Et voilà! C'è da dire che nei miei ritardi so essere sempre puntuale: non importa quanto io cerchi di pianificare di scrivere un nuovo post ogni 4-5 giorni. Quasi sempre ci sarà qualcosa da fare che me lo impedirà! Nella fattispecie l'impegno molesto della settimana è stato... rullo di tamburi... L'esame di francese.
Come vi ho raccontato in più occasioni, seguo da qualche mese un corso di francese all'università fiamminga che mi tiene occupato tutti i sabati mattina e che mi ha permesso di conoscere un po' di gente bizzarra. Bene, ieri è stata la giornata in cui tutti i nodi venivano al pettine: il temuto giorno dell'esame!
Visto che, in un impeto di buona volontà e di ottimismo, mi ero già iscritto al livello successivo (in modo da potermi continuare a svegliare presto il sabato...), ci tenevo particolarmente a passare l'esame. Perciò la scorsa settimana la ho dovuto dedicare allo studio e al ripasso, piuttosto che a scrivere sul blog.
Quindi, non avendo niente di più divertente da raccontarvi, ecco a voi la cronaca dell'esame!
Ore 7:45 la sveglia suona. Mi sveglio recitando le coniugazioni verbali (storia vera..), proprio come quando mi sono addormentato. Maledico il sabato mattina.
Ore 8:50 sono all'università. Sono in anticipo di 25 minuti, giusto in tempo per gustarsi fin dall'inizio gli urletti isterici delle compagne di classe. Ripasso mentalmente la coniugazione del verbo tuer.
Ore 9:15 inizia l'esame e benedico il silenzio. Decido di scrivere inizialmente a matita, in modo da poter cancellare se cambio idea.
Ore 11:15 mi pento di aver deciso di scrivere a matita. Devo ripassare con la penna un'ora e mezza di compito scritto a matita. Comincio a prefigurarmi i crampi.
Ore 12:00 finisco di ripassare (continuando a pentirmi) e consegno il compito. Esco per la pausa pranzo che precede l'orale.
Ore 12:05 resto stupito una volta in più dall'efficienza belga. Visto che la facoltà è piena di studenti per gli esami, si tiene chiuso il bar. Inoltre i distributori automatici sono piazzati con il seguente criterio: "uno per il rettore e gli altri che si arrangino". Sono costretto ad uscire dal campus e prendere un panino in un distributore Esso. Sa di benzina verde, ma mi carica per l'orale.
Ore 13:00 subisco, stoicamente, urla e strilli aspettando il mio turno. La scena migliore la fa una che si alza in piedi e all'urlo "Je suis réaliste!" minaccia di andare in segreteria per chiedere se ci sono posti per il corso inferiore, sostenendo che lei non passerà mai. Inutile dire che lo ha passato senza problemi. Io gioco a Puzzle Bobble sul cellulare.
Ore 14:00 faccio il benedetto orale e mi levo il pensiero. Mi sento positivo sul risultato, anche se non ho lesinato un po' di frasi "spaghetti français", inventando qualche termine con improbabili assonanze. Torno a casa a riposare, completamente cotto dalla giornata.
Questo il resoconto dell'esame. Fortunatamente, stasera, posso dire di aver ricevuto dalla prof una mail con oggetto "Bonne nouvelle!" che confermava che l'esame è andato bene e che mi aspetta per altri 5 mesi al sabato mattina. Anche se, questa ultima parte, è più simile ad una minaccia...
As usual... Stay tuned!
Coming soon: un farmacista e due/tre siciliani (senza forconi). Insomma, alcune delle categorie più arrabbiate in questo periodo... Se conoscete anche un tassista e un turista che era sulla Concordia , li aspetto tutti a Bruxelles! Perché il prossimo weekend sia ancora a doppio malto!