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Bolide illumina la notte di Cuneo: sono i frammenti della cometa Ison?

Creato il 17 marzo 2014 da Webnewsman @lenews1
Bolide illumina la notte di Cuneo: sono i frammenti della cometa Ison? Pubblicato da Paolo Somà

E’ stato avvistato prima in Ticino e nella Svizzera interna, poi ha lasciato con il fiato sospeso i cuneesi ed i monregalesi, alcuni dei quali hanno temuto, per un attimo (il fenomeno non è durato che pochi secondi), che si ripetesse la recente pioggia di meteore filmata in Russia.

Un bolide, una meteora di notevole luminosità, è entrato nell’atmosfera terrestre, passando sulla diagonale Svizzera – Italia (provincia di Cuneo) – Francia, venerdì 14 marzo 2014, all’incirca alle 22, provocando una grande fiammata ed una scia colorata tra il blu ed il verde. Secondo gli esperti il bolide era costituito, considerata la gradazione della striscia di fuoco, per la maggior parte della sua massa, di nichel.

Numerose le segnalazioni nell’area di Ceva, Mondovì, Fossano e Cuneo. In particolare, lo spettacolo ha lasciato senza fiato quelli che stavano transitando su corso Nizza nel capoluogo della “Provincia Granda”.
Fortuna ha voluto che il bolide entrasse anche nel raggio di rilevamento della postazione IMTN (Italian Meteor and Tle network, la rete nazionale di monitoraggio atmosferico) gestita da Mario Garberi a Racconigi, il quale, con una Camera Watec 120N+ ed un una lente da 12 millimetri, ha potuto catturare l’evento.

Sembra che in questo periodo siano numerosi gli avvistamenti di bolidi, meteore, piccoli asteroidi che attraversano l’atmosfera terrestre. Meno di una settimana prima dell’avvistamento cuneese (il 9 marzo), un oggetto simile è stato visto precipitare dal cielo da alcuni testimoni a Gloucecester (nel sud ovest dell’Inghilterra), i quali sono riusciti a scattare una serie di fotografie. Qualcuno sostiene – ma la notizia non trova spazio sui canali ufficiali – possa trattarsi dei frammenti della Cometa Ison, che proprio a marzo sarebbe dovuta rendersi spettacolarmente visibile, ma che, a seguito del passaggio al perielio, ossia al transito alla minima distanza dal Sole è stata disintegrata dal calore della stella ed è evaporata quasi del tutto: solo una piccola parte di frammenti è poi sopravvissuta continuando la corsa e ritornando indietro dalla parte opposta.
Questa ipotesi non sembra tuttavia molto credibile alla luce del fatto che le comete dovrebbero essere costituite prevalentemente di ghiaccio. Anche se non si esclude che tali “palle di neve sporche”, possano contenere al loro interno, oltre alle sostanze volatili come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati, anche aggregati di polvere e minerali di vario genere.

Nell’immagine in pagina potete osservare il raggio d’azione della postazione IMTN di Racconigi ed il bolide che ha attraversato Svizzera, Italia del Nord e Francia. L’immagine a colori, invece, si riferisce alla meteora fotografata una settimana prima in Inghilterra (copyright foto, Sarah Jane Stanley).

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