Trama: a causa di una partita di eroina tagliata male, a Roma esplode un epidemia che trasforma gli esseri umani in zombie. Col tempo il virus si estende a tutta la penisola e i rapporti numerici di vivi e morti si invertono, con risultati imprevedibili...
Come sa chi legge il mio blog ormai da qualche tempo, sono incredibilmente prevenuta verso gli horror italiani, nonostante ogni nuova proposta susciti la mia curiosità. Quest'ultima è stata la molla che mi ha spinta ad accogliere l'"appello" di Frank e ad entrare in contatto con Federico Greco che, molto gentilmente, mi ha permesso di guardare in anteprima questo E.N.D. - The Movie. Devo dire di non essermi affatto pentita della scelta perché E.N.D., pellicola indipendente finanziata in buona parte con il crowfunding, ha tantissime potenzialità e sviluppa un tema ormai inflazionato come la pandemia zombie in modo abbastanza inaspettato. Il film è diviso in quattro episodi che seguono le diverse fasi dello sviluppo del virus, ovvero Giorno zero, Giorni uno e due, Giorno 1466 e Giorno 2333; il primo è molto breve e funge da sanguinosa introduzione a tutta la vicenda, il secondo, ambientato in una peculiare agenzia di pompe funebri, circoscrive lo scoppio dell'epidemia ad un pugno di personaggi (di cui uno strettamente legato alla nascita del virus) che ricompariranno nell'ultimo capitolo mentre il terzo episodio è quello che segue una direzione più "classica" e mostra la fuga disperata di un paio di sopravvissuti, una dei quali è incinta. Proprio perché l'argomento zombie ormai è ben conosciuto sia dai fan dell'horror che dal semplice "uomo di strada" (mio zio non si perde una puntata di The Walking Dead, per dire) il bello di E.N.D. è che la sceneggiatura non si perde in lunghe, didascaliche e conseguentemente inutili spiegazioni ma lascia che sia lo spettatore a creare i collegamenti necessari partendo dai dialoghi e dalle immagini, lasciando addirittura in sospeso alcune questioni ininfluenti (per esempio, come si uccidono i morti viventi o, meglio, come si possono ferire?), cosa che aiuta a mettersi nei panni degli umani che si ritrovano all'improvviso a dover vivere sulla propria pelle l'orrore di una piaga mortale. Il film sembra volere "semplicemente" descrivere le diverse fasi di una pandemia, dallo stupore iniziale, passando per il terrore e la disperazione, fino ad arrivare (nel finale che ho adorato) ad una società completamente nuova nella quale i punti di vista vengano ribaltati e il confine tra vivi e morti si fa assai labile, cosa che rende molto difficile parteggiare per l'una o l'altra fazione.
Tecnicamente parlando, sorvolerei sul mio innato fastidio davanti alla dizione degli attori nostrani che a me, bravi o non bravi, pare sempre si trovino lì per caso e che si siano memorizzati il copione così da ripeterlo nel tono più monocorde possibile e passerei all'aspetto visivo: per quel poco che ne capisco il film è girato molto bene, sicuramente non ha quell'aria da film amatoriale tipica di tanti horror indipendenti italiani, anzi. Mi è sembrato che soprattutto i primi due episodi fossero più "visionari" e che nonostante la brevità dei segmenti si ricercasse una sorta di complessità in grado di spezzare la narrazione, inframmezzandola con flash di immagini il cui senso compiuto si verrà a scoprire col prosieguo della storia. Gli altri due segmenti sono invece più vicini all'idea di un tipico film di zombie ma, nonostante abbia molto gradito il pessimismo cosmico infuso in Giorno 1466, ho preferito di gran lunga Giorno 2333: 1466 è indubbiamente più gore e contiene le scene più scioccanti di tutto il film ma non ho apprezzato né gli attori principali (siamo sempre lì!) né quei terribili morti viventi che sembravano usciti direttamente da un videogame mentre 2333, pur fiaccato da un paio di deliranti dialoghi messi in bocca ad un personaggio trasformatosi da riluttante spacciatore a spadaccino sostenitore della purezza della razza, mi ha scioccata con una divertente trovata (sulla quale non farò spoiler) che lì per lì mi ha fatto storcere parecchio il naso, salvo poi rivelarsi una delle idee più carine dell'intera pellicola. In conclusione, nonostante i miei dubbi iniziali devo dire che E.N.D. - The Movie, pur non essendo esente da difetti, si è rivelato una visione divertente e anche molto interessante: se il buongiorno si vede dal mattino questi ragazzi faranno molta strada e, chissà, magari daranno nuova linfa al nostro cinema di genere, così fiacco ed abbruttito ma non per questo morto!
Se il post vi ha incuriositi e volete vedere E.N.D. - The Movie, sappiate che MERCOLEDI' 24 GIUGNO, ALLE 20.30, PRESSO IL MULTISALA BARBERINI DI ROMA potrete assistere all'anteprima internazionale del film e conoscere gli attori principali, i registi e il cast tecnico. Io purtroppo sono un po' troppo distante dalla Capitale quindi mi limito a ringraziare di nuovo Frank Manila, Federico Greco e tutti i realizzatori di E.N.D. - The Movie per avermi dato l'opportunità di ovviare all'inconveniente con una visione casalinga! ENJOY!