Nella cornice milanese dell'Accademia Panino Giusto, il 13 giugno si è svolta la premiazione del BMW Creative Lab 2013, concorso di design nato dalla collaborazione tra BMW Italia, BMW DesignworksUSA, società di consulenza creativa della Casa di Monaco, e Fratelli Guzzini.
Tra i cinque progetti finalisti, la giuria ha selezionato "2.0", realizzato da Attila Veress, studente ungherese di 23 anni proveniente dall'Istituto Europeo di Design.
Attila Veress accanto a Sonja Schiefer, direttore di BMW DesignworksUSA, studio di Monaco, e Domenico Guzzini, presidente della Fratelli Guzzini
Seguendo il tema del "cibo in movimento", filo conduttore della prima edizione di questo concorso, Veress ha progettato una soluzione che reinterpreta, in chiave moderna, la tradizione della "schiscetta", ossia il contenitore per mangiare fuori casa, prevalentemente sul luogo di lavoro, puntando su materiali, estetica e funzionalità. Veress, proveniente dall’Istituto Europeo di Design, è stato designato da una giuria tecnica composta da Sonja Schiefer, Direttore di BMW DesignworksUSA, Domenico Guzzini, Presidente della Fratelli Guzzini, Aldo Colonetti, Direttore dell’Istituto Europeo di Design, Alberto Capatti, fondatore dell’Università di Pollenzo e storico dell’alimentazione e Roberto Olivi, Corporate Communication Manager di BMW Italia. Lo studente vincitore avrà ora l'opportunità di effettuare uno stage formativo di 12 mesi suddivisi tra le due aziende partner, sei mesi presso presso il BMW DesignworksUSA e gli altri presso i Fratelli Guzzini.I cinque designer finalisti hanno lavorato anche agli aspetti pratici del progetto: contenere il cibo, mantenere caldo o freddo, spostare con facilità e soprattutto mostrare il contenuto agli ospiti con un effetto WOW!
Ecco gli altri quattro progetti: Federico Maria Elli - Cookit, il progetto, innovativo e originale rispetto a nuovi mercati alimentari, trasferisce l’esperienza dei pacchetti di vacanza prepagati, all’interno della cultura alimentare, declinando il tutto in un prodotto, destinato alla grande distribuzione, dove ciascuno di noi, diventa protagonista di un modo nuovo di invitare a cena.