Body Art – Don DeLillo

Creato il 23 ottobre 2014 da Maxscorda @MaxScorda

23 ottobre 2014 Lascia un commento

Scene di vita familiare. Una coppia, il risveglio, la prima colazione. La benedetta banalita’ quotidiana che viene spezzata dal suicidio di lui. Impariamo che avevamo a che fare con uno scrittore, un artista, uomo estroso e complesso evidentemente incompreso da lei, ultima moglie, una body artist che non accetta quanto e’ avvenuto o si rifugia all’interno di una propria realta’ popolata da ricordi e fantasmi o personaggi quantomeno estranei, persino aliene che continuano pero’ a legarla al passato invece che separarla.
Leggendo la confusione si alterna alla narrazione, la strana figura che improvvisamente irrompe nella sua vita cessa di porre domande sul luogo da cui proviene e sulla capacita’ d’imitare lo scomparso, si accetta per il solo fatto di esistere, tenendo stretta la pace che egli sa donare ad una mente stanca e al corpo agitato di lei. 
Testimonianze la danno in trasformazione, io fisico che accentua il mutare, la trasformazione che si fa specchio dell’anima, colei che si spaventa e sa spaventare, scambio d’energia tra un dentro e un fuori di una realta’ ancora lontana dall’essere metabolizzata.
Poi qualcosa cambia ma nulla ancora si risolve, forse prima o dopo lo fara’.
Piu’ volte ho scritto del mio strano rapporto con DeLillo, scrittore che annovero nella cerchia dei mei preferiti e che ha saputo donarmi tra le pagine piu’ belle mai lette eppure accade non infrequentemente di non riuscire a sincronizzarmi con le sue parole a farmi scivolare alcuni suoi libri senza che lascino traccia, scatenando altresi’ un certo grado d’irritazione. "Body art" appartiene a questa categoria e ripeto, dipende da una mancata sincronia, meglio di una mancanza d’empatia con la volonta’ di DeLillo che qui si accentua trattandosi di una storia intima e crepuscolare.
Non ho sentito mia la tragedia e neppure la confusione, tantomeno la rinascita e l’emergere da un lutto inaccettabile. Libro breve da poter passare per racconto lungo e di certo le pagine non sono bastate per farmelo piacere, provate voi se volete.


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