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Bocciatura parziale del legittimo impedimento:Dobbiamo esultare?

Creato il 13 gennaio 2011 da Mirtus

Bocciatura parziale del legittimo impedimento:Dobbiamo esultare?Dopo cinque ore di camera di consiglio è arrivato il verdetto della Consulta sul legittimo impedimento. Le notizie che ci riporta l’ansa, vedono una bocciatura parziale del testo di legge presentato dal PDL. Vediamo nel dettaglio la decisione: in particolare, la Consulta avrebbe bocciato la certificazione di Palazzo Chigi sull’impedimento e l’obbligo per il giudice di rinviare l’udienza fino a sei mesi, dichiarando illegittimo il comma 4 dell’art.1 della legge 51 del 2010. E avrebbe bocciato in parte il comma 3, affidando al giudice la valutazione del legittimo impedimento. La Consulta avrebbe inoltre fornito una interpretazione del comma 1, ritenendolo legittimo solo se, nell’ambito dell’elenco di attività indicate come impedimento per premier e ministri, il giudice possa valutare l’indifferibilità della concomitanza dell’impegno con l’udienza, nell’ottica di un ragionevole bilanciamento tra esigenze della giurisdizione, esercizio del diritto di difesa e tutela della funzione di governo, oltre che secondo un principio di leale collaborazione tra poteri. Inoltre la motivazione di tale bocciatura sarebbe la seguente:  il comma 4 dell’art 1 della legge sul ’legittimo impedimentò, bocciato per irragionevole sproporzione tra diritto di difesa ed esigenze della giurisdizione (art. 3 della Costituzione), prevede nello specifico quanto segue: “Ove la Presidenza del Consiglio dei ministri attesti che l’impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo a udienza successiva al periodo indicato, che non può essere superiore a sei mesi”. Il comma 3, rispetto al quale la Corte sarebbe intervenuta con una pronuncia ’additivà , prevede che “il giudice, su richiesta di parte, quando ricorrono le ipotesi di cui ai commi precedenti, rinvia il processo ad altra udienza”. Il comma 1, di cui la Consulta ha invece dato una interpretazione conforme a Costituzione, prevede che per premier e ministri, chiamati a comparire in udienza in veste di imputati, costituisce legittimo impedimento “il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti”. Su ogni punto la maggioranza dei giudici è variata da quanto apprendiamo dalle prime agenzie,questo a significare le difficoltà nel decidere per la Consulta. Il popolo viola,anti-berlusconi, esulta per le strade come se si fosse fatta giustizia in Italia, come se per la seconda volta fosse stato impiccato Mussolini.Veramente noi italiani oggi dobbiamo festeggiare? Prima di tutto è evidente per tutti come l’intera classe politica  è sotto lo scacco degli attacchi della magistratura. Non faccio distinzioni di partito, qui sono coinvolti tutti i partiti italiani. Dall’era tangentopoli che in Italia si respira un’aria malsana, volano avvisi di garanzia minatori, spesso incocludenti.Oggi è Berlusconi , ieri Craxi , domani chi sarà il prossimo? Le modifiche apportate al testo dalla Corte Costituzionale possono essere condivisibili, lasciare al giudice valutare la presenza del legittimo impedimento, credo sia doveroso. Tuttavia non credo si debba festeggiare oggi, perchè il potere esecutivo ancora una volta è finito sotto lo scacco di quello giudiziario  e questo in una democrazia è di quanto più letale si possa avere. Una magistratura con la pistola fumante verso il nemico politico da abbattere non si può sostenere, un potere giudiziario che commenta e diffama le proposte di legge non è costituzionale  e se oggi noi italiani festeggiamo allora gridiamolo forte che vogliamo il CSM alla guida del paese al posto del Presidente del Consiglio.

Valerio Orlando


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