Mentre si accerta che la sua piccola borsa frigo, mesto contenitore di un ancora più mesto pranzo da ufficio, non vada ad infilarsi tra le costole dei vicini, avvicina l’altra borsa, talmente piena da far impallidire professionisti del calibro di Mary Poppins ed Eta Beta, e ne estrae Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna. Pessima lettrice, anziché immergersi nel piacere della lettura trova più interessante guardarsi attorno. Presto, il discorso fra due passeggeri cattura tutta la sua attenzione. Il volto che prima tradiva cinque ore di sonno ora è coperto da un incontenibile sghignazzo. Le mani brandiscono, rapide, un taccuino e una penna. Quegli uomini non lo sanno, ma fra poco la loro conversazione assumerà inaspettate pieghe digitali.
Veronica Adriani: Novizia di Libri in Metro, in cui è approdata solo da poche settimane, scrive altrove già da un (bel) po’. La metro A di Roma è la sua seconda casa, i treni regionali del Lazio la sua condanna. È fiduciosa di poter continuare a sopravvivere ad entrambi, armata di penna e tanta buona volontà. Sempre di corsa, è incapace di fare meno di tre cose alla volta. A patto che – ça va sans dire – almeno una di queste contempli la scrittura. È accompagnata in questo viaggio da tanti altri Bookwatchers.
Tagged: libri, roma