Bocconi avvelenati: che fare?

Creato il 17 novembre 2012 da Amandacastello2010

I nostri amici a 4 zampe. Li amiamo, ci prendiamo cura di loro, li proteggiamo e in cambio riceviamo un affetto incondizionato.

Non tutti la pensano così, però.
Abbiamo trattato spesso su Pachamama argomenti delicati come il maltrattamento sugli animali.
Ne esiste un tipo più subdolo, meno eclatante, ma ugualmente pericoloso e inaccettabile: l’avvelenamento, i bocconi avvelenati di cui spesso, purtroppo, sentiamo parlare.

Vorrei fornirvi qualche indicazione utile.

Quali sono i tipi di esche usate?
Possono assumere forme diverse.

Il boccone avvelenato classico è quello nella forma di una polpetta di carne arrotolata, tuttavia vengono usati anche altri cibi invitanti per l’animale, come pezzi di carne, prosciutto, salsiccia, formaggio, uova o pesce.
L’esca può assumere anche forme meno sospette, come colli di pollo o palline da tennis.
Nelle campagne e nei boschi vengono usate carcasse di animali imbottite di veleno per attirare i predatori selvatici, o addirittura animali vivi, come fagiani o polli legati per le zampe e fissati in punti strategici, ai quali viene posizionato un involucro di sostanza tossica nella pelle del collo, poi richiusa con filo da cucito (di fronte ad un animale vivo, un predatore, al contrario di quanto può accadere con un semplice boccone avvelenato, non mostra alcuna diffidenza, attaccando subito il povero animale al collo).

Oltre alle sostanze velenose, per imbottire i bocconi vengono usati anche materiali di diverso tipo, come frammenti di vetro, spilli o spugne fritte.

Spaventoso, non c’è che dire. Quante volte abbiamo passeggiato tranquillamente con i nostri amici senza pensieri e in modo sereno?
Continuiamo a farlo, usando un occhio di riguardo per proteggerli da un eventuale pericolo nascosto.

Cosa fare se si trova un boccone sospetto?
1) non annusare mai l’esca, potrebbe contenere sostanze volatili altamente tossiche
2) avvertire gli organi di polizia
3) prelevare con cautela l’esca facendo attenzione a non toccarla con le mani (usare guanti in lattice o sacchetti in plastica) e chiuderla in un contenitore a tenuta stagna, per consegnarla poi al Servizio Veterinario del Comune o agli organi di polizia accorsi;
4) accertarsi che nella zona non vi siano altri bocconi avvelenati.

Quali sono i sintomi dell’avvelenamento?

Ovviamente attrezzarsi per andare il prima possibile dal veterinario, ma se siamo lontani abbiamo qualche possibilità di aiutare il nostro cane.
La gravità dei sintomi dipende da tre fattori principali: peso dell’animale, dose del veleno e tipo di veleno; anche la velocità di azione del veleno e i sintomi variano a seconda del tipo di veleno. Alcuni iniziano a fare effetto dopo mezz’ora ed entro le due ore e i sintomi allarmanti che possono presentarsi sono: salivazione eccessiva, respiro difficoltoso, tremori muscolari, vomito, diarrea, incapacità a mantenere l’equilibrio, irrigidimento degli arti, crisi convulsive. Altri iniziano a manifestare effetti dopo un paio di giorni, ma solitamente solo dopo quattro o cinque giorni i sintomi si mostrano con evidenza. I sintomi allarmanti che possono presentarsi sono: debolezza, perdita dell’appetito, respirazione difficoltosa, perdita di sangue dal naso o dalla bocca, tosse; non c’è mai vomito.

Come aiutarli?
Se l’animale ha ingerito qualcosa di sospetto, anche solo nel dubbio, bisogna cercare di farlo vomitare subito.

Per procurare il vomito:
- somministrazione orale di chiara d’uovo montata a neve unita ad acqua calda molto salata;
- somministrazione orale di acqua e sale: prendere un bicchiere d’acqua e aggiungere sale fino in quantità progressive mescolando bene fino a che rimanga sale non disciolto sul fondo del bicchiere;

In ogni caso, non dare mai latte ed evitare di tentare di far vomitare l’animale mettendogli le dita in gola, perchè, oltre che essere un sistema poco efficace, l’animale potrebbe mordervi involontariamente, in particolare se ha tremori e contrazioni.

Speriamo tutti di non dover mai attuare misure drastiche come queste, ma nel caso dovesse succederci, abbiamo qualche indicazione su come comportarci.

Ricordiamoci che avvelenare gli animali è reato ai sensi deli articoli 544-bis e 544-ter (uccisione e maltrattamento di animali) del codice penale.

Proteggiamoli! Sempre!



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