I bocconotti possono anche variare la loro forma a seconda sempre delle località di provenienza, in alcune regione questi dolci hanno una forma piccola e più o meno tonda, tanto che si dice il nome stesso del dolce deriva dal fatto che può essere mangiato in un sol boccone, in altre regioni, invece, ha una forma ovale, simile ad una tartelletta.
I bocconotti hanno origini piuttosto antiche, ed anche se la vera paternità della ricetta è alquanto disputata, una delle leggende che circondano i primi bocconotti è davvero simpatica. Si narra che nel Settecento, una domestica in servizio in una casa in Abruzzo, decise di preparare per il suo padrone un dolce che somigliasse alla tazzina del caffè, e realizzò il primo bocconotto con un involucro di pasta frolla ed un ripieno di caffè e cioccolato liquidi. Dopo una prima cottura, notando che l'interno restava troppo liquido, decise di addensare il ripieno aggiungendo mandorle e tuorli d'uova, aggiungendo inoltre un piccolo coperchio di pasta frolla. Il suo padrone fu entusiasta di questo dolce, che la donna battezzò "bocconotto", poichè, viste le sue dimensioni, poteva essere mangiato in un sol boccone.
In questa ricetta vedremo una versione un po' più moderna dei bocconotti, dove per la pasta frolla si resta sempre molto fedeli alla tradizionale, con un impasto che prevede l'utilizzo dello strutto (o sugna) in sostituzione del più "moderno" burro, mentre per il ripieno si sceglie una confettura dal gusto preferito (in questo caso frutti di bosco), sostituibile da una golosa crema gianduia.
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