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"bologna bella", fra poesia ed urbana meraviglia...

Creato il 20 settembre 2012 da Alessandro @AleTrasforini
"[...] tale evocazione l'anima vostra può farla, in certe ore della sera, in certi cantucci di Bologna, innanzi alla bizzarria monumentale delle torri, innanzi al gruppo mistico delle sette chiese riunite, innanzi a quel pezzo di storia antica, di arte antica, che è il portico dei Servi.
Ma se volete avere tutta insieme la poetica, artistica impressione di Bologna, se volete stringere tutta Bologna bella in un solo abbraccio, fatevi condurre dal vostro cocchiere a San Michele in Bosco [...]. Il cocchiere vi condurrà lentamente, perchè oltre ad essere cortese come tutti i bolognesi, è anche sapiente della bellezza del paesaggio. 
Dai Giardini Margherita si parte una bella via di campagna, fra le siepi delle ville tutte verdi, una via che sale, sale, sempre girando attorno al colle come se vi portasse a un ritrovo favorito, in una bianca villa, dove vi aspettano delle leggiadre donne, dei bei fanciulli, degli amici affettuosi e il pesco, e i fiori, e la doppia delizia dei sensi e dello spirito. 
Voi vi lasciate vincere dall'incanto, quasi sonnecchiate, quasi sognate e vi trovate magicamente lassù [...] senza quasi sapere come ci siate arrivati. [...] Qual mai paesaggio, di là, nei saloni eguaglierà quello di Bologna [...]? Quale barbaglio maggiore di colore? 
Dal colle, tutto si vede. 
Bologna ha un color rosso, rosso dei mattoni ond'è fabbricata, rosso delle tegole ond'è coperta, ma il tempo e la pioggia lo hanno un pò sbiadito: è vivida ancora, non fiammeggiante. 
E fra mezzo i suoi magnifici palazzi ogni tanto, e intorno intorno, dappertutto, vi sono orti, giardini, campi, vi è il verde che sorge fra il rosso e lo mitiga e lo circonda e lo abbraccia con senso di riposo, con senso di freschezza. 
Vasta si estende la ricca campagna emiliana sino ai confini nebulosi dell'orizzonte, e Bologna ne sembra il gioiello, il gran gioiello antico e prezioso. 
Dalla città donde più forti, più saldi si librarono il pensiero e la scienza, l'arte e l'amore d'Italia, salgono al cielo nell'aria azzurra le sue torri, solidi monumenti che hanno sfidato il tempo e che sembrano sottili come frecce. 
Tutto pare avvolto in un silenzio, la città è queta nella sua bellezza e nella sua grandezza.
Forse i vostri occhi avranno visto spettacoli brillanti o commoventi, avranno ammirato varie forme di bellezza: ma quando avete passato un'ora lassù, dal tramonto alla sera, voi, certo, porterete via, indimenticabile, invincibile, il fascino dolce di Bologna bella."
(Matilde Serao, L'Italia a Bologna, Milano, Treves, 1888)

da: "Bologna - Parole e immagini attraverso i secoli", Minerva Edizioni

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