Sally Mann è una delle più celebri fotografe contemporanee. Nata nel 1951 in Virginia, ha vinto parecchi premi e prodotto diversi libri, facendo della sua carriera un tempo dedicato a fermare le immagini, rivedendone i contorni secondo un sentire malinconico e profondo.
Madre di tre figli, non ha avuto esitazione nel fotografarli, anche se spesso criticata per la deriva pornografica.
C’è un senso di morte e sesso nelle sue immagini, di dolore e mestizia; il bianco e nero, le immagini spesso sfocate raccontano di una vita celata, di meandri della mente, di incubi e eccitazione. Sally narra la vita, il suo fulgore e la sua decadenza, dove le stagioni paiono nostalgiche e il tempo ad un passo dalla fine.
Anche nelle foto dei suoi figli si avverte una cupezza al pari di una cartolina antica, di un passato che non torna quantunque presente.
Alcune immagini prese dal sito di Sally Man
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Body Farm è un terreno dove vengono lasciati i corpi di persone decedute alla decomposizione. I corpi, che sono donati alla scienza, vengono studiati dagli addetti della scientifica e di medicina legale per valutarne i tempi e i modi. Esistono attualmente cinque Body Farm nel mondo, tutte negli Stati Uniti e Sally Mann ha realizzato un servizio fotografico nella tenuta del Tennesee.
Non ho volutamente copiato le fotografie del progetto Body Farm ( che troverete nel sito qui ) perché le immagini sono forti e disturbanti; ma attraggono fortemente, questo sì.
E attraggono perché la morte incuriosisce, così come la vita. È il nostro percorso.
Link utili
Il sito de Il salone del lutto da cui ho preso ispirazione per l’articolo http://salonedellutto.com/2014/10/06/sally-mann-body-farm/
Il sito di Sally Man http://sallymann.com/
Chiara