Arriva la possibilità di indicare sulla scheda elettorale due nomi di aspiranti consiglieri comunali, un uomo e una donna. Se si voterà per due uomini o due donne, viene considerato valido il primo nome espresso, mentre se si deciderà di dare la doppia preferenza, più donne avranno la possibilità di essere elette in consiglio comunale. Passa in ogni caso chi ha più preferenze.
Le prossime elezioni amministrative si svolgeranno con questa nuova normativa elettorale. A Imola, ad esempio, si voterà già con questo sistema il 26 e 27 maggio prossimi, come in tutti i comuni con più di 5 mila abitanti. È l’effetto della legge 215 del 2012, che il Comune di Bologna ha recepito con il voto contrario della Lega Nord e le 6 astensioni del PdL, e i 22 voti favorevoli della maggioranza di centro sinistra e del Movimento 5 Stelle.
L’elettore bolognese, dalle prossime elezioni per Comune e quartieri, potrà esprimere il proprio voto “tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta, con facoltà di esprimere una o due preferenze, per non più di due candidature della lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse dovranno riguardare candidature di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza”.
“Nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi”. Venerdì a Roma, nella sede della Conferenza delle Regioni, ci sarà anche un summit tra tutte le consigliere regionali che si occupano di pari opportunità nelle zone d’Italia chiamate alle urne per discutere e pubblicizzare questa fondamentale novità.