Forse, solo chi abita a Bologna, e ha seguito le varie, bizzarre vicende di piazza Verdi, di via del Pratello, che si riassume in fondo nell'indignazione dei cittadini per qualche decibel in più di musica nella zona universitaria, ma forse anche in lattine o bottiglie di birra sul selciato, solo chi ha seguito tutta questa cronaca bolognese riesce a capire l'articolo di Luca Bortolotti che di seguito ripropongo.
Se Savino Petrilli mi legge, sa di sicuro di cosa si tratta.
"Il pianista fuori posto" irrompe a sorpresa in piazza del Nettuno in un’assolata mattina dell’agosto in cui anche la musica dal vivo all’aperto, a Bologna, sembra fuori posto.
Col suo pianoforte mezza coda caricato su un piccolo carrello, attorno alle 10 di ieri mattina Paolo Zanarella, 44 anni da Padova, è arrivato sotto il Gigante.Lì s’è fermato, e ha iniziato a suonare, come fa da tre anni nelle strade di tutta Italia.
"Ho suonato per trent’anni, da autodidatta, a teatro, e ho capito che così non si tirava avanti", confessa.
Foto da La Repubblica: Il pianista fuori posto
"C’è poco pubblico, e bisogna prenderlo per i capelli", racconta. Così tre anni fa ha trasformato le piazze nel suo teatro: "Ed è un teatro in cui la gente c’è sempre, e mi dà più soddisfazioni", dice.
In piazza Nettuno è arrivato senza preavviso né autorizzazioni. Nel book in mostra accanto ai suoi cd, ci sono le foto dei precedenti concerti, la rassegna stampa e le mail dei fan, ma pure i verbali dei vigili urbani di mezza Italia, ricordo delle multe per occupazione abusiva di suolo pubblico.
"Sono fortunato che oggi i vigili non mi abbiano cacciato, come successo altrove", dice Zanarella. La sorpresa, magari, potrebbe averla trovata tornato al furgone col quale trasporta il piano, parcheggiato in centro, lo ammette, "anche quello in modo un po’ abusivo".
"Il pianista fuori posto", che per la prima volta passa da Bologna, non sapeva nulla della tormentata estate della musica all'aperto in città.
Altrimenti, si sarebbe stupito ancora di più nel vedere i vigili passare senza intervenire, spiegando che l’importante era non usasse strumenti elettrici.Del resto, i suoi spettacoli sono così, senza regole e orari: "Io suono finché c’è gente che mi guarda, o fino a quando non mi mandano via". Non è successo, e lo show unplugged del “Pianista fuori posto” è andato avanti, tra i sorrisi e la partecipazione di passanti, turisti incuriositi, bolognesi. Chi lo accompagnava con le mani, chi lo aiutava a spostare di tanto in tanto il pianoforte all’ombra.
Anche un duetto improvvisato, su "O Sole Mio" prima e "Caruso" poi, con uno dei fan conquistati durante il concerto. Jam session estemporanea in quasi due ore di uno spettacolo capace di variare da Frank Sinatra alla sigla di “Happy Days” in poche note.
"Nelle strade, la cultura è multiforme, bisogna variare — spiega — . Si è abituati a pensare al piano come a uno strumento d’élite, invece si adatta a ogni genere, può anche divertire".
Zanarella è ospite del Buskers Festival di Ferrara, e ha colto l’occasione per venire a suonare a Bologna.
Già questa mattina vuole tornare in città, e ieri chiedeva l’aiuto del pubblico per scegliere il luogo più adatto.Chi gli consigliava Piazza Santo Stefano, chi un passaggio a Rimini per il Meeting per l’amicizia, chi di tornare sabato col centro pedonalizzato. Nei giorni scorsi, a Padova, il Comitato di quartiere Stanga l’ha "ingaggiato" per tenere lontani gli spacciatori dai giardini dell’Arena. Vuoi vedere che l’ultima sfida del "Pianista fuori posto" sarà proprio Piazza Verdi?
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