La prima sera io, Luigi e Bianca ci siamo concentrati sulla pasta da modellare e sui pennarelli carichi di inchiostri speciali e trasparenti (leggi: non macchiano) che colorano solo le pagine di un apposto album. La pasta, nonostante il mio entusiasmo per i pennarelli che non macchiano, ha ottenuto subito più attenzioni: è stata subito mischiata, tirata, un po' modellata e soprattutto spiccicata, un po' sul tappeto di lana a pallini e un po' sui mie jeans. C'è una forte asimmetria tra quanto tengo al mio tavolino vintage e al mio tappeto sardo (entrambi rigorosamente bianchi) e all'uso che consento ai miei figli di farne. Ma che dire, non si pongono limiti alla cratività dei bambini... e poi la pasta in questione è davvero lavabile.
Decisamente minore l'apprensione durante la sperimentazione dei gessi colorati. Questa volta ho approfittato di un week end a casa della nonnna in campagna per lasciare che Bianca e Luigi si sbizzarrissero sul marciapiedi fuori dalla porta della cucina (come del resto facevo io alla loro età). Alla fine, dopo essersi improvvisati "madonnari" (espressione utilizzata da mia madre:-), sono passati al body painting. I gessi in questione sono molto pastosi, per cui erano visibili anche su gambe, piedi e braccia...
Quanto alle tempere lavabili aspetto l'occasione adatta, credo durante le vacanze estive in montagna, nei pressi di qualche bella parete rocciosa con ameno ruscello a fianco.