La delibera, frutto di un attento e proficuo lavoro di concertazione con le parti sociali di categoria e nelle sedi istituzionali (Commissione di Concertazione del 18/9/2012) vede impegnati 2.207.540 euro del Fondo sociale europeo (Asse I Adattabilità) insieme a 2.587.000 euro del Fondo regionale disabili (annualità 2012). Risorse da utilizzare per un miglioramento qualitativo e quantitativo delle prospettive occupazionali e professionali dei lavoratori nonché della competitività delle imprese.
Nello specifico i 2.207.540 euro del FSE (Asse I Adattabilità) sono stati destinati ad attività di formazione per lavoratori deboli; a supporto dell’innovazione tecnologica ed organizzativa, degli imprenditori, delle filiere e reti, dei giovani e dell’istruzione degli adulti.
“Bisogna usare bene le risorse, soprattutto in tempi come questi, senza sprecarne. Per questo motivo – spiega l’assessore De Biasi – e prevedendo numerose rinunce a causa delle difficoltà delle aziende, si è scelto di utilizzare le economie del Fondo sociale che si formeranno, insieme a quelle previste per il 2013, principalmente in formazione e in servizi. In particolare agendo sulla ricollocazione per lavoratori provenienti da aziende in crisi e/o mobilità e in azioni a supporto di specifici target di disagio sociale quali i giovani fra i 16 e 35 anni che non risultano impegnati in alcuna attività di istruzione, di lavoro, o di ricerca di occupazione”.
La stessa linea di impegno viene applicata alle risorse del Fondo regionale per le persone con disabilità: i fondi sono di fatto distribuiti in un contributo alle iniziative di formazione a sostegno dell’inserimento lavorativo dei disabili, con riferimento al progetto sperimentale rivolto a soggetti traumatizzati o con disabilità acquisita, promosso dalla Provincia di Ferrara e a cui partecipano anche le Province di Forlì-Cesena e Modena. Altri interventi riguardano percorsi formativi a carattere orientativo e/o professionale rivolti a studenti delle scuole secondarie di 2° grado e a persone con disabilità certificata, in particolare nella fase della transizione dalla scuola al lavoro.
In caso di economie del Fondo regionale per le persone con disabilità 2011-2012 derivanti da rinunce e/o revoche dei contributi già assegnati per iniziative di trasporto casa/lavoro e/o per incentivazioni alle imprese che hanno assunto lavoratori disabili, verranno utilizzate in primo luogo per riconoscere i costi di trasporto e residenzialità connessi alla partecipazione ad attività formative. In mancanza di economie, tali risorse verranno comunque reperite fra quelle destinate ai percorsi formativi per persone non occupate.
“Una programmazione delle risorse presuppone condivisione di obiettivi e strumenti di lavoro – prosegue De Biasi – va dunque costruita attraverso un percorso che parte dall’analisi dei fabbisogni, dalla messa in rete delle risposte e delle risorse, dalla condivisione di luoghi di concertazione con il territorio e tutti i suoi attori, coinvolgendo le persone con disabilità che di questa innovazione devono essere le principali fruitrici. In un momento di crisi programmare assieme le politiche territoriali e l’utilizzo delle risorse può essere la chiave di volta affinché la pubblica amministrazione, anche in collaborazione col privato sociale, garantisca servizi di qualità ai cittadini”.
Bologna 2000