No, non c’è Bonali fra i sei consiglieri comunali del Pd che hanno già restituito il permesso auto della vergogna, e un motivo c’è e assai pungente: “Non restituisco il permesso auto – afferma Daniele Bonali – semplicemente perché scade fra cinque giorni. Per questo sarebbe stato meglio non spettacolarizzare questa vicenda in un modo che non mi fa pensare al vecchio Pci, ma allo stile berlusconiano. Nel Pci si sceglieva e si agiva, senza far troppo rumore inutile”. Un atto di dissenso dal proprio partito? “Tra noi si discute liberamente, nessun problema”. Emotività non ne è mancata, vista la portata della scelta perrista, che ha rinnovato i pass gratuiti per i politici, che potrebbero quindi parcheggiare ovunque. Esci di casa e ti trovi l’auto del consigliere comunale che non ti aspetti, anche dove solitamente parcheggi tu. Perché? Politici ovunque, in parcheggio selvaggio ma garantito dalla politica perrista della libera sosta in libero Comune, ma solo sei sei un politico. Idea marchiata Perri, non tutti però vogliono lasciarsi indurre in tentazione né sembrare consenzienti. Daniele Bonali avrebbe preferito semplicemente “lasciar scadere il permesso auto e non rinnovarlo più”.
Intanto “L’Arte e il Torchio” è saltata. La tradizionale manifestazione culturale non si fa più, malgrado fosse iniziato l’allestimento, perché il Comune non eroga l’atteso contributo. Lo stesso Bonali presenterà un’interrogazione per chiedere i motivi di una decisione così improvvisa e dannosa.
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