Oggi c’è stato un vero e proprio boom di articoli sulla questione del misterioso blog condannato da una casa editrice. Di seguito le fonti:
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Questo post non vuole essere l’ennesimo che parla dell’accaduto, avendo Scrittevolmente con il WD rapporti un po’ tesi.
Quello che vuole essere è niente più che un sostegno. Ho esaminato la cosa sotto tutti i punti di vista e ci ho visto l’ingiustizia palese. Nessuno dovrebbe pagare per azioni compiute da un altro – altro per altro anonimo e rimasto tale, sfuggito dalla rete insieme alle sue responsabilità. Trovo assai ridicolo tutto l’impianto della faccenda.
Poi vorrei correggere un’inesattezza degli articoli in questione: quando Linda ha aperto Writer’s Dream, non aveva 18 anni. Ne aveva 16. Era minorenne.
Detto questo: non me la sto ridendo per quello che è accaduto. Sono anzi profondamente rammaricata e offesa, perché per quanto possa aver troncato ogni partecipazione a Writer’s Dream, è da lì che è nato questo blog e tutta la mia passione per l’editoria. Questi i miei two cents, nella speranza che in appello la situazione possa cambiare.