MA nel frattempo, eccovi il consueto bollettino di guerra: -1,8% nel 2013. E nel 2014, uno stentato +0,4%. Italia ferma al palo anche nel 2014, insomma, anche l'anno prossimo - conclusa la procedura d'infrazione - si sbloccheranno circa 8 miliardi per la crescita.
Ai finti-keynesiani, diciamo: non fate sogni di gloria, Keynes è morto. E sepolto. Ma uno come il ministro Saccomanni, in tandem con il ministro Giovannini, può condurre a ragione i Sindacati e Confindustria, le palle al piede che hanno impedito di ristrutturare un Paese, finito sul binario morto, per 20 anni. Le carte vanno giocate, ora. O mai più.
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