prima. Secondo: chi è il più bello del reame?
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