Blogosfera (servita con insalata russa)

Creato il 06 aprile 2011 da Mcnab75

Anche oggi LiveJournal è stato colpito dalle solite incursioni “piratesche” degli ultimi giorni. Incursioni che hanno steso i blog di oltre 9 milioni di persone che utilizzano questo servizio. Un articolo del Moscow Times riporta con dovizia di particolari la brutta faccenda. L'aspetto inquietante della storia, lo si deduce anche da altri post che ho letto in giornata, è che dietro gli attacchi a LJ ci sarebbero degli hacker (lo so, si chiamerebbero cracker, ma a qualcuno importa di questi cavilli?) pagati da certi gruppi politici per abbattere la piattaforma che ospita molti notissimi blogger antigovernativi dell'Est Europa. Insomma, vogliono far tacere le voci dell'opposizione russa e bielorussa, da quel che ho capito.

E, nella sana, vecchia tradizione sovietica, il lavoro viene svolto grossolanamente, utilizzando una forza d'impatto sproporzionata. Le forze speciali russe sono spesso arrivate a bombardare un'intero paese per ammazzare un singolo terrorista ceceno, oppure a inondare di gas Fentanyl un teatro pieno di ostaggi, minacciati da un pugno di fanatici indipendentisti.

Allo stesso modo i (presunti) hacker ingaggiati dal Cremlino hanno scatenato l'artiglieria pesante su 9 milioni di blogger per colpirne poche decine che pubblicano notizie sgradite al regime di Mosca e Minsk. Fantastico, no?

I ripetuti problemi ai server del blog mi hanno quantomeno dato modo di riflettere sull'unica vera dipendenza di cui mi riconosco colpevole: la internet-dipendenza.

Io bevo poco (non mi sono mai ubriacato in vita mia), non fumo che 3-4 sigari all'anno, non mi drogo, non ho manie compulsive legate al sesso, non ho nemmeno quella che dalle mie parti si chiama “malattia dei soldi”. Però mi rendo conto di non riuscire a stare fuori dalla Rete per più di poche ore.

Grazie a Dio questa necessità non è legata ai social network (Facebook), bensì soprattutto all'attività di blogger e a quella di scribacchino. Da tempo vado dicendo – perlopiù ignorato – che i blog sono la nuova frontiera della scrittura/lettura, ancor più degli ebook. Testi di relativa brevità, densi di informazioni, arricchiti di immagini e filmati: un formato perfettamente in linea con le esigenze del lettore 2.0, che è quasi sempre di fretta, nonché distratto da continui nuovi stimoli.

Gli stessi ebook, a mio parere, comporteranno una rivalutazione del formato novel (romanzi brevi), così come non si prestano granché bene alle trilogie, troppo lunghe e dispersive per essere lette con piacere sugli ereader.

Ma i blog, pur rappresentando qualcosa di assolutamente diverso, sono ancora meglio.

Da qui la mia dipendenza, nata qualche anno fa, dalla blogosfera. Termine che a qualcuno non piace, ma la cui esistenza è innegabile. È diversa dai social network – da alcuni definiti statusfera – e anche dagli altri consueti siti internet. Di questi potrei fare a meno per settimane, idem di Facebook e Twitter. Dei blog no.

Se siete blog-dipendenti, o anche solo internet-dipendenti, fate outing!
 


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