Top Ten Books è un meme a cadenza non fissa (ma postato sempre di martedì) che riunisce il Top Ten Tuesday di The Broke and the Bookish e le Top Ten Letterarie di Bibliomania. Queste iniziative sono pensate per chi è particolarmente appassionato di liste e ama condividerle con altri libromani. Ogni settimana (The Broke and the Bookish) o ogni mese (Bibliomania) il blog pubblica una nuova Top Ten a tema (a cui su The Broke and the Bookish si può anche rispondere aggiungendo il proprio nome e link al widget così tutte le liste saranno visibili sullo stesso post), ovviamente sempre a proposito di libri.
Ho scoperto questa simpatica iniziativa grazie a Fragola, e siccome adoro le liste, ho deciso di provarci anch’io. Sicuramente non parteciperò a tutte le Top Ten, però mi pare una cosa divertente, quindi… ci sto! :)
A seconda di quale dei due blog ha inizialmente proposto la Top Ten di questa settimana, il banner qui a fianco sarà di Top Ten Tuesday oppure di Top Ten Letterarie. Se invece il banner dice è semplicemente Top Ten Books vuol dire che il tema è stato scelto da me.
[L'immagine dei libri utilizzata nel logo Top Ten Books è di flashandblur]
Questa settimana questa rubrica partecipa all’iniziativa Book Blogger May.
Pubblicato il post, potrete lasciare il link nell’apposito form che troverete alla fine del post originale su Una Fragola al Giorno.
Ecco il tema di questo martedì (QUI il post originale):
L’importanza di chiamarsi… CLASSICO
Leggere i classici è ancora importante?
Come aveva predetto Fragola lasciandomi un messaggio qui sul blog, io con questo tema ci vado a nozze!! Adoro i classici, direi che sono il mio genere preferito, se non fosse che non lo definirei proprio un genere. Classico può essere infatti, secondo me, qualsiasi tipo di libro, purché soddisfi una sola, semplice caratteristica: dev’essere un libro che ha resistito all’invecchiamento, che nonostante gli anni passati riesce ancora ad ammaliare i lettori, generazione dopo generazione. E come ho detto nella recensione a Il deserto dei Tartari un classico riesce a fare questo perché è un libro sempre attuale, perché parla di noi pur trattando di argomenti che in realtà non ci riguardano minimamente, perché, come diceva Calvino, è un libro che non non ha mai finito di dire quel che ha da dire, è, come diceva Pontiggia, un contemporaneo del futuro.Per questo, secondo me, è ancora importante leggere i classici, anzi, più che importante direi fondamentale! Non perché sono libri famosi, “consigliati” da milioni di lettori in tutte le epoche, o perché possono insegnarci qualcosa, o perché arricchiscono la nostra cultura. Tutte valide ragioni, ma a mio modo di vedere secondarie. I classici vanno letti perché sono bellissimi, e la più bella esperienza di lettura che si possa avere. Ovviamente, non tutti ci piaceranno, io stessa ne ho disprezzato qualcuno, ma è perché i gusti sono gusti, non tutto può piacere a tutti, e va bene così! Ma vanno letti!!! Non snobbateli a prescindere!!! Potreste avere delle belle sorprese!!!Ma bando alle ciance, questo post dovrebbe prevedere una top ten… ma come fare a scegliere solo dieci classici?!?! Ce ne sono così tanti!!! Ho pensato allora di dividere la classifica temporalmente in 3 parti, ma anche così è stato arduo fare una selezione, e sicuramente se mi metto a rifare la lista domani potrei già cambiare qualche titolo, specialmente nella parte centrale, ma non è poi così per tutte le classifiche? :)Epopea di Gilgamesh / Autore Anonimo (III millennio a.C.)
A dire la verità, questo è l’unico libro di questa classifica che non ho (ancora) letto. Quindi non posso onestamente dirvi se è bello o no. Ma è il primo libro che sia mai stato scritto, o almeno il più antico giunto fino a noi, quindi già solo per questo secondo me vale la pena di leggerlo! L’ho di recente comprato in e-book, quindi spero di poter seguire presto il mio stesso consiglio! :)- Medea / Euripide (431 a.C.)
Ho scelto questa che è la mia preferita, ma in generale il mondo delle tragedie greche è pieno di opere straordinarie! Ci sono eroi, dei, guerre, magie… ma la natura umana sempre quella!
La Medea in particolare parla della condizione della donna, di razzismo, di infedeltà… tanto da farci pensare che in più di 2000 anni non ci siamo evoluti poi molto, purtroppo! Il Conte di Montecristo / Alexandre Dumas padre (1844-45)
Anche stavolta scelgo un libro solo per consigliare in realtà un autore. Dumas è un narratore straordinario! Ammetto di non aver amato alla follia proprio tutti i suoi libri che ho letto, ma quelli che mi sono piaciuti li ho trovati così belli che compensano pienamente!
Questo qui penso sia il mio preferito, letto due volte, mi ha emozionato e conquistato entrambe! Montecristo è un personaggio straordinario, anche fino all’eccesso, ma splendidamente delineato da Dumas per conquistare tutti, lettori e altri personaggi.-
I Promessi Sposi / Alessandro Manzoni (1827)
Ho inserito questo romanzo quando mi sono accorta che la mia rinomata esterofilia stava avendo il sopravvento ancora una volta. Ci tenevo però ad inserire almeno un classico italiano in questa top ten, e ovviamente mi è venuto in mente subito questo! Perché a me questo romanzo piace tantissimo! Pensate che addirittura mi piaceva anche quando ce lo facevano studiare a scuola! Personaggi perfetti (a parte Lucia, che proprio non riesce a piacermi del tutto!), trama avvincente, Storia molto presente, una buona dose di ironia e, in fin dei conti, anche una bella storia d’amore! :) Delitto e castigo / Fëdor Dostoevskij (1866)
La prima volta che approcciai il Dosto fu con I fratelli Karamazov e… abbandonai la lettura! Adesso come adesso, che ho poi terminato e apprezzato quel romanzo, e adorati almeno altri tre libri del Dosto, mi sembra quasi un sacrilegio!
Come per altri autori, non proprio tutti i libri del Dosto sono stati per me lettura da 5 stelline, ma mi sono comunque piaciute tutte, e, soprattutto, ho imparato ad amare questo autore veramente moltissimo! Ho scelto di inserire questo romanzo nella top ten perché è quello che ha sancito la consacrazione di Dostoevskij tra i miei autori preferiti, che mi ha fatto sentire con lui in confidenza tale da poterlo chiamare “Dosto” ;). E’ un Classico con la C mastodontica, questo qui. I personaggi sono come sempre resi mirabilmente (ti fa affezionare a tutti, il Dosto, anche agli assassini e ai depravati!), la trama è ricca, le vicende si intrecciano, evolvono, modificano tra loro. Infine, il significato ultimo e profondo del libro è grandioso, universale ma anche, oserei dire, intimo e personale. O, almeno, a me mi ha dato l’impressione che il Dosto abbia scritto questo romanzo proprio per me. E questo lo fanno solo i grandi classici.- Orgoglio e pregiudizio / Jane Austen (1813)
Jane Austen, ovviamente, non poteva mancare in questa top ten!!! Ho scelto questo romanzo perché (finora, almeno) è il mio preferito, e anche perché quest’anno si festeggia il bicentenario della sua prima pubblicazione e io non mi stancherò mai di celebrarlo!!! :) Della cara zia Jane e dei suoi romanzi potrei parlare all’infinito, ma proprio per questo ho deciso di essere invece brevissima, e lasciarvi solo questo LINK ad una pagina interamente a lei dedicata! :) - L’importanza di chiamarsi Enresto / Oscar Wilde (1895)
Bè, non poteva mancare questo capolavoro! Anche perché la frase scelta da Fragola per presentare il tema di questa settimana lo richiama palesemente, e infatti questo è stato il primo libro che ho sicuramente deciso di inserire nella classifica!
Dopo l’età antica torniamo di nuovo al teatro, genere che amo molto, con questa commedia divertentissima, vero manifesto dello stile ironico e pungente di Wilde! Il nome della rosa / Umberto Eco (1980)
Penso che in molti probabilmente già adesso considerino questo libro un classico. Io però lo sento ancora troppo giovane, vuoi perché l’autore è ancora in attività, vuoi perché il romanzo ha più o meno la mia età, quindi non riesco proprio a vederlo abbastanza “maturo” per confermare che abbia resistito all’invecchiamento! Ma sono sicura lo farà. Un libro che parla di libri, verte su una Biblioteca misteriosa, unisce il mistery al romanzo storico e d’erudizione, mischiando ironia, religione e crimini efferati, il tutto condito di strizzatine d’occhio al lettore e a svariati classici… come si può non amarlo!!!- Harry Potter, la serie / J.K. Rowling (1997-2007)
Bè, sì, secondo me Harry Potter diventerà un classico, magari limitatamente al suo genere (ma magari anche no), però secondo me ha tutte le caratteristiche per diventare un classico. Innanzi tutto è stato un fenomeno letterario, con un coinvolgimento senza precedenti di milioni di lettori in tutto il mondo. Ha condizionato il nostro modo di parlare e la nostra cultura. Ha stregato (è proprio il caso di dirlo) lettori di tutte le età, e anche un buon numero di non lettori! I temi che affronta sono universali (bene, male, amicizia, amore, famiglia, crescita…), insieme a magie, luoghi incantati e avventure pericolose racconta della Vita, quella di tutti, anche di noi poveri Babbani. E leggere (e rileggere, e rileggere!) questi romanzi è un piacere che non finisce mai, una nuova scoperta, una nuova ritrovata emozione.
Per questo penso che Harry Potter diventerà un classico. Guerra e Pace / Lev Nikolaevič Tolstoj (1869)
Eh, bè, vi ho tediato abbastanza, penso, non mi dilungo oltre a parlarvi di questo libro, anche perché che altro potrei dirvi di più, dopo che l’ho definito il classico del classici? :)
Classici Antichi
Spesso quando si parla di classici non si va mai più indietro degli ultimi secoli dello scorso millennio, a partire dalla nascita del romanzo moderno, ma la verità è che ci sono un sacco di libri molto più antichi che vale la pena di leggere, e a dirla tutti a me questi classici danno sempre qualche emozione in più proprio perché sono così tanto lontani da me, eppure riescono ancora ad essere attuali!
Classici un po’ più recenti
Volevo spaziare un po’ di più tra le epoche, ma alla fine mi rimanevano fuori alcuni titoli ottocenteschi che amo troppo, e così mi sono rassegnata all’evidenza: il diciannovesimo secolo è il mio periodo “classico” preferito! :)
Classici Futuri
Come ho detto all’inizio secondo me un classico per essere considerato tale deve superare la barriera del tempo e risultare valido e attuale anche molti e molti anni dopo la sua pubblicazione. Per questo motivo le opere contemporanee per me non possono essere annoverate tra i classici. Non ancora, almeno! Ho voluto quindi chiudere questa bella classifica aggiungendo anche due classics-to-be, due romanzi che a mio parere hanno le qualità e le caratteristiche per diventare i classici del domani.
Infine… il classico dei classici!
Qual è il classico più classico di tutti? Lasciatemi riservare un posto d’onore a quello che è, secondo me, uno dei libri più belli che siano mai stati scritti… oltre che uno dei più lunghi! :)
Bene, la top ten è finita, e io sto già rimpiangendo di non averci aggiunto altri titoli e/o autori che meriterebbero sicuramente un posto. Ma la matematica non è un opinione, e dieci significa dieci, perciò smetto di lamentarmi e mi zittisco!
Condividi:
- Tumblr
- Google +1