Uno degli argomenti di cui abbiamo discusso, all'interno del nostro gruppo Facebook, è stato quello inerente i vari gadget che talvolta accompagnano i libri. Segnalibri, portachiavi, accendini, penne, a volte anche magliette e cappellini... il merchandising, che ruota intorno alla produzione letteraria vera e propria, può diventare anche controproducente, arrivando a far pensare che se un libro necessita di tanti ornamenti è perché, in effetti, vale poco.
Tuttavia, l'unico oggetto che pare invece essere comunque gradito a tutti, e addirittura collezionato da alcuni, è il segnalibro. Questa striscia di carta rinforzata spesso rappresenta un cult, un oggetto che non solo raffigura il libro ma ne diventa una parte integrante, un gadget che riesce anche a evidenziare taluni fattori comportamentali decisamente singolari.
Ve ne presentiamo alcuni che abbiamo individuato nel corso del Salone di Torino.
Bookmarks hunters
Per la serie "Tipi da salone", vi presentiamo una categoria particolare ma sempre meno rara: bookmarks hunters, i cacciatori di segnalibri.
Sono una categoria generica di raccoglitori compulsivi. Essi infatti raccolgono, con modalità differenti a seconda del sottogenere di appartenenza, quelli che sembrano essere, per loro, oggetti di culto.
Scippatori aggressivi: si avvicinano al banco e portano via ogni tipo disponibile di segnalibro, sfidandoti con lo sguardo a dir loro qualcosa.
Collezionisti metodici: controllano e confrontano tutti i tipi di segnalibri disponibili sul banco, soppesandoli e controllandone le condizioni senza trascurare nessun dettaglio. Scrutano anche dietro le vostre spalle a caccia di quelli non esposti per verificare di non averne tralasciato nemmeno uno.
Compulsivo timido: passa più volte vicino al banco con una supplica negli occhi che sembra implorare: "Ti prego parlami tu per primo così potrò chiederti se posso prendere un segnalibro". Sono teneri come cuccioli abbandonati ma voraci come un branco di cavallette. Se dici: "Prego, prenda pure..." ti depredano e se ne vanno senza nemmeno un saluto.
Segnalibrista seriale: li avvisti da lontano, come una tempesta in avvicinamento. Dopo aver razziato ogni segnalibro (e per i seriali valgono come segnalibri anche i volantini, i biglietti da visita, le brochure e, se presenti sul banco, pezzetti di carta caduti casualmente) in ogni banco del Salone, si guardano attorno per vedere se riescono a ottenere cartelloni, poster e altro materiale collezionabile. Il loro equipaggiamento consiste in grandi shopper da riempire e, se ben organizzati, trolley piuttosto capienti. Di solito viaggiano in coppie o in piccoli gruppi.