Bookseller Industry Awards: l’editoria inglese allo specchio

Creato il 15 maggio 2013 da Sulromanzo

Il 13 maggio, nello splendido contesto del London Hilton on Park Lane, hanno avuto luogo i Bookseller Industry Awards, un evento che premia i migliori nel campo dell’editoria inglese (19 le categorie: dalla strategia digitale all’editore indipendente, dall’agente letterario alla campagna di marketing, dal manager alla libreria). L’obiettivo è trovare i migliori, coloro che nel mercato del libro si sono distinti per capacità e creatività.

Quest’anno Random House ha vinto nella categoria “Editore dell’anno”, un gruppo che vanta numeri incredibili, è infatti la più grande casa editrice al mondo per la lingua inglese. E si è distinta nel 2012 per le sue attività digitali, in casa Random House la vendita online conta per il 22%.

Foyles, libreria di Londra che anima da anni le ore di molti lettori organizzando anche i celebri pranzi letterari, si è aggiudicata il primo premio nella categoria “National Bookseller of the Year”, un attestato di stima al libraio più bravo del Regno Unito. I giudici hanno dichiarato: «È un business emozionante fare cose emozionanti, quando pensi a come una libreria eccezionale dovrebbe essere, pensi a Foyles”.

Alma Books, casa editrice fondata da Alessandro Gallenzi ed Elisabetta Minervini, ha vinto nella categoria “Editore indipendente dell’anno”. Gallenzi e Minervini sono marito e moglie e con una evidente origine italiana (quanto ci piace esportare cervelli all’estero?).

Il caporedattore Philip Jones di The Bookseller ha dichiarato: «I premi rappresentano un testamento alla salute, alla vivacità e alla non offuscata infaticabilità del mercato dei libri nel Regno Unito».   

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