Blogtour: "99 GIORNI" di K.A. Tucker

Creato il 25 febbraio 2016 da Blog

Oggi siamo felicissimi di ospitare il BlogTour dedicato a 99 GIORNI!In collaborazione con la casa editrice Newton Compton c'è un palio una copia cartacea del volume e per vincere è necessario seguire il seguente regolamento:– Iscrivervi ai lettori fissi di tutti i blog partecipanti 
– Mettere mi piace alle seguenti pagine facebook ( IMPORTANTE: Specificare il nome con cui ci seguite sia sul blog che sulla pagina facebook. Controlliamo! Non rincorriamo nessuno, quindi sarà vostra premura eseguire correttamente i passaggi per essere considerati partecipanti a tutti gli effetti!)
Salotto dei libriCrazy for RomanceRomance&Fantasy for Cosmopolitan GirlsInsaziabili LettureEverpop


– Commentare OGNI tappa specificando il nome con cui vi siete iscritti sia al blog che alla pagina facebook e lasciando un indirizzo email valido a cui contattarvi in caso di vittoria.Vi ricordo la trama ed i dati in generale:E se un giorno ti svegliassi e non ricordassi chi sei?Genere: New AdultEditore: Newton ComptonPagine: 384Prezzo: € 4,99 ebook - € 9,90Uscita:  15 Febbraio ebook - 25 febbraio 2016Sinossi:Abbandonata nella campagna dell’Oregon, dove la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per un piccolo tatuaggio che scopre sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimetterne insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è meglio lasciare sepolte. Ma si sa, l’acqua trova sempre una strada per tornare in superficie…Trovate la nostra recensione cliccando qui!!!Ed ora passiamo alla nostra tappa vera e propria, perché noi ci occupiamo degli ESTRATTI!!!Per noi li ha selezionati la nostra GIORGIA e tranquilli, non hanno spoiler:Mi piego per rubarle un bacio perfino in questo momento, il sapore metallico del suo sangue che si mescola a quello salato delle mie lacrime. «Mi dispiace così dannatamente. Non avrei dovuto neanche guardare dalla tua parte», mi scappa detto tra i singhiozzi, mentre le metto addosso la coperta nella quale amava avvolgersi.

Non so come sono arrivata qui. Non so dove sia qui. Sento dolore. Chi è questa donna che mi sta addosso? «Per cortesia, chiama subito la dottoressa Alwood», ordina a qualcuno nascosto. Voltandosi per guardarmi di nuovo, le ci vuole un bel po’ prima che mi faccia un sorriso smagliante.

«È tutto a posto? Voglio dire, hai qualcuno da poter chiamare? Puoi usare il mio telefono se vuoi. Lo vado a prendere in auto». «No, non ho nessuno». Un silenzio lungo, persistente, resta sospeso su di noi. «Allora…». Davvero voglio solo arrivare a casa e non perdermi The Late Show , ma non mi sono infradiciato così tanto per lasciarla poi lì fuori per strada. «Sei felice?». La sua domanda squarcia la quiete della notte, interrompendola con poco tatto. «Uh…». Cosa? Per l’agitazione mi sposto da un piede all’altro. «Nella vita. Sei felice? O desideri mai di poter semplicemente ricominciare tutto da capo?».Il groviglio di paura che mi pesava sul petto da quando abbiamo iniziato la conversazione si gonfia. Cosa succede se Ginny ha ragione? Sono mesi che sono seduta in questa stanza d’ospedale, sperando e pregando che un giorno mi svegli e mi senta di nuovo intera . Che sappia come si chiamano i miei genitori e se assomiglio di più a mamma o a papà; che sappia se sono andata al ballo studentesco come le ragazze alla televisione e, se così è stato, chi è stato il mio accompagnatore. Che mi ricordi il mio primo bacio, le mie vacanze estive, il nome della mia migliore amica. Che mi ricordi il mio nome. Ma cosa succederà se non tornerò mai più intera? Cosa accadrà se quei pezzettini che mi compongono si perdessero, oscurati da un unico ricordo cupo?


Prima che possa cambiare idea, mi piego in avanti e lascio che la mia bocca scivoli sulla sua, facendo come ha fatto lei quella sera, quando mi si è avvicinata in modo audace, un ricordo che non posso togliermi dalla mente. Devo fare un enorme sforzo su me stesso per staccarmi. Quando lo faccio, vedo nei suoi occhi che mi ha riconosciuto. «Oh mio Dio», sussurra, e allunga le dita per posarle sulla mia bocca. Lei tiene ancora aperta la sua, e respira a fatica. Non può succedere. Do un colpo sul tettuccio e mi affretto a tornare alla mia auto prima che faccia qualcosa ancora più stupida di quello che ho appena fatto.
«Ti farei tingere i capelli del colore che vuoi. Te li farei rasare; ti farei indossare i pantaloni della tuta da uomo. Farei tutto il possibile per continuare a farti andare a scuola. Non ti lascerei mai da sola al buio».


La cosa più spiacevole di tutta quella situazione è che a quell’enorme albero – che fu per me una via di fuga, che contribuì a far giustizia nei confronti dell’uomo che mi aveva fatto del male – non spuntò neppure una foglia quell’anno. E nessun altro anno. Rimase semplicemente là e poi morì. A ogni modo, le querce bianche non sono frequenti in questa zona dell’Oregon, quindi il fatto che stesse crescendo qui era già qualcosa. E poi è andata a morire in quel modo. Incredibile».
Forse la verità è che eravamo destinati a trovarci. Una verità semplice che avrebbe continuato a cercare la sua strada per raggiungerci nonostante le difficoltà, indipendentemente da quale via avrei cercato di evitare.


Che vinca il più fortunato ^_^




Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :