Blood of the Werewolf – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 23/01/2014

PC TESTATO SU
PC

Genere: Azione, Piattaforma

Sviluppatore: Scientifically Proven

Produttore: Midnight City

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 28/10/2013

VISITA LA SCHEDA DI Blood of the Werewolf

Alto tasso di sfida... ... Non per tutti

Grafica in stile animato... ... Ma che potrebbe non piacere

Gameplay duale ben strutturato Nonostante tutto finisce abbastanza in fretta!

Il sempre maggiore apporto degli sviluppatori indie è sicuramente incentivato grazie a strumenti come Kickstarter e Steam Greenlight. Come ben saprete, grazie alla piattaforma di Valve vengono rilasciati, sulla base dei voti della comunità, numerosi titoli derivati da sviluppatori indipendenti e non. Grazie a questo sistema, oggi vi parliamo del caso di Scientifically Proven, nome di una software house indipendente che tradotto letteralmente in Italiano risulta come “Scientificamente Provato”. Ben poche le notizie in web su questo studio indipendente, anche se facendo una veloce ricerca su Google (provate se non ci credete!) in pochi attimi come primo risultato compare Blood of the Werewolf, interessante platform indie dalle meccaniche classiche di cui oggi vi proponiamo la nostra recensione.

SOLO I VERI LICANS ARRIVANO ALLA FINE

Il plot narrativo di Blood of the Werewolf è molto essenziale. La narrazione scorre abbastanza velocemente facendo da sfondo alle azioni funamboliche della protagonista. Quest’ultima, il cui nome è Selena, è l’ultima sopravvissuta insieme al figlio di un antico lignaggio, quello dei Licantropi. L’input narrativo che fa da punto di inizio al gioco è il crudele assassinio del marito di Selena, rimasta ferita anch’essa nella brutale esecuzione e privata allo stesso tempo del figlio Nikolai, ancora in fasce. Inizia così l’avventura per salvare il figlioletto e vendicare l’orribile morte del marito. Nel corso del suo viaggio la donna si troverà ad affrontare dei boss di fine livello provenienti dalle più classiche delle storie horror come Dracula, il mostro di Frankestein ed i loro scagnozzi. Per sua fortuna la notte è dalla sua parte, la luna piena alta nel cielo splende e la flebile luce notturna gli dona poteri assopiti nell’oscurità.

Blood of the Werewolf utilizza un sistema di gioco basato sullo scorrimento a 2D con meccaniche da platform. La realtà a cui si è di fronte non è molto dissimile da quanto visto in capostipiti del genere, dove oltre i classici salti da compiere tra una piattaforma e l’altra si alternano situazioni dove colpire con il giusto tempismo i nemici. Il tempismo infatti gioca un ruolo fondamentale per l’avanzamento nel gioco, gli scenari saranno popolati non solo da nemici in grado di colpirci da vicino o lontano, ma anche da ostacoli e trappole da evitare! Sotto questo profilo la difficoltà non è certo dalla parte del giocatore, settata ad un livello più alto della media. Il titolo mette quindi a dura prova i nervi, ma soprattutto la pazienza e la determinazione del giocatore. Le boss battles non si discostano dalla linea scelta per il sistema di gioco, mettendo il giocatore di fronte a situazioni dove il ragionamento è uno strumento utile per capire come agire per sconfiggere il nemico. Oltretutto, queste battaglie in alcuni casi si protraggono più del dovuto, richiedendo al giocatore anche una certa dose di resistenza per portarle a termine. Per fortuna, il sistema di trial & error è ben strutturato grazie ai checkpoint posizionati molto bene nei livelli. La posizione dei nemici e delle relative trappole però è fatta apposta per rendere il cammino difficile e solo verso gli ultimi livelli si percepisce un innalzamento della difficoltà, dettata tra l’altro da checkpoint un po’ più distanziati. L’elemento principale del sistema di gioco però riguarda una dualità nello stile, che è possibile vedere durante le sezioni di gioco al chiuso o all’aperto. Al chiuso e nella sua forma umana, Selena disporrà di una balestra per colpire i nemici e di una capacità di salto abbastanza limitata. Inutile dire che sotto la luce lunare delle sezioni all’aperto quest’ultima diventi un licantropo vero e proprio, in grado di fare a brandelli i nemici e di compiere salti molto più lunghi. La trasformazione da donna a licantropo avviene in maniera del tutto guidata ed in alcuni casi anche più volte nel corso di un solo livello. Sparsi tra i livelli vi sono poi dei sigilli in grado, se raccolti in gran quantità, di aumentare il livello di vitalità di Selena. La protagonista potrà contare anche su abilità speciali utilizzabili in tutte e due le sue forme. Per potenziare e sbloccare queste ultime bisognerà raccogliere dei globi nascosti nei vari livelli di gioco, solitamente situati in aree segrete o faticose da raggiungere. Ad ogni utilizzo, le abilità consumano un’apposita barra dedicata, posta sotto quella della vita e per rimpolparla basterà uccidere i nemici e raccogliere gli oggetti che questi ultimi lasciano cadere. Il sistema di controllo funziona bene, anche se in alcune volte ci è capitato che i comandi siano stati eseguiti in ritardo. L’utilizzo di un gamepad è fortemente consigliato, data la natura platformistica del titolo in questione. Tuttavia, anche i comandi tramite tastiera e mouse sono ugualmente precisi, anche se risultano alla lunga un po’ scomodi.

Per l’aspetto grafico è stato utilizzato uno stile ovviamente bidimensionale, con un’impronta netta sui toni più cupi che immergono molto nell’atmosfera horror scelta per il gioco. La cura riservata dagli sviluppatori nei dettagli delle ambientazioni, come gli effetti atmosferici o lo sfondo dinamico, è encomiabile anche se nonostante l’ottima resa generale lo stile grafico scelto potrebbe non piacere a tutti. Per quanto riguarda le tonalità scelte, come detto ad inizio paragrafo, le ambientazioni sono ricreate utilizzando per lo più toni molto scuri anche se tra un livello e l’altro si nota una certa diversificazione. Le musiche che fanno da colonna sonora sono per lo più anonime, non restano impresse al giocatore anche se in sostanza fanno il loro dovere accompagnando senza stonare le azioni a schermo. Per quel che riguarda la lingua invece Blood of the Werewolf dispone solo dell’Inglese, sia doppiato che sottotitolato. La durata non è molto alta, si giunge alla fine in poco più di cinque ore, che però possono anche moltiplicarsi per chi volesse completare il gioco al massimo, raccogliendo tutti i sigilli ed i globi abilità nascosti.

IN CONCLUSIONE
Blood of the Werewolf è un ottimo platform 2D in cui morire numerose volte è più che garantito. Sì, perché il sistema di gioco da platform, con il mix dei due stili, sembra semplice, ma in realtà richiede tempismo e precisione, e non fa sconti! Giocando ci si rende conto subito come il margine di errore sia ridotto al minimo, così come un vero classico platform dovrebbe essere. L'atmosfera, realizzata grazie allo stile grafico da disegno animato, è molto curata, così come anche l'accompagnamento sonoro, non certo da ricordare, ma essenziale al suo scopo di contorno, non troppo invasivo. Nonostante una longevità non proprio da record, il titolo di Scientifically Proven è in grado di divertire, a patto di aver ben chiaro di essere di fronte ad un gioco in cui solo i più determinati arrivano alla fine. Ma una volta che si è ai titoli di coda, ci si rende conto che il sudore versato e le imprecazioni lanciate per giungere fin lì fan parte di una bella soddisfazione, essendo un titolo che è in grado di regalare attimi di soddisfazione ad ogni livello completato o boss sconfitto. L'alto tasso di sfida non fa che enfatizzare la goduria nel giocatore, conscio di aver completato insidiosi percorsi dove è facile che molti gettino la spugna! ZVOTO 7
Voto dei lettori6.5
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