Bonus bebè, le parole del Ministro Beatrice Lorenzin
“Ho intenzione di proporre un aumento del bonus bebè nell’importo come nella durata. Misure di sgravio per la famiglia, per i genitori e per i bambini sono necessarie ed indispensabili non solo nei primi mesi di vita, ma almeno fino ai cinque anni” – è questo quanto sentenziato dal Ministro Lorenzin, in occasione del convegno organizzato da Farmindustria dal titolo “Le donne per la farmaceutica per le donne” – “un ulteriore tema da affrontare è l’eta pensionistica delle donne, la quale va rivista e corretta, anche se ci vorrà tempo. Del resto, far lavorare una donna sino a 70 anni è più che usurante. Bisogna dunque guardare al futuro lontano, riequilibrando il welfare e la visione del ruolo delle donne (anche in politica) rispetto agli uomini”.
A chi spetta il bonus bebè e quali saranno le nuove regole
Per chi non ne fosse a conoscenza il bonus bebè non è altro che un assegno offerto dall’Inps alle famiglie che abbiano avuto un figlio (od ottenuto un’adozione) dal 1° gennaio 2015 in poi. Tuttavia, come è lecito aspettarsi, vi sono degli intransigenti requisiti da rispettare per poterne usufruire. Per ottenere un assegno mensile da 80 euro bisognerà possedere un reddito (calcolato secondo i parametri Isee) non superiore a 25mila euro; per le famiglie che invece avessero un reddito pari o inferiore a 7mila euro, l’importo erogato sarà di 160 euro. Per ora il bonus è concesso fino al terzo anno d’età del bambino (in ottemperanza alle norme varate nella Legge di stabilità 2015 e pubblicate in Gazzetta Ufficiale) ma, almeno secondo le parole del Ministro della salute Lorenzin, questo limite sarà presto abbattuto, prolungandolo fino al quinto anno d’età. La domanda per l’ottenimento dell’assegno va fatta, ovviamente, presso gli uffici Inps della propria regione.