Blogtour: PARLAMI DI TE di Monique Scisci

Creato il 08 dicembre 2014 da Blog


Carissime lettrici da pochi giorni è uscito 'Parlami di te' il secondo romanzo di Monique Scisci per la collana YouFeel di Rizzoli, il mood questa volta è all'insegna del romanticismo. Per l'occasione abbiamo organizzato un ricchissimo blogtour interamente dedicato all'amore in rete. Sei tappe, sei blog fantastici che vi accompagneranno per tre settimane fino alla notte di Natale in cui i protagonisti siete voi, popolo di sognatori. Partecipate, commentate, raccontatevi. In palio a ogni tappa tante sorprese a forma di cuore.
1° Tappa – INSAZIABILI LETTURE8/10 dicembre 2014
2° Tappa – DRAGONFLY WINGS 11/14 dicembre 2014
3° Tappa – LE TAZZINE DI YOKO15/17 dicembre 2014
4° Tappa – LA FENICE BOOK18/21 dicembre 2014
5° Tappa – SOGNANDO TRA LE RIGHE22/24 dicembre 2014
6° Tappa – ROMANTICAMENTE FANTASY SITO25/27 dicembre 2014
Seguite il calendario per scoprire le sorprese che ogni blog ha in serbo per voi!Oggi iniziamo noi con un regalino cuoricinoso!Sapete che i protagonisti della storia si sono conosciuti su Facebook? Molte di voi avranno trovato sul social network amiche con la stessa passione per i libri. Commentate il post raccontandoci l’incontro con la vostra amica/o virtuale e il giorno 10/12 estrarremo, tra le utenti che avranno commentato il post, la vincitrice di un bellissimo portachiavi!

Per le più curiose ecco un estratto del primo contatto virtuale tra Sofia e Christophe!

Ciao, Becca. Ho notato che ti sei iscritta da poco al social e abbiamo qualche amicizia in comune. Posso chiederti come sei arrivata a me? Non credo di conoscerti.Sofia lesse tutto d’un fiato. «Scrive parecchio» commentò.«Già. Le motivazioni possono essere due» disse Valeria, «o non è abituato a ricevere messaggi privati, quindi è curioso di conoscere la ragione per cui gli hai scritto, oppure è uno che usa sovente il social come mezzo di interazione sociale, quindi conosce le dinamiche alla base di uno scambio educato.»Sofia la guardò sbigottita.Valeria sventolò una mano per aria: «Ho letto un articolo relativo alle forme di comunicazione in rete» disse.«Mi spaventi.»«Sono solo curiosa. Adesso, però, torniamo al nostro misterioso scrittore: rispondi.»«Gli scrivo che ho letto il suo racconto.»Valeria annuì e Sofia cominciò a digitare. Un’amica sta decidendo se partecipare o meno a un concorso che premia i racconti più belli, così sono capitata sul sito della Rovelli Editore e ho letto la tua storia. Devo farti i miei complimenti, sei davvero molto bravo.[…]Sono contento che il mio racconto ti sia piaciuto. Per quanto riguarda la tua amica, le consiglierei di rivolgersi direttamente a un editore, a meno che non abbia molte amicizie in rete. Questi concorsi sono per gli autori o sedicenti tali che si nutrono di una visibilità quasi esclusivamente digitale. Se vuole un parere esperto, meglio rivolgersi a persone competenti.«Wow!» esclamò Valeria, piacevolmente sorpresa dal contenuto del messaggio.«Se è così critico nei confronti di questo meccanismo, mi sfugge il motivo per cui si è iscritto al concorso» commentò Sofia, confusa dal tono un po’ saccente. Fece un lungo respiro e alla fine appoggiò il cellulare sul tavolo. […] Non vorrei essere indiscreta, ma se hai una così bassa stima del giudizio dei lettori, perché hai pubblicato il tuo racconto sul quel sito?Inviò il messaggio e ripose il cellulare sul bracciolo del divano.[...]Appoggiò la testa sullo schienale e chiuse gli occhi. Le palpebre le si fecero pesanti e il capo le divenne leggero come un pallone di elio pronto a prendere il volo. Con i sensi intorpiditi dall’alcol si assopì. La sua mente vagò negli oscuri meandri della memoria ripescando suoni, parole e immagini che si mescolarono in un vortice di timori reconditi. Si vide firmare copie del suo libro circondata da una schiera di lettori inferociti che le scagliavano addosso accuse. Osservò se stessa camminare per le strade di Milano sotto gli occhi indignati dei passanti, mentre, con lo sguardo basso, cercava rifugio in uno dei tanti portoni, trovandoli tutti chiusi.Si svegliò di soprassalto in un bagno di sudore. […] Vide il cellulare lampeggiare sul bracciolo del divano: aveva dimenticato di aver tolto la suoneria. Sul display notò due messaggi, entrambi di Christophe. Lesse con attenzione ogni singola parola, come se dovesse imparare a memoria la disposizione delle lettere.Non mi interessa vincere il concorso. Non voglio essere uno scrittore. Il mio desiderio è che la storia sia letta da più persone possibili perché tutto ciò che è scritto è realmente accaduto.«Uhm…» Sofia si morse il labbro: quindi era un racconto autobiografico? Scosse la testa e passò al messaggio successivo.Parlami di te, Becca: sei un’aspirante scrittrice come la tua amica?La domanda la pietrificò. E adesso cosa doveva rispondergli[…] Mi piace scrivere, lo confesso, e adoro leggere belle storie, ma non aspiro a nulla. Non più, ormai. In quella risposta c’era un’amarezza che non aveva proprio potuto evitare.
 IN BOCCA AL LUPO!
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