Blood & Honour a Roma
I neonazisti hitleriani contattati
e invitati da S.P.Q.R.
a prender sede a Colleverde
a cura di Iannozzi Giuseppe
I neonazisti approdano a Roma aprendo una loro propria sede. Sono quelli di Blood & Honour, tra croci celtiche, apologia del nazismo, propaganda a favore dell’arianesimo e slogan hitleriani.
Il gruppo Blood & Honour avrà la sua sede ufficiale, a Roma a casa Colleverde, in via Monte Bianco, occupata da CasaPound nel 2008. I neonazisti sono stati contattati da S.P.Q.R. Skin che ha in gestione casa Colleverde. Gianluca Iannone, leader dei Fascisti del terzo millennio, nega qualsiasi cooperazione con gli skinhead; ma è pronto a cooperare con loro per “raccolte fondi per orfanotrofi sotto Natale”. Il Veneto Fronte Skin, nato nel 1986, per voce di Giordano Caroncini spiega: “Noi veneti non ci siamo mai affiliati perché non volevamo perdere la nostra identità. Abbiamo una storia più lunga dei Blood & Honour e non avevamo alcuna intenzione di essere veicolati nelle scelte e nelle nostre politiche”.
Il 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma, la nuova sede dei nazisti Blood & Honour ospiterà il primo raduno del movimento.
I Blood & Honour sono già stati messi al bando in Germania in quanto “nemici della nostra democrazia”. Ma il nostro Paese no, non li ha ancora messi al bando. I Blood & Honour sono banditi in Germania: in un rapporto dei servizi segreti erano definiti “nemici della nostra democrazia”. In Inghilterra, alcuni attivisti hanno formato il gruppo C-18, considerato responsabile di atti violenti e della morte di alcuni immigrati. In Sud America, hanno formato un corpo paramilitare. Ora arrivano in Italia.
La presidente della Regione Lazio Renata Polverini: “Non possiamo accettare nel nostro territorio la sede di un gruppo che si ispira a una cultura fatta di odio, violenza e intolleranza. Sono forme di estremismo contro le quali da sempre ci battiamo, promuovendo la cultura della democrazia e del rispetto, soprattutto tra i giovani. Mi auguro che chi di dovere intervenga”. Anche l’attuale sindaco di Roma Gianni Alemanno sembrerebbe esser contro il neonazismo dei B&H: “Questa roba non può e non deve entrare a Roma. Blood & Honour è una sigla che evoca brutte storie e il peggio della cultura estremista: c’è la nostra massima determinazione a evitare che possa in qualche modo attecchire a Roma”. E il sindaco di Guidonia – il comune alla periferia della Capitale dove sorge l’ex sede di CasaPound che il 28 ottobre aprirà i battenti ai naziskin britannici – chiede l’intervento delle forze dell’ordine.
Il deputato del Pd Michele Meta, membro della direzione nazionale dei democratici:”Nelle prossime ore presenteremo un’interrogazione urgente al ministro Maroni per sapere se è a conoscenza della notizia dell’apertura della prima sede italiana del movimento neonazista inglese ‘Blood & Honour’ alle porte di Roma, e se intende intervenire per evitare un vero e proprio insulto alla storia della Capitale. C’é da capire come mai un movimento neonazista, razzista e antisemita bandito in Germania e protagonista di alcuni episodi di violenza all’estero pensi di avere terreno fertile proprio nella Capitale. Il ministro Maroni dovrà spiegarci se é possibile che un movimento non riconosciuto in alcuni Paesi europei, e protagonista di farneticanti teorie di stampo nazista, possa avere a disposizione una sede alle porte di Roma, medaglia d’oro della Resistenza all’antifascismo”.
Il sindaco Eligio Rubeis (Pdl), a capo di una giunta di centrodestra, accusa: “Quando la palazzina fu occupata da ‘Casa d’Italia’ nel 2008 il sindaco di Guidonia era del Pd. Sono mesi che mi batto perché a Colleverde venga ripristinata una condizione di legalità e mi auguro che le forze dell’ordine intervengano a sgomberare lo stabile”. Nella giornata di martedì Rubeis ha intenzione di informare il procuratore della Repubblica del tribunale di Tivoli Luigi De Ficchy e il prefetto Giuseppe Pecoraro: “Non lascerò che condizioni di illegalità si consumino nel comune che rappresento come sindaco. Sono sindaco del Pdl, sono dentro i valori del Ppe, non ho una storia riconducibile a situazioni che siano distanti dalla storia democratica”.
Si apprende che sono stati gli skin romani a mettersi in contatto con il comitato centrale in Inghilterra del gruppo fondato da Ian Stuart nel 1987; e sempre gli skin romani hanno invitato i B&H a entrare nel network internazionale. In un primo momento parrebbe che i naziskin di Blood & Honour non vedessero di buon occhio la collaborazione intercorsa tra S.P.Q.R. Skins e CasaPound, movimento della destra radicale ma anche e purtroppo fortemente legato al Pdl. Però alla fine hanno accettato e la sede di questi nazisti furiosi, se nessuno interverrà sbattendoli fuori dall’Italia a calci in culo, il 28 ottobre del 2011 daranno fuoco a Roma, poco ma sicuro.
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