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Bollorè: Vivendi socio di riferimento in Telecom preannuncia acquisizioni

Creato il 17 aprile 2015 da Digitalsat

Bollorè: Vivendi socio di riferimento in Telecom preannuncia acquisizioniVivendi sarà ''presto socio di riferimento'' di Telecom e guarda con interesse alla nuova posizione italiana anche per la distribuzione di contenuti dei media che sono al centro della sua strategia. Vincent Bollorè parla all'assemblea di Vivendi, di cui è presidente e principale azionista e riceve quasi a giro di posta la risposta dall'Italia. L'a.d di Telecom, Marco Patuano, a sua volta trova di ''estremo interesse'' l'attività di Vivendi nei contenuti e sottolinea di ''avere una visione allineata con Bollorè''.

Una presa di posizione che arriva assieme alle ''avanzate discussione'' di Telecom con Mediaset'' per un eventuale accordo commerciale sui contenuti. ''Abbiamo sempre detto che consideriamo la nostra rete come una piattaforma aperta'', ha spiegato Patuano. Su questo sfondo Vivendi farà il suo ingresso in Telecom tra ''la fine di maggio e giugno'', ma con un possibile slittamento a luglio a seconda dei tempi dell'aumento di capitale di Telefonica, che in cambio di Gvt girerà a Vivendi 4,6 miliardi di euro, una quota in Telefonica Brasil e l'8,3% del capitale votante di Telecom Italia, facendone così il primo azionista. Sull'interesse per partnership commerciali con Telecom si sofferma anche il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine che però è meno netto sul peso che il gruppo francese avrà come socio nel gruppo italiano. ''Saremo onorati di essere azionisti di minoranza'', dice l'a.d , assicurando che Vivendi sarà ''un buon azionista'', non biecamente finanziario.

Ma alla domanda se sarà un socio di lungo termine, de Puyfontaine risponde: ''Never say never. È troppo presto per dirlo''. Per avere più chiarezza bisognerà aspettare che Vivendi entri in possesso della quota Telecom e allora ''darà la sua posizione al cda e agli azionisti'' della società italiana. Il ceo di Vivendi d'altro canto condivide con Bollorè, che è anche secondo socio di Mediobanca con il 7,5%, l'interesse per l'Italia, ''Paese di grande opportunità'', di cui ha una conoscenza diretta per essere stato dirigente di Mondadori. Mentre scalda i motori per l'ingresso in Telecom, Bollorè ha rafforzato la sua presa su Vivendi. L'assemblea mista odierna ha respinto la risoluzione di un fondo francese che bocciava l'introduzione del voto doppio. ''Bollorè con il voto doppio avrà il controllo di Vivendi senza pagare alcun premio di maggioranza'', ha detto il rappresentante di PhiTrust, il fondo promotore della risoluzione.

Il finanziere ed industriale bretone a partire dal prossimo anno potrà in effetti contare sul raddoppio dei diritti di voto inizialmente su una quota del 5% e poi nell'arco di un paio d'anni sul resto della partecipazione che attualmente è del 14,5%. Non solo, l'assemblea ha anche dato via libera all'entrata del board di due personalità molto legate a Bollorè: Tarak Ben Ammar, che siede anche nei cda Telecom e Mediobanca e Dominique Delport, il ceo della controllata Havas. Bollorè avrà quindi più potere nell'imprimere la strategia della società che in meno di due anni - con la vendita delle controllate nelle tlc - si è trasformata da holding a società concentrata su media e contenuti tramite Universal Music e Canal Plus e che ha ora ''l'ambizione di diventare uno dei big mondiali'' in questo campo. Le prossime mosse non tarderanno. L'acquisizione di Dailymotion, che Vivendi sta trattando con Orange per circa 200 milioni, ''non sarà l'unica del 2015'', ha promesso Bollorè dall'alto dei quasi 10 miliardi di liquidità su cui può contare il gruppo. Infatti, il capitolo acquisizioni sarà al centro del comitato strategico di Vivendi fissato per il 12 maggio.


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