I due fratelli insabbiano, letteralmente tutto.
Quando però si scopre che colui che hanno ucciso non è il vero colpevole, i sensi di colpa aumenteranno fino a divorare il rapporto tra i due fratelli e anche il padre, ex poliziotto, ora malato di Alzheimer, avrà un ruolo importante in tutta la vicenda.
Ora, se sulla locandina hanno l'ardire di scrivere che questo è il nuovo Mystic river, ho come l'impressione che uno si vada a cercare guai di cui non ha bisogno: cioè parliamo di uno dei migliori Eastwood, mica pizza e fichi. E si crea un'aspettativa che andrà irrimediabilmente delusa perchè questo thriller di Nick Murphy,seppur volenteroso, non ha nulla a che spartire con il film succitato ( a sproposito).
Altra considerazione: i due poliziotti sono fratelli? Via, ma vogliamo almeno cercare un minimo di verosimiglianza antropometrica? Quando ho capito che i due protagonisti nel film recitavano la parte di due fratelli mi è sembrato di trovarmi di fronte a I gemelli , ma quelli di Reitman, Schwarzenegger e De Vito.
Qui non siamo proprio a quei livelli ma quasi: abbiamo un Bettany alto( più di 1 e 90), biondo , allampanato e un Stephen Graham, alto poco più di De Vito( imdb.com gli regala un generosissimo 1 e 66), moro, tarchiatissimo.
Insomma due gocce d'acqua.
Vogliamo poi parlare di quella storia in cui i poliziotti quando sono in servizio non possono bere? beh i due protagonisti quando sono in servizio sono sempre oltre le soglie dell'ubriachezza molesta che è poi una delle principali ragioni in cui si vanno a cacciare nei guai: la mancanza di lucidità dovuta a un mix micidiale di distorto senso della giustizia, problemi familiari e fumi dell'alcool.
Il film di Nick Murphy, alla sua opera seconda al cinema dopo 1921- Il mistero di Rookford arrivato a sua volta dopo un'importante gavetta televisiva, si segnala sia per una convincente ambientazione ben fotografata da George Richmond , sia per un livello recitativo piuttosto alto.
L'impianto del film, basato più sui dialoghi che sull'azione, ne risente e in più di un'occasione , nostante la durata non eccessiva, affiora una punta di noia.
Anche perchè di discorsi tra fratelli coltelli, di difesa della famiglia come entità unica inattaccabile, di figli su cui si proietta l'ombra paterna visto che è stato un poliziotto molto migliore di quanto loro saranno mai e di lento lavorio sulle psicologie dato dai sensi di colpa sono lastricate le vie del cinema di praticamente tutto il globo terracqueo.
Il sangue nominato dal titolo non si vede perchè Blood è un film sulle cicatrici interiori,quelle provocate da delitti e castighi autoinflitti..
E quelle all'esterno non sanguinano.
( VOTO : 5,5 / 10 )