sono io il più figo e pauroso di tutti, ma non sono mai arrivato al cinema
E allora mi sono chiesto: di che parlo oggi? Ecco, oggi ho voglia di fare una classifica. Anche se è lunedì, anche se probabilmente delle mie classifiche non gliene frega niente a nessuno. Però io la faccio lo stesso perchè "il blog è mio e ci metto tutti i conigli che mi pare" (cit. adattata). E allora parto con una classifica che ho voglia di fare da tanto, ovvero quella sui boogeyman più paurosi/fighi di sempre. Ovviamente secondo i miei canoni. Perché la figura dell'uomo nero da sempre condiziona le tipologie di culture più disparate, da nord a sud, da est a ovest. Il cinema horror, proprio perché metafora culturale (e politica), ha sempre fatto di questi simboli di terrore collettivo il perno su cui hanno girato alcune delle produzioni più riuscite di sempre. Ma anche meno. Anche il fantasy, volendo, ma l'horror sicuramente di più. Ora, vista e considerata l'angolatura da cui vorrei proporre la cosa, cercherò di non limitarmi ai migliori cattivoni della storia del cinema ma di parlare di quei personaggi che meglio rappresentano questa categoria. Cercherò anche di spaziare tra i decenni senza per questo fossilizzarmi nel passato più o meno remoto o nel presente. Ecco a voi i miei terribili 10:
10) Mr. Boogie, 2012 (da Sinister):
E' vero, il film non è granchè, ma questo uomo nero è quello della tradizione: un demone che prende e porta via con se i bambini. Il suo stesso nome è tutto un programma.
9) Creeper, 2001 (da Jeepers Creepers 1 & 2):
8) The Tall Man, 1989 (da Phantasm 1 & 2):
Il terrore fatto a persona, l'uomo alto che viene e ti porta via direttamente dalla mente di Don Coscarelli.
7) Uomo Pallido, 2006 (da Il Labirinto del Fauno):
L'uomo pallido è l'uomo nero della tradizione europea: l'orco. Mostruoso ma obbligato a restare imprigionato in una dimensione che non è la nostra, metaforicamente quella della fantasia umana, il posto da cui l'uomo nero viene. E nel film (bellissimo) rincorre una bambina che ha "disubbidito". Se non è tradizione questa...
6) Sadako Yamamura, 1998 (da Ringu - tutta la saga):
Sadako (nomino il personaggio originale giapponese e non la controparte del remake americano, Samara Morgan) non è propriamente un boogeyman. Prima di tutto perché non ci sono molti uomini neri donna, secondo perché la sua funzione è leggermente diversa. Però anche Sadako agisce nel nostro mondo richiamata da un oggetto mediale (la videocassetta, nuovo contenitore di leggende metropolitane) che in un certo senso ha lo scopo di permettera a un qualcosa di continuare ad esistere. E lei continua ad esistere punendo chi disubbidisce a una regola non scritta, cioé guardando la cassetta proibita. Dalla realtà all'immaginazione e ritorno.
5) Pinhead, 1987 (da Hellraiser - tutta la saga):
Il cinobita, il dio oscuro, il sacerdote del dolore. In lui c'è la degenerazione del piacere che diventa insostenibile e desiderato in pari maniera. E arriva da un posto che alcuni chiamano inferno e altri casa. Il mio preferito, senza ombra di dubbio.
4) Cesar, 2011 (da Bed Time):
Non è un mostro, non ha caratteristiche fisiche terrificanti né poteri sovraumani. Cesar è un uomo solo e infelice che porta la solitudine e l'infelicità nella vita altrui. Di notte. Nascosto sotto un letto. Forse il boogeyman più terrificante di sempre in uno dei film più belli degli ultimi anni.
3) Candyman, 1992 (da Candyman - Terrore dietro lo specchio)
L'uomo dei dolci, il mostro uncinato che arriva invocato di fronte a uno specchio, tra il nostro mondo e l'altro. Può vivere solo se si crede in lui e il suo nome è una leggenda metropolitana. Il film di cui è protagonista è un cult horror anni '80.
2) Freddy Krueger, 1984 (da Nightmare - tutta la saga + remake)
Freddy è l'uomo nero per eccellenza, il mostro che si nasconde nei sogni, di notte, e che abbatte il suo odio e la sua ira sui bambini senza per questo disdegnare il sangue degli adulti. Forse il mostro cinematografico più famoso di sempre grazie anche ad una saga di ben nove film.
1) Michael Myers, 1978 (da Halloween - tutta la saga + prequel e sequel del prequel)
L'ombra della strega, il male puro, il diavolo, forse. Sicuramente Michael è il prototipo dell'uomo nero moderno, dalle fattezze umane ma senza volto, senza sentimenti, senza punti deboli. Il film che ha lanciato il personaggio è un capolavoro di Carpenter e lui è e rimarrà sempre il migliore.