Si perché mettere un film di questo tipo, con questo soggetto e di questa intensità proprio la sera di San Valentino cosa può significare?
Non può essere una coincidenza. Quelli avranno visto Ryan Gosling che si ingroppa una bionda sul cartellone e si saranno detti: "oh sto tipo non è quello che ci piace a mia nuora? mettimelo per il quattordici va, se lo guardano tra la cena di pesce e la sveltina in macchina".
Ecco questo film è meno romantico di un servizio del TG2 sul vestirsi a cipolla.
Blue Valentine è la storia della fine di un matrimonio. Questo è sufficiente per riassumere tutta la trama.
Non c'è una malattia, una disgrazia, neanche un'incornata!
E' una specie di documentario, ben girato, ben recitato che si è preso i suoi premi ai festival, le sue candidature agli Oscar ma alla fine la domanda che nasce è: perché?
Occhio che la trama ve la racconto tutta nelle prossime righe però non abbiate paura non c'è niente da rovinare.
Dean (Ryan Gosling) è un ragazzone americano: è bianco ed ha baffi quindi è povero. Cindy (Michelle Williams) fa l'infermiera ed ha la caratterizzazione della casalinga inquieta di Rovigo però frigida.
Il film racconta la loro storia su due piani temporali. Il periodo dell'innamoramento è girato in 16mm. Quello del presente in digitale però invece di mettere la scritta "4 anni prima" o "4 anni dopo" han messo una parrucca spelacchiata in testa a Ryan Gosling.
Nel passato vediamo Dean che a forza di fare il simpatico riesce a conquistare Cindy che come dote porta in sé niente meno che il figlio di un altro.
Nel presente lui è stempiato e senza aspirazioni lei capisce di essersi sposata con Earl di My name is Earl e lo rifiuta. Lui si incazza, fa un po' di casini e poi divorziano. FINE
Si è capito che non mi è piaciuto? Fosse stato almeno in 3D.
Ebbene, dopo una dozzina di recensioni è giunta l'ora di inaugurare il livello zero della mia scala di giudizi. Signore e Signori: #lammerda