Prima di passare al calendario del Blogtour e all'estratto "hot", ecco una presentazione del romanzo.
Il figlio ribelledi Cristina Zavettieri
Prezzo: 3,01 euroPagine: 451Genere: Romance, Adult, StoricoLink utili: blog dell'autrice, pagina facebook, gruppo fbAcquistabile su: AmazonAUTOPUBBLICATO
Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano. Tra segreti, intrighi, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato. Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.
Guarda il booktrailer
Realizzato da Eleanor Mair
L'autrice
CALENDARIO DEL BLOGTOUR
1° tappa 8/4 - Alessandra Paoloni di La mia strada fino a qui vi presenterà il book-trailer de Il Figlio Ribelle.
2° tappa 14/4 - Diletta Dike Brizzi la scheda profilo del personaggio principale, Federico Dalla Croce + una breve intervista.
3° tappa 21/4 - Barbara Kira di Romanticamente Fantasy presenterà la scheda profilo del personaggio principale femminile, Bianca Di Albano + breve intervista.
4° tappa 28/4 - Franci di Coffee&Books, invece, presenterà un estratto bollente dal romanzo. (E vi assicuro sarà davvero così!:P)
5° tappa 5/5 - Rosa Caruso terminerà il blog-tour con un regalo davvero speciale.
REGOLE PER PARTECIPARE
1) COMMENTARE quante più tappe possibili del blog tour e DIVENTARE LETTORI FISSI dei blog aderenti (di seguito i link).
La mia strada fino a qui * Atelier di una lettrice compulsiva * Romanticamente fantasyCoffee&Books * La Fenice Book
2) DIVENTARE LETTORI FISSI DI QUESTO BLOG e FAN DELLA PAGINA FB QUI .
PREMIO
In palio uno splendido gioiello realizzato da Chocolate Rose! :D
ESTRATTO
E, adesso, finalmente, quello che tutte voi stavate aspettando... L'estratto "hot" da Il figlio ribelle!
«Volete battermi, graffiarmi o mordermi? Fatelo, fate quel che volete, Bianca, perché stanotte sarete mia. Fate tutto quello che ritenete vi possa fare felice ed io… penserò a entrambi.» «Siete impazzito?» domandò fingendo indifferenza, credendo di poter controllare quelle emozioni così piacevoli. Erano le mani di Federico ruvide, grandi, perfettamente modellate a farla vacillare. Persino i suoi pensieri scomparvero quando tornarono a lambirle le spalle, il fianco, alzandole la leggera veste. Bianca desistette, le sue braccia cercavano di allontanare il passaggio delle mani sotto la seta leggera. Tuttavia, Bianca, muovendosi e divincolandosi, scoprì qualcosa di più interessante e dannatamente vergognoso, tanto che sentì improvvisamente caldo ovunque e annaspò in preda all'ansia e alla vergogna. Con le dita aveva sfiorato l’erezione di Federico, calda e pulsante. Intanto l'avvolgente languore si era intensificato a causa dell'immagine di lui, chino su di lei, a baciarle il collo, a stringerle i seni. Quando la bocca morbida raggiunse le sue labbra dimenticò ogni cosa e si lasciò travolgere da lui, dalla sua lingua esperta e dall’ansia che desiderava essere consumata, bruciata. E fu senza controllo: perdersi in quel bacio, mille di quei baci sulle labbra rosse e procaci, tumide e vogliose. Si staccò da lei per liberarla dalla veste, voleva scoprirla nuda, anelava aderire al suo di corpo, alla perfezione della sua ossessione. La sua velenosa vipera, una droga, di cui ora più che mai comprendeva quanto sarebbe stato dipendente. Per sempre. Bianca soffocò un gemito, e guardando suo marito desiderò essere toccata ancora, baciata ancora. Fu presto accontenta, e intanto si ripeteva: debole, Bianca... sei debole. Le mani di Federico salirono in una calda carezza sulla sua pancia per raggiungere, flagellando l’animo eccitato di Bianca, i seni gonfi e perfetti, sodi e invitanti su palmo di mani. Bianca stava cadendo in un vortice di piacere, in altri baci sotto la fioca nebbiolina che quelle emozioni le regalavano, e strinse fra le mani il cuscino sotto la sua testa. Federico sapeva, ascoltava e si nutriva di quei sospiri trattenuti. Alzò lo sguardo ormai perso, andato via chissà dove, per lasciar posto a un verde talmente chiaro da apparire irreale. Sorrise, e tutte le immagini peccaminose di lei che per mesi avevano vissuto gelosamente nella sua mente, presero possesso di quell'attimo. Quando si girò su un fianco sfiorandole la verginità, la ragazza, bella, innocente e dannatamente dolce, si portò una mano su quella di lui. Era troppo, per Bianca tutto era suggestivo, troppo meraviglioso per essere vero. «Non devi vergognati, sei talmente bella. Mi stai rendendo pazzo» disse con tono roco, caldo ed eccitato. Pensava di essersi bevuto il cervello, eppure non gli importava. Annullò il voi e ogni barriera per viverla come un semplice uomo e lei, una semplice donna. «È necessario?» chiese Bianca vedendo Federico tornare a ridosso del suo corpo. Era così fragile.... così tanto che si intenerì e le baciò la fronte, mentre la guardò negli occhi. Strinse le mandibole, le vene spiccavano dure sul volto. Non si poteva trattenere, non l’avrebbe fatto, sarebbe stato dolce. «Tu segui me, concentrati sul mio corpo» le suggerì. Bianca innalzò un sopracciglio. «Farà male!» assentì, dubbiosa. «No…» scosse la testa sorridendole. Bianca, suo malgrado, si perse negli occhi di quel verde pieno di smania e sensualità. Era ferita nel suo orgoglio, certa di aver tradito il suo essere, però non aveva la forza di staccarsi da quelle mani, da quel calore, da lui. Tra brucianti carezze, la invitò a schiudere le gambe. «Cerca di rilassarti…» le istruì saggiamente. Bianca storse la bocca, subito dopo fu travolta da un bacio frenetico, quando più in basso una gradevole pressione la sorprese. Federico cominciò a muovere i loro corpi in una lenta danza, senza staccare la bocca dalla sua. Una, due, tre spinte ed ebbe libero accesso a lei. Un’orgogliosa freddezza maschile si diffuse nel suo animo, nella mente, e il caldo asfissiante della stanza era un dolce tormento. Sentì i muscoli di sua moglie tendersi dopo il primo spasimo, e prese prontamente ad accarezzarle le gambe, abbandonando la sua bocca per baciarle il mento. «Ti sto facendo male?» Le parole gli morirono in gola quando Bianca rispose con un altro gemito, mentre il suo bacino iniziò a seguire lo stesso ritmo, intensificando in lui una voglia martellante e dolorosa. Nell’arco di poco tempo, l’aria aveva assunto altre sfumature di calore, profumi, sensazioni. Due corpi, illuminati dall’argentea luna e qualche fioca candela, si muovevano come il battito dei loro cuori, eppure così lenti e attratti, avvinti al punto tale da confondersi nel luogo stesso. Erano una cosa sola, un’anima volubile, malgrado tutto, incatenata nel turbine dei sensi.
Eccoci giunti alla conclusione della tappa. Spero abbiate apprezzato l'estratto che ci ha regalato Cristina, ovvero la "prima volta" dei due protagonisti! *_*
Davvero sfizioso, non trovate? :P Ma questo era solo un assaggino di quello che troverete nel romanzo!
A presto e buon blogtour a tutte!xoxo